Riccione (Rimini) – Il mare della Riviera racchiuso in quel lembo di terra che và da Rimini a Riccione, ha delle sentinelle prossime allo sguardo e al passo. In poche decine di minuti dalla costa si raggiungono le colline del riminese e le montagne che caratterizzano il suo mare verde. Poche province offrono, così a brevissima distanza tra loro mare, montagna e colline. La storia di questa provincia inizia dagli importantissimi insediamenti villanoviani di Verucchio per poi essere permeata dalla grande civiltà romana. Ma sono i secoli del Medioevo e Rinascimento a caratterizzare l’intero territorio lasciando traccie indelebili, che oggi si ammirano negli impianti urbanistici, nelle architetture e nei monumenti di tutti i centri tra pianura e collina della provincia riminese.
E nei secoli XII – XV protagoniste furono due Signorie, i Malatesta e Montefeltro, le cui vicende accomunano il territorio che deve, anche ad esse, la sua impareggiabile ricchezza e bellezza. La lotta fra queste due Signorie assunse una particolare asprezza nei decenni centrali del quattrocento, quando a capo delle due famiglie rivali si trovarono Sigismondo e Federico. Chi indosserà in questa gara le vesti dei due condottieri lungo i due percorsi agonistici disegnati dagli organizzatori della 14° Gran Fondo Vredestein Città di Riccione? Il polacco Jacket Hubert Krys ed Ersilio Fantini, protagonisti nel finale di un avvincente testa a testa che ha regalato il successo al primo. Il mistero risiede in ogni angolo delle Terre delle Signorie. Castelli, borghi e sentieri emanano attrazioni e suggestioni. Il mistero è di casa, per coincidenze naturali e per l’intervento dell’uomo, mosso da necessità contingenti e spirituali, influenzato dal dialogo con la natura e i suoi segreti. Sicuramente la gran parte degli oltre mille partecipanti alla manifestazione organizzata dalla Euro Bike Riccione non riuscirà a cogliere quell’alone di mistero e storia che circonda questa terra.
Così dopo il via da Riccione i primi dodici chilometri completamente pianeggianti vengono percorsi dai partecipanti ad elevata andatura con il chiaro intento di far girare la gamba e preparare la muscolatura alle tre scalate che caratterizzano il percorso della Fondo. Il primo contatto con la storia si materializza a Gradara, la splendida cittadina che ammalia già in lontananza quando percorrendo l’autostrada la si vede apparire lassù, intatta ed elegante, tra il verde della campagna ricca di uliveti e viti, con la cinta muraria e il castello preservati dall’usura del tempo. Nel Medioevo fu teatro di scontri tra le Signorie dei Malatesta e Montefeltro, sempre in lizza per conquistare territori e fortificazioni. Ma per quel che riguarda l’aspetto agonistico di questa gara è ancora presto per lanciare l’attacco e sognando un piatto di “Tagliolini con la Bomba”, non quella dopante, c’è soltanto il tempo per conquistare qualche momento di gloria personale. Dopo Gradara i destini di gran parte dei 1026 ciclisti si dividono, quanti optano per la prova della Medio Fondo (85 chilometri) si dirigono verso Fanano, mentre i partecipanti alla prova regina si preparano a scalare la salita che conduce a Mondaino, attraverso l’abitato di Saludecio. L’inconfondibile profilo dell’antico borgo di Saludecio si staglia su un dolce colle della Valconca e invoglia il turista a visitarne i vicoli, le strade e palazzi per scoprirne veri tesori nascosti. Proprio su queste rampe si aprono le ostilità e Jacket Hubert Krys (Cicli Copparo Sintesi), Ersilio Fantini, Fabio Laghi e Damiano Margutti (Team MG K Vis), Giuseppe Corsello (Gianluca Faenza Himer Team), Michele Cartocci (Cavallino), Davide Spiazzi (Avesani Bike), Carlo Muraro (Viner Miche) prendono il largo. Nella Medio Fondo sono Nicola Roggiolani (F-Solution Bikingteam), Cristian Ballestri (Tree Team), Devis Cinni (Frecce Rosse Rowabike) e Davide Schiaratura (Superteam) a mettere a segno l’allungo vincente e trovano ben presto l’accordo pedalando verso il traguardo della città termale.
Schiaratura è un ciclista iscritto nella lista rossa e non può partecipare alle prove che si tengono su percorso breve, pena l’esclusione dalla classifica generale, ma il portacolori della Superteam, la formazione che condivide con la manifestazione il main sponsor G – Mobile non vuol saperne e nel finale lancia la volata, transitando per primo sul traguardo. La vittoria finisce sul palmares di un sorpreso Nicola Roggiolani che sul traguardo riesce a precedere Cristian Ballestri. Tra le ragazze si impone Corinne Biagioni (Melania Omm) che regola in volata Roberta Monaldini (Zaff Bike). Intanto la Fondo, il cui percorso attraversa due province (Rimini e Pesaro Urbino), due regioni (Marche ed Emilia Romagna) e due stati (Italia e Repubblica di San Marino) vede i fuggitivi raggiungere l’abitato di Montegrimano Terme, la località conosciuta per il suo stabilimento termale che propone metodologie e trattamenti naturali per acquisire Salute, Bellezza e Vitalità.
