L’aria frizzante che in questi giorni avvolge il Nord Italia e non solo, è direttamente proporzionale all’effervescente movimento degli atleti masters che continuano a iscriversi per l’evento che, ancora una volta, metterà Torino al centro dell’attenzione mondiale per l’ennesimo grande appuntamento di sport. Il contatore degli iscritti gira quotidianamente, così come le richieste d’informazioni che giungono da ogni parte del globo, confermando quanto interesse ci sia intorno ai World Master Games. Numeri, numeri, numeri, che ci dicono come, a livello di atleti iscritti, le donne siano ancora in vantaggio sugli uomini, notoriamente più pigri in tutto, anche se il divario si è notevolmente assottigliato. Le atlete sono circa il 55% del numero totale di iscritti fino a questo momento e sempre al femminile è il record dell’atleta con più candeline da spegnere: 91. La bellezza e la grandezza di questi eventi è anche nella possibilità di conoscere atleti provenienti da luoghi lontani, a volte poco conosciuti ai più. Sicuramente conosciute sono le isole Faroe, l’arcipelago che si trova nell’Oceano Atlantico tra Scozia, Norvegia e Islanda. Da queste splendide isole scoperte forse dai vichinghi o da alcuni monaci irlandesi, giungerà in quel di Torino un gruppo di tiratori con l’arco, decisi a far valere il loro lontano passato di “guerrieri”.
Dal freddo nord al caldo oceano Pacifico dove si trovano le Norfolk Islands, piccolo arcipelago dipendente dall’Australia, composto, oltre che da Norfolk, unica isola abitata, anche dall’isola Philip e dalla piccola isola Nepean. Si tratta di uno dei tantissimi arcipelaghi scoperti dal leggendario capitano James Cook. A parte queste nozioni geografico – storiche, la nostra attenzione è rivolta all’atleta che il prossimo mese di agosto, nel tiro a segno, difenderà i colori della sua bandiera, tra l’altro una bella bandiera: tre strisce verticali bianco-verdi con al centro un pino, il pino di Norfolk.
E ancora, per prendere parte sia al torneo di tennis, sia a quello di squash, sarà presente anche un rappresentante del Malawi, stato dell’Africa Orientale, il cui omonimo lago è il terzo più grande del continente africano. Sul nome di questo paese tante citazioni, anche se la più affascinante è quella che si riferisce allo scintillio del sole che sorge sul lago, rappresentato anche sulla bandiera nazionale.
Infine, a proposito di bandiere, quella che sventola sul gradino del podio più alto nell’attuale classifica delle nazioni che fanno registrare il maggior numero d’iscritti ai World Masters Games, è quella del Canada, alle spalle del quale si piazza l’Australia e quindi gli Stati Uniti. Primi paesi del ‘vecchio continente’ , la Russia e l’Italia. Buoni anche i numeri per quanto riguarda i partecipanti che arriveranno dal Brasile. E’ tutto in divenire, ma la prospettiva è più che ottima. Sport, passione e atleti che portano con sé la storia del proprio paese e che intraprendono un viaggio, spesso lungo e costoso, per prendere parte a una manifestazione che metterà Torino al centro del mondo e il mondo, per dieci giorni, al centro di Torino.
“Ti aspettiamo ai WMG di Torino 2013″
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