La città di Torino si divide fra “Juve” e “Toro”, ma è una passione comune ad unire i supporter di entrambe le squadre per la Granfondo Torino del 3 settembre, una manifestazione che è già una parentesi ciclistica di rilievo, ma che necessitava di qualche leggera modifica per raggiungere l’apice dopo i 1500 partecipanti dello scorso anno, ed il GS Alpi che come sempre sa ascoltare le richieste dei propri aficionados ha provveduto in tal senso a modificare entrambi i percorsi, togliendo i circa 60 km in piano che “rallentavano” la spettacolarità della contesa, aggiungendo costanti saliscendi fra i vigneti prima del Torinese e poi dell’Astigiano, percorsi “pronti per la vendemmia” visto il periodo in cui si disputerà la sfida, l’ideale per far “ricominciare a correre” le gambe dopo la pausa dalla calura estiva.
Gli itinerari di gara della prossima edizione saranno di 130 km e 2643 metri di dislivello e di 100 km e 2099 metri di dislivello, con partenza davanti al Castello Medievale, altra novità firmata dal patron Vittorio Mevio, ed arrivo alla Basilica di Superga dopo aver affrontato le salite delle colline torinesi e del Monferrato.
Fino al 30 agosto la quota d’iscrizione sarà di 50 euro, con una tariffa di 25 euro riservata ai concorrenti disabili, e di 60 euro in loco il 2 e 3 settembre (30 euro per i disabili). Lo scorso anno il toscano Stefano Cecchini arrivò mano nella mano con il milanese Paolo Castelnovo, primo a tagliare il traguardo di Superga, mentre fra le donne Olga Cappiello, che giocava in casa, si rese protagonista di una fuga in solitaria. Nel mediofondo trionfarono invece Niki Giussani e Chiara Costamagna, con la Squadra Corse Rodman Azimut ad imporsi fra le società.
Uno start a dir poco spettacolare e scenografico quello della terza edizione, il Borgo Medievale è un museo a cielo aperto che sorge lungo le rive del fiume Po, nel Parco del Valentino a Torino. Un castello che scruterà dall’alto i ciclisti, fra portici, fontane, giardini e botteghe artigiane. Il Borgo nacque nel 1884 come sezione di arte antica dell’Esposizione Generale Italiana di Torino, per riprodurre un borgo feudale del XV secolo. Nella costruzione decorazioni ed arredi vennero riprodotti fedelmente da esempi piemontesi e valdostani del ’400, con grande cura e perizia nei particolari e nei dettagli.
L’arrivo degli atleti della Granfondo Torino sarà altrettanto scenografico, la basilica di Superga sorge sull’omonimo colle ad est di Torino e fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II dopo aver sconfitto i francesi che assediavano Torino nel 1706. Una narrazione risalente al 2 settembre 1706 racconta che il duca di Savoia Vittorio Amedeo II e il principe di Carignano Eugenio di Savoia salirono sul colle per osservare Torino assediata dai franco-spagnoli: Vittorio Amedeo, inginocchiatosi dinanzi ad un vecchio pilone, giurò che, in caso di vittoria, avrebbe edificato un monumento alla Madonna.
Ai concorrenti della Granfondo Torino verrà riservata anche una festa celebrativa degna di questo nome al padiglione 5 del Parco del Valentino, altra novità significativa del GS Alpi di Vittorio Mevio.
Info: www.granfondotorino.it