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Cocktail di proposte e soroprese d’eccellenza alla Serenissima Coppa Veneto Zerowind

Se il Veneto ed il suo meraviglioso territorio possono a ragione definirsi come “la culla” del ciclismo off road, al di là di ogni dubbio il circuito veneto per eccellenza – La Serenissima Coppa Veneto Zerowind – è uno dei sogni nel cassetto della stragrande maggioranza dei bikers italiani. E a quanto pare non solo “sogno” e non solo “nel cassetto”, visto il numero di iscrizioni cumulative che in poche settimane sono pervenute al comitato organizzatore. Del resto, il “cocktail” di proposte e sorprese che accompagnano la Coppa Veneto 2013 sono talmente accattivanti che la rinuncia ad un posto in griglia non è assolutamente contemplata. Tanto più che alla naturale conformazione del territorio - il quale oltre ad offrire parecchi spunti tecnici per i bikers mette a disposizione cornici paesaggistiche da cartolina – si uniscono le ottime intuizioni del comitato organizzatore de La Serenissima Coppa Veneto Zerowind in grado di predisporre e presentare un nutrito calendario composto da sette gare d’elite, eccellenti per organizzazione servizi offerti ed itinerari in mountainbike studiati per soddisfare i palati più delicati. Solo parole? In sei anni di vita i fatti hanno ampliamente avuto ragione del livello descritto, ed il settimo compleanno non vuole essere da meno. Si parte con il piede giusto anche con il Super Gadget: La Serenissima Coppa Veneto Zerowind è riuscita a “sposare” due grandi realtà aziendali come Zerowind e Santini per la creazione del rivoluzionari giubbino protettivo Guard.

Antiacqua ed antivento, leggero ed aerodinamico, il prezioso capo d’abbigliamento è consigliato da Santini “nelle brutte giornate, non particolarmente fredde. Ottimo da ripiegare e trasportare nella tasca posteriore della propria maglia in tutte le stagioni, offre un sicuro riparo in caso di improvvisi cambiamenti meteorologici”. Ideato e sviluppato in collaborazione con Simon Gerrans, team Orica-Greenedge, “che ha voluto lavorare con noi – dicono dal maglificio sportivo Santini - per creare un giubbino da indossare nelle condizioni di tempo peggiori senza sentirsi goffo e appesantito”, il giubbino Guard è stato introdotto nella collezione 365 solo dopo essere stato testato per l’intera scorsa stagione dalle squadre professioniste. Il Super Gadget de La Serenissima Coppa Veneto Zerowind verrà consegnato a ciascuno dei primi 500 iscritti che decideranno di prenotare un posto in griglia per le sette prove del circuito a fronte della tassa d’iscrizione pari a 200 euro (attenzione: il termine ultimo è il 5 marzo). Non a caso la mission aziendale di Santini è quella di creare capi che permettano di salire sulla propria bici o mountainbike ottenendo elevate prestazioni, senza rinunciare né ad un livello qualitativo estremamente elevato, né tantomeno a comfort ed estetica.

Maglificio sportivo Santini: quasi 50 anni di storia. Risale al 1965 la fondazione dell’attività artigiana a Lallio (BG) da parte di Pietro Santini, che rileva la piccola maglieria delle sorelle Maria e Natalina. Se per i primi anni il maglificio produce per conto di terzi, dal 1968 diventa fautore di abbigliamento con marchio Santini, specializzandosi nel settore del ciclismo. Già negli anni ‘70 il maglificio sportivo Santini sbarca su scala internazionale, mentre nel 1976 la Lycra sostituisce la lana nella produzione dei pantaloncini con fondelli in tessuto antibatterico. Gli anni ‘80 vedono l’arrivo in Santini di tessuti antivento in Nylon (prevalentemente a copertura delle maglie), mentre dal 1988 si introducono le membrane antivento ad alta traspirabilità (Windstopper). Se gli anni ‘90 partoriscono la collaborazione con il Giro d’Italia (che ancor oggi permane), il nuovo millennio vede il marchio Santini affiancare la nazionale australiana, il campione del mondo a cronometro Micheal Rogers, la vittoria australiana della gara ad inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Atene. Inarrestabili le nuove tecnologie: dal primo fondello in gel siliconico ai tessuti Carbon (in cui è presente una piccola percentuale di carbonio).

 

Fabia Sartori – Ufficio Stampa.