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Petritoli, Monte Vidon Combatte e Ortezzano: pedalando tra i comuni della Granfondo Porto Sant’Elpidio

PETRITOLI
Granfondo Porto Sant’Elpidio: quella di lunedì 17 aprile nel giorno di Pasquetta sarà la quinta edizione di un evento che regalerà una grande voglia di partecipare e di pedalare nel percorso unico di 134 chilometri tra le colline verdeggianti e le valli degradanti sui bacini dell’Aso e dell’Ete a un passo dai Monti Sibillini per un totale di 19 comuni attraversati nel Fermano (Porto San Giorgio, Lapedona, Moresco, Monterubbiano, Petritoli, Monte Vidon Combatte, Ortezzano, Monte Rinaldo, Montelparo, Monteleone di Fermo, Servigliano, Belmonte Piceno, Montottone, Monte Giberto, Ponzano di Fermo, Fermo, Monte Urano, Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio) ed uno nella Provincia di Ascoli Piceno (Montalto delle Marche).

Petritoli, posto sopra una ridente collina che domina la vallata dell’Aso, offre uno stupendo paesaggio ricco di olivi, gelsi e colline verdeggianti.

Le tracce più antiche ci riportano all’epoca del grande Impero Romano: le due urne cinerarie del I - II secolo, il cippo miliare risalente all’età dell’imperatore Magnenzio e l’antica fonte in contrada Papagnano ci parlano di una comunità che da tempo popolava il territorio circostante l’attuale centro storico. L’odierno abitato si venne formando nell’Alto Medioevo, quando, dopo la caduta dell’Impero Romano, tutta la penisola fu percorsa dalle varie scorrerie delle popolazioni barbariche.

Dal secolo XI in poi le sorti di Petritoli furono strettamente legate a quelle della Chiesa Fermana. ma Petritoli continuò a rimanere un centro politico e religioso di primaria importanza, divenendo in seguito, uno dei principali centri del Rinascimento marchigiano e nazionale.

Oggi Petritoli si propone come punto di riferimento della vallata dell’Aso (e non solo) per i servizi ed il commercio, anche grazie allo sviluppo della frazione di Valmir. L’artigianato locale è rappresentato da una stamperia; le impronte più antiche documentabili, fino ad oggi, della tipografia a Petritoli risalgono alla seconda metà dell’800. Il territorio circostante è caratterizzato da un percorso segnalato di sentieri e la zona è rappresentativa per le produzioni ortofrutticole pregiate.
MONTE VIDON COMBATTE

Alla sommità di un colle verde-smeraldo, tra i monti e il mare, con i suoi edifici di cotto rosseggiante, si erge il Comune di Monte Vidon Combatte. Inserito in un complesso naturale intatto ed armonioso, offre splendide viste panoramiche (Monti Sibillini, Gran Sasso, Conero e scorci di Mare Adriatico), un clima mite d’inverno e fresco d’estate: costituisce un ottimo rifugio per quanti sono alla ricerca di tranquillità e di bellezze naturali incontaminate.
Il paese attuale, situato sulla riva sinistra del fiume Aso ha un’altitudine di 393 metri sul livello del mare ed è circondato da mura medievali. È sempre stato un osservatorio sulla meravigliosa Valle dell’Aso, una delle più belle e fertili dell’Italia Centrale, coltivata diffusamente a frutteto e incantevole a primavera.
Il territorio in cui insiste il Comune era famoso nell’antichità per le sue produzioni ortofrutticole e vitivinicole e anche oggi è dimostrata questa vocazione per la fecondità e generosità della terra. Plinio ad esempio testimonia che i vini del Piceno erano famosi ed eccellenti, soprattutto quelli prodotti nell’Agro Palmense, che corrisponde secondo gli storici proprio ai nostri territori costieri e medio-collinari.

Fiero e ricco di suggestioni storiche Ortezzano si erge a 301 m. sul livello del mare; il piccolo ma vivace comune oggi conta circa 840 abitanti e vede le sue origini perdersi indietro nel tempo fino all’epoca dei Piceni ( IX-III a.C.).
ORTEZZANO

Il toponimo, costituito da un nome prediale, con il tipico suffisso –ano, lat. –anum, ci da chiare indicazioni su questo territorio in età romana: diviso in centurie e distribuito ai veterani, fu luogo ideale e prediletto per costruire ricche ville rustiche, una di queste dovette appartenere ad un non meglio identificato Ortentius o, più probabilmente, Horatius. A partire dall’VIII secolo il territorio di Ortezzano fece parte della vasta area che entrò nel novero dei domini farfensi. In questa zona  Farfa possedette almeno fino all’inizio del XII secolo: la curtis Sanctae Marinae vel Mariae e la curtis Sancti Gregorii de Ortezzano.

Le vicende  storiche  di  Ortezzano seguirono  quelle  del  fermano  e  quelle  dello  Stato  Pontificio,  di  cui  entrò  definitivamente  a  far  parte  fino  alla  riunificazione  d'  Italia. Il sistema mezzadrile, qui universalmente diffuso a partire dal ‘400 con l’organizzazione del territorio in poderi sempre più piccoli, e l’insediamento su di essi di famiglie coloniche, ha garantito il controllo di ogni metro di terra dando vita a un’eccezionale varietà di colture che continua ancora ad essere presente. L’economia del paese è legata all’agricoltura e ad essa sono connesse molteplici iniziative di trasformazione e commercializzazione dei suoi prodotti.

La fertilità della valle e del territorio collinare permette di ottenere una pregiata coltivazione ortofrutticola. Numerosi sono i laboratori artigianali a conduzione famigliare che si caratterizzano per la specificità dei prodotti: la lavorazione di carni suine, la produzione di olio e uva che le cantine locali trasformano in olio e vino di qualità come il Falerio e il Rosso Piceno.

La quota di iscrizione è pari a 30 euro fino al 17 aprile. Chi si iscriverà contemporaneamente anche per la Granfondo Marca Fermana (domenica 1 ottobre) la quota d’iscrizione è pari a 25 euro fino al 30 marzo, 45 euro fino al 17 aprile. Le iscrizioni possono essere effettuate attraverso KronoService o anche su  www.granfondocittadiportosantelpidio.it .

Per gruppi superiori a 10 atleti si applica uno sconto del 20% e per i partecipanti “partenza alla Francese” 10 euro (nel modulo d’iscrizione va specificata la dicitura “partenza alla francese”).

Le iscrizioni comprendono assistenza meccanica, assistenza medica-sanitaria, radio soccorso, ristori, docce, pasta/pesce party all’arrivo, pacco regalo e assegnazione di un mega premio per il vincitore della combinata Gran Prix Coste Fermane.
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