E’ denominato il cross di San Martino e da ben trentasei anni condivide il mantello della passione per il ciclismo francescano, povero per eccellenza ma ricco di contenuti tecnici e morali, per molti versi inimitabile ed eterno. Un centinaio di “guerriglieri” hanno risposto all’invito di Fabio Larker, instancabile Presidente del G.S. Castello che a Lurate Caccivio ha mandato in scena l’ottava prova del Master Garbo GM Ceramiche.
Si sono sfidati in cento su un percorso impegnativo con la consapevolezza che vincere qui a Lurate è come conseguire una laurea che ne certifica la valenza sportiva che ti fa dire con orgoglio: se ho vinto qui, posso vincere dappertutto e se qualcuno ha dei dubbi , si riveda il filmato del gentleman Massimo Valsesia, splendido protagonista di un ciclismo totale che fa leva su un’invidiabile condizione con la quale ha fatto quello che ha voluto su questo percorso cambogiano del comitato di Pietro Molteni dal quale solo Roby Stagnoli s’è salvato dall’imboscata.
E che dire del cadetto federale Luca Camarella, in procinto di passare nella grande famiglia Udace , che vince sul nostro Andrea Bonollo per poi scappare alla Media World dove lavora come precario. Splendida la cavalcata del super “B” Vincenzo Vezzoli che su percorsi come questi va a nozze e si candida ancora una volta come anti Bertoldo ai campionati Italiani di patron De Franceschi in terra veneta. Buono anche l’ennesimo secondo posto del tenacissimo Antonio Garbo.
Sull’altro versante, quello difficile dei super “A”, il guerriero Lucio Pirozzini ha “piantato” la spada nella roccia e all’orizzonte non si vede nessuno in grado di sfilarla anche se, ci provano Franco Buttò e Aldo Allegranza ma anche qui, dobbiamo aspettare avversari più agguerriti come Antenore Scarpetta, tanto per fare un nome. Stesso identico discorso nel ciclismo in gonnella dove l’asse Etossi Fanchini (donne “B”) detta legge da anni e si alternano sul podio più alto.
Oggi è la possente Supersimo Etossi che si libera di Fanchini prendendosi la rivincita del giorno prima. Nelle donne “A” è lo scricciolo biondo Silvia Barbero, cinquanta kili di sana bellezza e bontà che domina sulla sempre sorridente Janine Jackson e pi dona una busta con circa quattrocento euro a Nonno Arnaldo per rinnovare due adozioni a distanza che il gruppo Garbo Gm Ceramiche attua da anni. Combattutissima come al solito la gara dei veterani, dove non c’è un leader dal peso specifico elevatissimo e se la possono giocare in tre quattro amatori.
Anche oggi è così, scappano subito Longoni, Luraghi , Monetta e Borini ma quando il gioco si fa duro è Gianluca Longoni che correndo in casa trova lo stimolo guerriero e s’avvantaggia di quel tanto che basta per aggiustarsi la maglia in vista dei flash. Non stava bene Marchino Colombo e le ultime tre gare le ha saltate per curarsi, non riesco a respirare – ci diceva convinto- mi curo e pi rientro. Detto fatto, rientra in una gara come questa dove il fiato bisogna averlo a livello industriale e vince sul bravissimo Claudio Pivotto e Edo Romanò.
Un altro amatore che ci ha preso gusto è lo Junior Luca Testa, gran fisico e visione di gara con la quale sovverte il pronostico che vedeva il beniamino locale Massimo Pagani in testa ai bookmakers . Che dire ? Chapeaux. Idem per il sempre più bravo debuttante Edoardo Beltrami che stavolta batte Edoardo Rimoldi e la ragazza terribile Tatiana Bianchi mentre nei più giovani, sia Biagio Borella che Riky Rimoldi non hanno avversari. Termina anche questa bella gara che vide nascere il Campionato Europeo di ciclocross , Fabio Larker raccoglie i consensi di tutta la guerriglia del cross e dà appuntamento alla prossima edizione perché San Martino è fede, storia, condivisione, umiltà e passione.
A cura di Carmine Catizzone
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