Camerino (Macerata) – Manca meno di un mese all’appuntamento con la 4^ Granfondo Terre dei Varano del 13 maggio, definita un percorso alpino nel cuore degli Appennini. Un viaggio che inizierà dalla millenaria città di Camerino, che in quei giorni sarà imbandierata per la rievocazione storica della “Corsa alla Spada”, che evoca i fasti del ducato dei Varano. Due i percorsi disegnati dall’organizzazione: il granfondo di 140,1 chilometri e il mediofondo di 84,1 chilometri.
Gf: alla scoperta dei percorsi della Terre dei Varano
- Lunedì 16 Aprile 2012 09:00
Il percorso è stato disegnato quasi interamente all’interno del Parco dei Sibillini su strade secondarie pressoché prive di traffico e con un buon fondo stradale, per offrire la migliore garanzia per la sicurezza dei partecipanti alla manifestazione. Sicurezza che è la priorità assoluta dell’Avis Frecce Azzurre, società organizzatrice, in quanto questa manifestazione nasce per ricordare due amici, Dario Drago e Francesco Gentili, investiti il 29 febbraio 2008 mentre passeggiavano in bici.
La partenza avverrà da viale Giacomo Leopardi, immediatamente a ridosso delle mura cittadine. Il primo tratto si affronterà ad andatura controllata in quanto sarà in discesa. Dopo pochi chilometri di pianura si arriverà in località Sfercia e si potrà ammirare la Rocca Varano, bastione difensivo del Ducato perfettamente restaurato e sede di eventi culturali e mostre. Da qui si risalirà la valle del Chienti e si costeggerà il lago di Polverina, con la sua oasi naturalistica e il Castello di Beldiletto, percorrendo strade leggermente ondulate, larghe e dall’ottimo fondo stradale.
Si attraverseranno poi i borghi medievali di Pievebovigliana e Fiordimonte, dove inizierà la prima vera salita dei giornata. La strada si inerpicherà per 5 chilometri sui primi contrafforti appenninici, tra boschi e pascoli, con una pendenza media del 6,5%. La salita è costante e pedalabile e servirà a coloro che sceglieranno il percorso granfondo per scaldare le gambe. Chi invece vorrà fare la corsa sul percorso mediofondo dovrà cercare di operare già qui una prima selezione, visto che la strada si presta a ciò. Dalla fine della salita si scenderà al lago di Fiastra, incastonato in una splendida valle appenninica con le sue acque di un intenso colore blu. Percorrendo la strada che affianca la sponda est del lago si arriverà alla seconda salita di giornata: uno strappo di 2 chilometri con pendenza media del 5,4% che i più preparati potranno affrontare con un ritmo elevato. Per i meno interessati alla prestazione si apranno ampi panorami dall’alto della gola del Fiastrone. Arrivati a Monastero sì troverà il primo ristoro della giornata. Da qui scenderà in picchiata su una strada larga e ben tenuta fino alla divisione dei percorsi: chilometro 55. Il percorso corto continuerà a scendere fino a Belforte del Chienti. Da qui si risalirà nuovamente la valle del Chienti costeggiando il lago di Caccamo, dominato dallo splendido borgo medievale di Pievefavera e, su una strada completamente priva di traffico e leggermente ondulata si raggiungerà nuovamente la località Sfercia. Il percorso granfondo, invece, dalla divisione dei percorsi risalirà verso San Ginesio lungo un’ascesa di circa 5 chilometri che presenta delle pendenze dolci (media del 4,2%, con un tratto centrale pianeggiante e l’ultimo chilometro leggermente più impegnativo). Dalla sommità della salita, alla periferia di San Ginesio, si svolterà a destra in contrada Santa Croce e con una discesa ampia e con un bel manto stradale si raggiungerà la strada statale che sarà percorsa fino a Sarnano.
Oltrepassato l’abitato di Sarnano, dopo circa due chilometri inizierà la salita più importante che caratterizza il percorso granfondo: circa 13 chilometri fino a Sassotetto e al valico di Santa Maria Maddalena, a quota 1457 metri, dove saranno posti il gpm e la Cima Coppi. Presenta dei lunghi rettilinei alternati a tratti in cui la strada sale a tornanti con i punti più impegnativi dopo l’abitato di Piobbico all’ottavo chilometro in cui le pendenze sfiorano il 12%. Qui si deciderà la corsa. La salita verrà cronometrata e al vincitore verrà conferito il trofeo Dario Drago, con ulteriori premi per i primi cinque classificati. E’ un’ascesa impegnativa e può essere sicuramente considerata una delle salite più tecniche della catena appenninica se non dell’Italia centrale. Gli appassionati di ciclismo la ricorderanno come grande teatro della tappa della Tirreno-Adriatico 2009 giunta a Camerino e vinta da Michele Scarponi. Per chi è meno interessato al gesto atletico e al cronometro, la scalata al Sassotetto rappresenta un banco di prova per le proprie capacità personali e, se affrontata con una compatta e con i rapporti adatti, è in grado di dare ampia soddisfazione a tutti coloro che vi si cimenteranno. Da non sottovalutare gli ampi panorami che fanno correre lo sguardo dall’alto sulle colline Marchigiane giù fino al mare. In vetta si troverà il secondo e meritato ristoro. La discesa verso valle, sull’altro versante della montagna, si aprirà con un panorama mozzafiato sui Sibillini e sulla vallata del Fiastrone, che anche i più corsaioli non potranno fare a meno di apprezzare. La lunga discesa presenta un primo tratto facile con lunghi rettilinei, per diventare più tecnica sopra l’abitato di Bolognola con una serie di tornanti. L’ultimo tratto è molto veloce, ma la sede stradale sempre ampia fa si che la discesa non presenti particolari difficoltà. La discesa termina al Lago di Fiastra. Questa volta si costeggerà la sponda ovest per raggiungere dopo un breve strappo l’abitato di Fiegni, splendido punto panoramico sul lago. Per chi non ha fretta è d’obbligo una breve visita alla splendida chiesa romanica di Sant’Ubaldo situata lungo il percorso, ne vale la pena. Da Fiegni si scenderà, dopo un breve tratto pianeggiante e con una discesa tecnica, in direzione di Polverina e girando a sinistra si costeggerà l’omonimo lago attraversando la stupenda oasi naturalistica per immettersi di nuovo sul tratto già percorso alla partenza in prossimità del Castello di Beldiletto, nei paraggi di Pievebovigliana. Da qui si ripercorrerà in senso inverso la strada fatta al mattino fino al località Sfercia, dove i due percorsi si ricongiungeranno. Dalla Sfercia si devierà verso Camerino. L’ultima fatica verso il traguardo sarà una salita di 3,4 chilometri con pendenza media del 6,2% che si presta al forcing finale per chi avrà ancora birra nelle gambe. Il traguardo sarà posto sotto i bastioni della Rocca Borgesca che da 700 anni domina la città. Subito dopo l’arrivo i concorrenti potranno rifocillarsi al ristoro finale dove potranno scoprire, tra l’altro, alcune prelibatezze della tradizione culinaria locale. Pochi metri più avanti il pasta party e la tipica grigliata preparata dai cuochi del Terziero di Muralto, il tutto servito all’interno della taverna medievale della Corsa alla Spada e Palio. Per finire la premiazione nel Piazzale della Vittoria a pochi metri dal traguardo.
P.A. Communication
Ufficio Stampa Gf Terre dei Varano
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