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Gran Fondo Bellunese Fondazione Gino Bartali ultimo capitolo del primo atto del Giro Amatori

Sedico (Belluno) - La Granfondo Bellunese Ridley in programma domenica prossima, partenza da Sedico in provincia di Belluno alle 8,30 presso il palazzetto dello sport,  ha acquisito un importante partner. A fianco della manifestazione veneta scende in campo la Fondazione Gino Bartali Onlus, il cui nome si aggiunge a quello della manifestazione che diventa quest’anno Granfondo Bellunese Ridley - Fondazione Gino Bartali. La Fondazione non ha fini di lucro - né in modo diretto né in modo indiretto - ed opera nel settore della promozione, della salvaguardia e del sostegno dello sport e della promozione della cultura sportiva, anche verso soggetti diversamente abili, in particolare nell'ambito della Regione Toscana, il tutto per il perseguimento, in via esclusiva, di finalità di solidarietà sociale.

E' nata per il forte volere e ferma determinazione della moglie di Gino, Adriana Bani, e degli altri componenti si propone di ideare e sviluppare progetti di ispirazione ciclistica e umanitaria, cercando di proiettare nel presente e nel futuro la sua volontà in quella che è stata la grande personalità di Gino Bartali, composta di spirito di sacrificio, altruismo, generosità e lealtà interpretando lo sport come forma di solidarietà e di educazione alla vita.

Se lo sport non è scuola di vita e non è solidarietà, non serve a niente”, Gino Bartali.

Nella serata di gala della vigilia della granfondo, verrà  presentato il libro "Gino Bartali, Mio Papà" (edizione Limina). Si racconta la vita privata e religiosa del campionissimo del ciclismo mondiale, ispirata alla sua militanza nell’Azione Cattolica e al suo rifiuto di aderire alle ideologie nazifasciste.

Siamo stati contattati dal presidente Daniele Gusmerini e il suo entusiasmo ci ha contagiato – ha spiegato Andrea Bartali - . Essere partner di una Gran Fondo  è certamente un’occasione per divulgare ancor di più quelli che sono i valori che la Fondazione Gino Bartali Onlus vuole tenere alti e presenti nel mondo delle due ruote. La Fondazione, infatti, è nata per il forte volere e ferma determinazione mia e di mia madre Adriana e si propone di ideare e sviluppare progetti di ispirazione ciclistica e umanitaria, cercando di proiettare nel presente e nel futuro i valori e la grande personalità di mio padre, composta di spirito di sacrificio, altruismo, generosità e lealtà interpretando lo sport come forma di solidarietà e di educazione alla vita. A questo si aggiunge il far conoscere la storia di Bartali come postino della pace, la storia ancora in parte nascosta di quando durante la Seconda Guerra Mondiale macinava centinaia di km in bici per portare documenti falsi e salvare vite umane colpite dalla persecuzione razziale. Essere partner di una granfondo che ha così ampio respiro nel tessuto sociale degli amanti di queste manifestazioni è un piacere ma anche una bella occasione per una collaborazione che si sta rivelando ottimale sotto tutti i punti di vista. Credo che una delle Granfondo Bellunese Ridley, ricca di salite affascinanti, sarebbe piaciuta molto anche a mio padre”.

Andrea Bartali segue ancora con molta passione il panorama ciclistico in generale dai professionisti agli amatori passando anche per le categorie minori: “Stando tanti anni al fianco di mio padre mi ha permesso di conoscere molti atleti e personaggi che ora considero amici. Mi piace molto però vedere anche la passione che ci mettono i giovani ed i ragazzi nell’affrontare il ciclismo per inseguire il sogno del professionismo o soltanto per una passione che gli arde dentro e che deve essere il fuoco e l’unico carburante  che fa muovere i pedali delle loro bici. Ho avuto occasione anche di conoscere il mondo dei cicloamatori, molto numeroso e sempre sotto gli occhi di tutti. La nascita di un Giro d’Italia Amatori, così come la nascita di qualsiasi corsa, manifestazione, criterium e kermesse ciclistica che entra nel calendario e nel panorama ciclistico è una novità da apprezzare non solo per gli sforzi degli organizzatori ma anche perché è un’occasione in più per parlare di due ruote e, più ad ampio respiro, per promuovere ancor di più la mobilità ecosostenibile”.

Sul fronte iscrizioni, che hanno raggiunto quota 550, riapriranno domani, sabato 7 luglio, al costo di 30,00 euro presso lo stand apposito del palasport di Sedico, dalle ore 14 alle ore 20 e domenica 8 Luglio prima della partenza dalle ore 6 alle ore 7,30. Il Giro d’Italia Amatori comincia ad assumere un tono internazionale con la conferma di una delegazione di corridori del Giappone che avranno modo di misurarsi sui tre percorsi del gran finale in terra abruzzese previsto ad Alba Adriatica dal 14 al 16 settembre.

