Chianciano Terme si prepara a celebrare la quindicesima edizione della propria granfondo in programma domenica 3 luglio a cura della Mtb Chianciano Asd come prova del Master Club Circuito Tricolore e di campionato regionale FCI Toscana mediofondo e granfondo.
Chianciano e le sue Terme si trovano nel cuore antico e pulsante della terra toscana: con oltre 200 hotels permette di fare il punto nevralgico per innumerevoli escursioni e visite in questa terra straordinaria con alcuni dei luoghi interessati dal passaggio della corsa.
Chi verrà a Chianciano Terme potrà dire di aver effettuato un efficace periodo di cura e trascorso una vacanza distensiva in un centro in grado di soddisfare ogni esigenza di riposo, di svago e di cultura: la granfondo di luglio sarà l’occasione ideale per godere in tutto e per tutto dei comfort e dei paesaggi in una delle tante perle della Toscana Centrale e del Centro Italia.
Chi si iscrive da oggi fino al 2 luglio, può sfruttare la quota di 30 euro per i ciclomaster e di 20 euro per i cicloturisti. Le agevolazioni sono riservate anche a tutti i gli abbonati del neonato circuito Fantabici: coloro che parteciperanno a Chianciano Terme, potranno usufruire di uno sconto del 15-20% sulla quota di iscrizione.
STORIA E CULTURA
Chianciano Vecchia o Paese, così è chiamato il vecchio nucleo di Chianciano. Il suo aspetto si distingue nettamente dall'agglomerato moderno che si è sviluppato intorno alle Terme. Esso è ubicato su di un colle e mostra parte delle sue antiche mura medievali e del suo antico assetto urbano. L'ingresso della cittadina si trova al termine di Viale Dante, qui sorge Porta Rivellini di impianto rinascimentale e dall'architettura essenziale ed elegante.
Subito dopo l'arco la Chiesa dell'Immacolata, i cui titoli erano, nel 1455, di Santa Maria della Stella e nel 1580 "della morte" perché affidata alla Confraternita della Morte. Qui un tempo esisteva la chiesa di Borgo alle Taverne (1317) con annesso un ospedale e una torre; la torre doveva essere restaurata nel 1576 ma l'edificio andò in rovina e fu costruita la nuova Chiesa di Santa Maria della Stella ove fu posto, nel 1789, l'affresco della Madonna della Pace che alcuni documenti descrivono insieme ai Santi patroni e che attribuiscono a Pietro Perugino o Pietro da Cortona ed altri riferiscono al Signorelli.
Al termine di via Casini svetta elegante e sobria la Torre dell'Orologio: ha struttura medievale ma è stata rimaneggiata in epoche successive quando le è stato aggiunto il rivestimento marmoreo. Sulla fronte presenta lo stemma dei Medici aggiunta quando la Signoria di Firenze ebbe il controllo definitivo della cittadina.
Dalla torre dell'orologio si giunge alla Piazza Matteotti, qui si affacciano, a destra e a sinistra, due palazzi nei quali abitarono i maggiorenti chiancianesi, l'edificio del Comune e al centro una bella fontana realizzata nel XVIII secolo, di pianta esagonale, ricoperta di marmi e poggia su una gradinata anch'essa esagonale. Al centro si innalza la colonna che sorregge il piatto per la fuoriuscita dell'acqua. A sinistra di Piazza Matteotti si entra nel Castello Manenti, detto anche Monastero che sorprende per il suo silenzio. Un documento del 1072 dice che il Castello era allora sotto la dominazione dei Conti Manenti signori di Chiusi, Sarteano e Chianciano i quali nel 1229 legarono questo feudo a Siena. Si sa che cessata la loro denominazione, tra il 1264 e il 1276, Chianciano rifiorì anche urbanisticamente e si resse come libero comune, pur essendo sempre contesa tra Orvieto e Siena e soccombendo poi a Firenze, come tutta la Toscana, dopo una resistenza che quasi la distrusse (a. 1557).
