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La Lessinia Legend XCS Enduro 2013

VELO VERONESE (VR) – Per chi sposa la Lessinia Legend XCS Enduro si apre un territorio di grande fascino e bellezza, impregnato di storia e tradizione delle antiche popolazioni che vi hanno abitato immergendosi nella natura di boschi e pascoli che caratterizzano, appunto, la Lessinia. Dalla pianura che contraddistingue l’area circostante il capoluogo veronese ai dolci colli che si incontrano trasferendosi verso est, resi ancor più spettacolari dalle coltivazioni a vite ed olivo che ne esaltano le forme. Non solo: l’alta Lessinia si presenta come un turbinio di single track in sottobosco e strade sterrate fiancheggiate da malghe e rifugi, ove non mancano tratti montani decisamente impegnativi.

Sembra l’inizio di una favola, ed in effetti potrebbe essere davvero la giusta interpretazione del "viaggio" riservato ai partecipanti del Lessinia Legend Xcs Enduro 2013: natura e tradizione, storia e ruralità, luoghi incontaminati e paesaggi suggestivi. Soprattutto: tanta, tanta, tanta mountainbike nel week end dal 13 al 15 settembre!

Venerdì 13 settembre: inizia l’avventura! Ad essere protagonista fin da subito sarà la zona orientale della Provincia di Verona: dal centro della città degli innamorati, infatti, si pedalerà in direzione delle colline che contraddistinguono l’Est veronese. Tanto per intendersi, si toccherà il territorio che sta a pochi chilometri dal confine col vicentino. Collina è la prima parola d’ordine della giornata. Già, perché a dare inizio alla danze sarà l’incontaminato territorio della Val d’Illasi: trentacinque chilometri in lunghezza da assaporare appieno tra i rinomati vigneti votati alla produzione dell’Amarone e gli antichi manieri medioevali. Ma non finisce qui: percorrendo la meravigliosa Val d’Illasi, anche gli amanti della montagna troveranno pane per i loro denti. L’ingresso nelle Piccole Dolomiti - la cui bellezza e spettacolarità non è passata inosservata nemmeno alla rivista tedesca Bike - avrà luogo in corrispondenza del piccolo paese di Giazza, ove è ancora in uso la lingua cimbra e le tradizionali usanze di quasi cent’anni fa sono all’ordine del giorno tra elementi naturali come il fuoco e materiali altrettanto naturali quali la legna. E, allora, sarà Inferno di Pietra: cinque chilometri da pedalare con un dislivello a dir poco impegnativo di 600 metri, che farà da preludio all’ultima divertente discesa verso Velo Veronese.

Sabato 14 settembre: da Velo a Velo, alla scoperta del territorio che rende unica l’Alta Lessinia. Se i primi chilometri si snoderanno attraverso faggi e castagni che contraddistinguono l’immacolato Parco regionale della Lessinia, il proseguo della “tappa” chiamerà in causa l’alta montagna con i suoi paesaggi surreali popolati da pascoli e prati. Spogli di qualsiasi altro germoglio di vegetazione: i 1700 metri di altitudine ostacolano pesantemente la crescita di qualsivoglia tipo di pianta, ed anticamente i veneziani ci misero un bello zampino nel disboscare le poche alberature presenti. E, a chi nella stagione invernale si diletta con lo sci di fondo, non sfuggirà un piccolo particolare: quando scende la neve, prendono corpo le piste di sci nordico che hanno ospitato e ancora ospitano l’illustre presenza di Fulvio Valbusa (oro olimpico a Torino 2006). Dall’ l'antico confine austroungarico - ancora visibile grazie ai giganteschi cippi di pietra scolpiti a terra che spuntano in basso tra i mughi – si transita all’attuale confine con il Trentino. Qui si apre un panorama mozzafiato che spazia da Verona alla pianura Padana, dagli Appennini alla laguna Veneta, dai Colli Euganei al lago di Garda, dall'Adamello al Brenta. Insomma, vale davvero la pena di fare una soste e respirare a pieni polmoni di fronte ad un simile spettacolo. Prima di tagliare il traguardo posto a Velo Veronese, lo sguardo deve necessariamente accarezzare le caratteristiche contrade in pietra che conducono in località Camposilvano, ed i fenomeni carsici della Valle delle Sfingi, simili a funghi scolpiti nella pietra.

Domenica 15 settembre: da Velo Veronese al centro di Verona percorrendo il territorio che sta ad Ovest della Lessinia. Allora, ampio spazio alla “cultura” della mountainbike: le ruote grasse dei partecipanti accarezzeranno sentieri e mulattiere che furono i luoghi di allenamento di Paola Pezzo, originaria di Boscochiesanuova. Poi, giù “a rotta di collo” in direzione Val d’Adige, scorgendo dall’alto il maestoso fiume (il secondo più lungo d’Italia). E sempre - in tema di primati – la terza tappa porterà i suoi partecipanti quasi a toccare con un dito dall’alto la magica unione di acqua e montagna, del lago di Garda con il Monte Baldo. Trasferimento sul crinale est della Valpolicella: sarà questo l’ultimo passaggio prima di raggiungere le ormai celebri Torricelle, terrazza panoramica sulla città Patrimonio dell’Umanità.

Per informazioni: www.lessinialegend.it (in allestimento).

 

Fonte: Fabia Sartori