Per le premiazioni relative ai primi tre di categoria oltre alla maglia di leader, in caso di mancato ritiro per assenza (il posizionamento in classifica rimarrà confermato), i premi verranno devoluti a una società di ciclismo giovanile: un’iniziativa da parte del comitato organizzatore e gli stessi ringraziano gli amatori orgogliosi di aiutare e sostenere il ciclismo giovanile con il Giro d’Italia Amatori.

 

I percorsi di gara:

A seguito di problemi legati alla viabilità stradale nei comuni di Trichiana e Limana, lo staff della società Cycling Team Bellunese di Sedico che sta preparando la GF è stato costretto a variare la parte iniziale dei percorsi di gara nella sinistra Piave, sia Gran Fondo che Medio Fondo. In soli tre giorni abbiamo affrontato e superato il problema e siamo riusciti a ridisegnare il nuovo percorso di gara puntando all’altopiano del Nevegal,nota stazione turistica estiva ed invernale valorizzata all'occhio degli appassionati ciclisti con la riuscitissima cronoscalata del giro d'Italia 2011.

Il Nevegal viene affrontato dal versante di Ponte nelle Alpi per un totale di quattordici chilometri di salita con pendenza massima del 14%, tanti sono i tratti di recupero e molte le variazioni di pendenza, una salita difficile da interpretare specialmente per chi sarà distratto dal bel panorama che trova alla sua sinistra : una bellissima visione dell'Alpago e del lago di Santa Croce.

La discesa verso Belluno offre invece bei scorci di Belluno e della vallata solcata dal fiume Piave e le scritte sull’asfalto ricordano ancora il passaggio dei “girini”. Si torna in destra Piave per un po’ di pianura fino a S.Giustina da cui si riprende a salire verso S.Gregorio per 2.3 Km molto impegnativi al 8-9%.

Si prosegue lungo un altopiano panoramico sulla Valbelluna da cui si può scorgere la salita precedente, e si scende con un po’ di tornanti e in seguito dei saliscendi per giungere a Sospirolo dove ci attende il bivio dei percorsi. Chi opta per il corto svolterà a destra, ed avrà davanti a se una decina di km con un tratto in discesa ed una leggera salitella fino al piano finale.

Chi fa il lungo girerà a sinistra per salire in cima a Sospirolo da cui scendere ed entrare nella valle del Mis, strada pianeggiante che costeggia l’omonimo lago e che attraversa una serie di gallerie scavate nella roccia (le più buie saranno illuminate dall’organizzazione), siamo entrati nel Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Alla fine del Lago si riprende a salire verso Forcella Franche per circa 11 km qualche tratto impegnativo e una pendenza media del 5%. Dalla vetta si svolta a sinistra e si continua a salire dolcemente in mezzo a boschi di abeti per alcuni km per scendere poi a Gosaldo e risalire un paio di km impegnativi fino al punto più alto del percorso di Forcella Aurine.

Si scende alcuni km e poi a Frassenè si svolta a destra per Laghetti dove dopo alcuni km agevoli nel bosco si trova l’ultima asperità della giornata con 1 km al 10%. Da qui si scende in mezzo al bosco con alcune curve ripide da prestare attenzione fino a Rivamonte per poi arrivare giù sulla SR31 agordina.

Ancora 25 km pianeggianti e poi l’arrivo, unico consiglio cercate di stare a ruota che in questo tratto batte un forte vento contrario. Tutto sommato il percorso è molto nervoso, le salite non sono sempre continue ma spezzate da tratti pianeggianti e di discesa ed anche nei tratti agevoli ci sono spesso strappetti o salitelle per cui alla fine è un percorso mai scontato che si farà sentire nelle gambe.

 

Lo staff della società organizzatrice:

Andrea De Bastiani: resp. auto al seguito della corsa

Daniele Gusmerini: resp. autorizzazioni e rapporto con stampa e sponsor

Fattor Fabrizio: resp.percorso lungo

Giacomo Turcato: coordinatore del personale A.S.A. (addetti qualificati a presidiare gli incroci)

Giuseppe Pradegan: resp. percorso corto e moto al seguito

Ivan Sovilla: grafica sito internet e resp. premiazioni

Oscar De Donà: cartellonistica percorso e mezzi

Roberto Pauletti: ristori e pasta-party

Stefano Fratta: resp. capannone pasta-party

Valerio Pavei: logistica zona palazzetto

 

Fonte: Luca Alò