Proseguendo da Piazza Matteotti si imbocca Via Solferino e si giunge nella Piazzolina dei Soldati, dove si trova il Palazzo dell'Arcipretura, dove è ospitato il Museo d'Arte Sacra, il Palazzo De Vegni, di proprietà comunale, è stato realizzato tra il XVIII ed il XIX secolo. In esso vengono allestite interessanti mostre e rassegne culturali. Leonardo Massimiliano De Vegni è stato uno dei personaggi più conosciuti del XVIII secolo: fu scrittore ed artista. Progettò la decorazione della cupola della Chiesa della Madonna della Rosa. Via Solferino infine, sfocia nella piazza antistante la Collegiata o Chiesa di San Giovanni Battista. Dell'antica costruzione duecentesca rimane solo il bellissimo portale romanico caratterizzato da un motivo ornamentale ad archi concentrici. La navata è caratterizzata da un grande arco poggiante su colonne sporgenti e dal colonnato trabeato della zona del transetto.
Continuando il nostro percorso per Via della Croce troviamo la Chiesa della Compagnia o Oratorio della Confraternita della Santa Croce, al suo interno è conservato un interessante affresco del XV secolo avente per tema "Il tradimento di Giuda" e la "Cattura di Gesù Cristo" ed altri dipinti raffiguranti i "Santi". Uscendo dalla chiesa, affacciandosi al bel parapetto si gode un ottimo panorama della vallata sottostante, detta valle delle Volpaie, scorgendo, in basso, il Tempio della Madonna della Rosa. Si prosegue sino alla Porta del Sole, in mattoni, che presenta due torrioni laterali terminanti in una specie di cuspide a gradini con al centro un arco dal profilo di un mezzo esagono.
Oltrepassata la Porta del Sole, dopo pochi metri, sorge il tempio della Madonna della Rosa, la più bella chiesa di Chianciano, disegnata da Baldassarre Lanci, nel 1569, architetto del Duca di Urbino. Al suo interno vi è , dipinta in una parete, l'immagine della Madonna della Rosa, che era considerata la patrona di Orvieto, con accanto i Santi Giovanni e Bartolomeo patroni di Chianciano. Singolare sul pilastro dell'ingresso la rappresentazione di una scena di vita campestre a testimonianza del fatto che la costruzione dell'edificio religioso venne patrocinata dai contadini della zona.
TERME, ACQUE E SORGENTI
La stazione termale maggiormente apprezzata in Europa è Chianciano Terme, località in provincia di Siena, posta a 550 metri sul livello del mare, ed è nota per le cure termali che offre ai suoi visitatori.
E' situata in un colle, di fatto è circondata da boschi di castagni, lecci, querce e faggi che consentono di respirare aria pura ed incontaminata; insomma la posizione di questa località termale è strategica tanto che si può godere non solo di benefici climatici, grazie anche alla presenza di numerosi parchi termali, ma è anche possibile godere delle meraviglie dell'ambiente circostante.
Chianciano Terme si pone oggi tra le più importanti stazioni termali d'Europa con le sue acque minerali ad azione curativa per il fegato , per l'apparato gastrointestinale, per la cura delle malattie del rene e nellle affezioni dell’apparato gastrointestinale e per le vie respiratorie .
Cinque diversi tipi di sorgenti sgorgano a Chianciano, ciascuna acqua termale ha un effetto benefico sull’organismo a seconda delle modalità di assunzione o di utilizzo.
L’Acqua Santa e l’Acqua Fucoli si assumono appena sgorgate dalle fonti nei parchi secolari sotto forma di gradevole bibita per il benessere del fegato e dell’apparato gastrointestinale
L’Acqua Santissima viene utilizzata per inalazioni, aerosol ed insufflazioni per adulti e bambini contro le patologie delle prime vie respiratore. L’Acqua Sillene è la base dei fanghi, dei bagni termali e della cosmetica.
L’Acqua Sant’Elena conosciuta da secoli è un’acqua oligominerale bicarbonato alcalino-calcica, che possiede importanti azioni terapeutiche accertatee scientificamente sperimentate sull’uomo, è indicata nella cura delle malattie del rene e nellle affezioni dell’apparato gastrointestinale.
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