Sab03152025

Aggiornamento:11:07:29

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L'addio di Carlo Calcagni al ciclismo agonistico

Ha affidato a Facebook, dalla clinica inglese in cui è ricoverato per sottoporsi ad un controllo di routine, la sua struggente lettera di addio allo sport delle due ruote. Una lettera da leggere tutta di un fiato per capire la sofferenza di un'appassionato ciclista che deve appenderfe la bicicletta al fatidico chiodo per preservare la sua vita. Ma Carlo Calcagni saprà essere anche un grande dirigente sportivo.

 

 

Questa mia lettera si rivolge a tutti coloro che come me hanno sempre visto nella bicicletta un’occasione, una passione, che per me è stata anche un’amica inseparabile di vita e per la vita. Dopo anni e anni in cui ho trovato grandi amici in questo mondo, togliendomi anche importanti soddisfazioni girando in lungo e in largo l’Italia, conquistando oltre 300 vittorie, 15 titoli di campione italiano assoluto, 2 mondiali, è arrivato il momento di comunicare una scelta anche se difficile e dolorosa. Dovuta.

Il mio cuore va salvaguardato, la mia vita è a rischio, non è più in grado di resistere ai ritmi imposti dagli allenamenti e dalle gare; dunque è questo il momento della scelta, il momento di fare una rinuncia dal sapore amaro. Lasciare le corse e pensare sempre di più a stare in pace con il mio fisico che ha bisogno di assoluto relax.
Non è sicuramente una scelta facile per chi ama letteralmente il mondo del ciclismo ma con la forza interiore che ognuno possiede, anche questa situazione può essere affrontata con lo stesso coraggio e la stessa determinazione che in questi anni mi hanno aiutato ad affrontare la grave condizione di salute e proprio la voglia di continuare ad essere "presente" nelle gare agonistiche, sebbene classificato nella categoria "diversamente abili" dimostra quanta forza di volontà possiedo per affrontare la mia dura battaglia e per non arrendermi mai.

Sicuramente mi aiuterà nell’accettare questo addio alle gare, il poter guardare la mia squadra correre, il Team Calcagni-Rummo-Hersh, magari qualcuno vincendo al posto mio dimostrerà ancora una volta di essere capace di stupirmi ancora e ancora di più. Un ringraziamento a questo punto va a tutti.  A tutti quelli con cui ho sgomitato lungo le strade delle nostre gare in questi anni, a tutti quelli che come me sono innamorati di questo sport fantastico.

Ai miei ragazzi che spero mi facciano ancora provare emozioni forti sulle linee d’arrivo, a tutti quelli che non mollano mai e che troveranno sempre un motivo in più per lottare  e a tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto in questi anni di dure battaglie con la malattia e con la burocrazia che mi sostengono e mi sosterranno sempre.