Gio09192024

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Gran Fondo dell'Adriatico: Maccanti e Lari fanno festa nella città della Spiaggia di Velluto

Senigallia (Ancona) – Tradimento, il titolo del terzo album del solista rapper senigalliese Fabri Fibra, che gli organizzatori della Gran Fondo dell’Adriatico avrebbero potuto intonare questa mattina per esprimere il loro dissenso. Da diversi giorni non piove lungo la costa adriatica e l’afa si fa sentire, ma Giove Pluvio decide di intervenire a rovinare la festa dello sport delle due ruote proprio in questa penultima domenica di Luglio. I temporali previsti per questa domenica in tutta la regione al plurale hanno tenuto lontano diverse decine di ciclisti dalla città della Spiaggia di Velluto che ha fatto da cornice naturale alla manifestazione fondistica inserita nel programma del circuito federale Marche in Bici. In 450 hanno preso il via da Piazza del Duca, guidati dall’ex professionista Andrea Tonti, testimonial della manifestazione, quattro volte azzurro ai mondiali strada, professionista dal 1999 al 2010 e dopo aver appeso la bicicletta al chiodo nel 2011, indossa le vesti di Sport Manager della Team Nippo.

 

Subito dopo il via, nel viso di Sandro Senesi (Newteam Essebi)si legge l’amarezza di un’appassionato ciclista giunto a Senigallia con il chiaro intento di divertirsi pedalando, tradito da una foratura che lo costringe ad alzare bandiera bianca. Alessandro D’Andrea (N. Limits Studio Moda) e Gianpaolo Busbani (Mobili Rimini Bici Shop) mostrano subito le proprie velleità, ma il loro allungo si protrae per soli sei chilometri. Busbani, campione italiano cronometro Acsi Udace, non ci stà e allunga di nuovo riuscendo a trascinare alla sua ruota Giovanni Lattanzi (N.Limits Studio Moda) Campione del Mondo di Stavelot, Davide Tonucci (53x11), Giannessi (Santarcangiolese) e Pierini (Pmg Bike). Ma anche in questo caso il gruppo reagisce non lascaindo spazio.

La divisione dei percorsi è fissata a 65 chilometri di gara e qualche chilometro prima l’abruzzese Davide D’Angelo (MG K Vis) vincitore domenica scorsa della Gran Fondo Majellonga, Michele Maccanti (Copparo Sintesi), Giovanni Lattanzi (N.Limits Studio Moda) e Gianpaolo Busbani (Mobili Rimini Bici Shop) riescono ad evadere dal gruppo. L’incertezza sulle scelte che da lì a qualche chilometro questi quattro ciclisti al comando andranno ad optare, monopolizza l’attenzione degli addetti ai lavori che si godono questa città di mare, illuminata da un tiepido sole oscurato per lunghi tratti da una spessa coltre di nubi. Mentre gradualmente i portici fatti costruire dal cardinale Ercolani si popolano di appassionati.

Alla deviazione l’iridato Lattanzi e Busbani optano per il percorso medio (101 chilometri), mentre Maccanti e D’Angelo decidono di misurarsi lungo i 151 chilometri di gara e 1938 metri di dislivello. Il vantaggio delle due coppie al comando è di 2’30” sui rispettivi inseguitori. Ma chi pregusta una situazione già definita visto il vantaggio accumulato dai protagonisti è freddato dalla scrosciante pioggia che increspa le acque del Fiume Misa. Da un drappello di quindici inseguitori allungano a caccia della coppia al comando costituita da Lattanzi e Busbani, Angelo Menghini (N.Limits Studio Moda) e Davide Tonucci (53x11). In poco meno di quindici chilometri la coppia di inseguitori annulla il ritardo e piomba sui battistrada, aiutati dalla condotta di gara di Giovanni Lattanzi che avvisato dell’inseguimento del suo compagno di squadra dedcide di tirare i remi in barca e il peso della fuga è tutto sulle spalle di Busbani.

Finale incerto, con Menghini che allunga perentoriamente e conquista 15”, ma Busbani si incarica di chiudere sul fuggitivo e vi riesce a cinquecentometri dal traguardo. La volata finale vede il portacolori della Mobili Rimini Bici Shop imporsi sul Tonucci e Lattanzi. La prova in rosa è vinta da Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano), un’inizio di stagione in sordina per scrivere alcuni capitoli da Libro Cuore, poi la costante crescita cha ha portato la ciclista aretina a conquistare il titolo tricolore nella prova contro il tempo a Borgo Valsugana e il secondo posto nella prova su strada. La qualificazione al mondiale UWCT in Sud Africa, ove tenterà di conquistare l’iride nella prova contro il tempo, grazie al successo alla cronometro di venerdì inserita nel programma della Gran Fondo  Charly Gaul. Successi di prestigio alla Pinarello e Straducale.

Mentre Busbani si concede al microfono di Ivan Cecchini, dal drappello di quattro inseguitori allungano Mencaroni (Pedale Fermano Amatori Gi.Vi.) e il tricolore Torosantucci. I due inseguitori trovano ben presto l’accordo e al 126 chilometro riescono a raggiungere Maccanti e D’Angelo. Nel finale prima Torosantucci, poi Mencaroni tentatno di evitare l’epilogo in volata, ma le ruote veloci Maccanti e D’Angelo non vogliono farsi sfuggire l’occasione di iscrivere il suo nome nell’albo d’oro della manifestazione. Il portacolori della Copparo Sintesi è alla sedonda gara dopo due anni di stop forzato, ma alla Majellonga ha dimostrato di star bene, D’Angelo (Mg K Vis) la Majellonga l’ha vinta, l’epilogo della volata è incerto. Ai quattrocento metri è Michele Maccanti a lanciare la volata che riesce a chiudere in testa sin sul traguardo di Piazza del Duca, regalando a Raffaele Consolani questo prestigioso successo. Tra le donne si impone Marina Lari (Max Team) che chiude la sua Gran Fondo al ventottesimo posto della generale