Monte Prat vent’anni dopo. Stesso luogo, stesso tricolore. Il vincitore non saràDaniele Pontoni ma questa volta l’ex iridato del fuori strada veste i panni dell’organizzatore. E lo fa in grande stile con una serata di presentazione splendidamente organizzata.
Un mix tra vernissage e premiazioni, con la sapiente regia di Ezio Cussigh che nel suo Cussigh Bike di Feletto Umberto di Tavagnacco ha riunito tantissima bella gente. A fare gli onori di casa allla presentazione del Campionato Italiano Ciclocross, e ai quasi mille corridori che invaderanno l’altipiano di Forgaria Monte Prat tra il 9 e 10 gennaio prossimi, la presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, accompagnata dall’assessore Gianni Torrenti, che ha lanciato la Regione stessa quale zona a vocazione ciclistica. “Il nostro territorio – ha dichiarato il massimo esponente regionale – deve trasformarsi in serio investimento per il ciclismo. E il vero prodotto della mobilità del futuro deve essere la bicicletta. Stiamo investendo in infrastrutture dedicate alle due ruote e le nostre strade e la nostra regione devono diventare vetrina di alto livello per il ciclismo”.
Primo fra tutti a credere all’idea di Daniele Pontoni di riportare il grande ciclocross in Friuli Venezia Giulia è stato Enzo Cainero il riferimento sportivo per tutto il territorio regionale. “Il ciclismo sia su strada che fuori strada, i percorsi naturalistici, il Giro d’Italia, i grandi eventi come il tricolore di ciclocross e molto altro danno lustro al nostro territorio e servono anche come promozione turistica. il ciclismo sempre più veicolo per attirare turismo”.
Tantissime le personalità presenti alla serata, tra queste anche Renato Di Rocco,presidente della Federazione Ciclistica Italiana. “Il Friuli Venezia Giulia è una regione a forte vocazione ciclistica, terra di campioni e che al nostro sport ha sempre regalato molto in termini di medaglie e di corridori. E poi un campionato italiano organizzato da Daniele Pontoni, tra i più importanti ciclocrossisti biker al mondo e vanto della federazione nazionale è sinonimo di grande serietà e precisione organizzativa. Lo ringrazio per aver accettato questa sfida. sarà un grande tricolore. Grazie anche a lui il ciclocross sta ragiungendo numeri esorbitanti di praticanti, in crescita continua”.
Daniele Pontoni, visibilmente emozionato, affiancato dall’immensa Luisa, compagna di una vita, ha lanciato appunto la sfida organizzativa. Daniele Pontoni è preciso e puntuale in ogni minimo dettaglio. E la sua attenzione è rivolta ovviamente al percorso. Studiato con precisione quasi maniacale. “Daremo tutti i dettagli tecnici nei prossimi giorni. Tutti i numeri del tricolore. Ma vi assicuro che il tracciato lascia senza respiro. Un percorso tecnico e spettacolare – racconta il pluridecorato -. In alcuni tratti sembrerà di correre sospesi nel vuoto. Ricalca per alcuni tratti il percorso che mi vide vincitore vent’anni fa. I primi 850 metri faranno la differenza. E chi emergerà tagliando per primo il traguardo sarà un vero campione. Questo tricolore non lascia respiro e farà sudare le classiche sette camicie”.