La volata vinta da Hubert Krys in cinque fotogrammi
Affacciato sulla verde Valle del Conca c’è il Centro Salute Erba Vita, un’azienda storicamente legata a questo luogo che dieide i natali a G.Carlo Bollini che nel 1982 fonda la Erba Vita e al mondo delle due ruote in particolar modo all’attività dell’Udace, visto che la società dedita alla produzione e commercializzazione di prodotti per il benessere della donna, uomo e del bambino, da il proprio nome al Campionato Italiano di Fondo voluto e gestito da Aviero Casalboni. Dal drappello dei battistrada perdono contatto Michele Cartocci, Davide Spiazzi e Carlo Muraro. Le difficoltà altimetriche sono ormai terminate, il quintetto al comando entra nella terra del Titano e anche il più sprovveduto degli appassionati presenti sul traguardo pronosticherebbe il successo di uno dei tre portacolori della formazione MG K Vis, che nel quintetto al comando può contare su Fabio Laghi, Ersilio Fantini e Damiano Margutti, mentre Hubert Krys e Giuseppe Corsello stanno elaborando le loro strategie difensive. Nel finale il drappello dei più immediati inseguitori si avvicina ai battistrada, ma resta soltanto il tempo di vivere la volata finale.
Ersilio Fantini, figlio di questa terra, scalpita, vorrebbe tornare ad iscrivere il suo nome nell’albo d’oro della Fondo Vredestein dopo essersi aggiudicato l’edizione svoltasi nel 2000 e lancia la volata all’inzio del vialone d’arrivo. Hubert Krys si porta alla sua ruota seguito da Fabio Laghi. Fantini è determinato a resistere, ma sbanda a sinistra ove è uscito Krys che stà rimontando. Attimi di paura, ma Fantini recupera la linea retta e il portacolori della Cicli Copparo Sintesi riesce a precederlo sul traguardo regalando al presidente del sodalizio dorico Raffaele Consolani, il secondo successo internazionale in solo sette giorni. Domenica scorsa a Faenza, valentino Carriero si era aggiudicato la Gran Fondo Davide Cassani. Sul terzo gradino del podio sale Fabio Laghi (Team MG K Vis) che insieme a Margutti e Fantini chiude una prova dominata, se si considera la prova del collettivo, ma a cui è mancata la ciliegina sulla torta: il successo finale. Ersilio Fantini è ciclista tenace che non lesina energie e nel resto della stagione riuscirà sicuramente a conquistare altri successi importanti. La prova femminile vede il successo di Claudia Gentili che coglie a Riccione il suo quinto successo stagionale.
La portacolori della Prestigio Royal Team, nonostante una caduta al termine della discesa di Faetano, che l’ha vista scivolare a terra, a causa di una moto ferma, riportando diverse escoreazioni, guidata da Andrea Scolastico è riuscita a conquistare il successo davanti ad una veterana dell’attività fondistica come Monica Bandini (Somec MG K Vis) vincitrice di tre edizioni di questa manifestazione e Maria Cristina Prati (Cicli Matteoni Frw) che riuscì a prevalere nel 2006. La 14° Fondo Vredestein Città di Riccione passa agli archivi facendo registrare un altro successo organizzativo, visti anche i complimenti espressi a Valeriano Pesaresi da numerosi partecipanti e addetti ai lavori. Nonostante quest’anno la manifestazione non fosse valida quale campionato italiano dei gommisti, ha dovuto registrare il forfait dei professionisti della gomma, ma è comunque riuscita ad eguagliare i numeri della scorsa stagione. Inoltre va considerato che a pochi chilometri da Riccione si teneva una Gran Fondo Cicloturistica. “E pensare che dieci giorni prima del via non avevamo ancora ricevuto neanche un’iscrizione – afferma Valeriano Pesaresi – poi negli ultimi giorni società e ciclisti si sono scatenati e hanno inviato le adesioni, rendendo indimenticabile anche questa nuova edizione della Fondo Vredestein: Voglio ringraziare quanti hanno collaborato alla riuscita della manifestazione, i nostri sostenitori e l’amministrazione comunale ”. Un ottimo pasta party ha chiuso la giornata all’insegna del ciclismo, tra qualche giorno sicuramente Pesaresi si troverà a riesaminare la cronologia dei fatti che hanno scandito questa 14° edizione che sicuramente nella prossima stagione tornerà alla precedente location d’arrivo.
Quest’anno a causa dei lavori legati alla costruzione della terza corsia dell’autostrada, la zona di arrivo è stata spostata in Via Tortona, troppo lontana dal centro vitale della città per essere vissuta dagli appassionati dello sport delle due ruote. Il pacco gara è risultato povero per una prova di tale caratura, ma è anche plausibile il fatto che un organizzatore non ha modo di organizzarsi se riceve nell’ultima settimana le iscrizioni che arrivano ad oltre mille unità. Infine una manifestazione come questa non può non aprire ai cicloturisti e offrire loro l’opportuinità di pedalare senza l’assillo del cronometro anche in uno solo dei due percorsi
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