È una new entry tra le realtà commerciali che puntano sul team Cicli Copparo, ma ha le idee chiare sul come vivere questa collaborazione. L’amministratore della Sivac, Angelo Marottesi, grande appassionato di ciclismo racconta come le due realtà, quella della sua azienda, sita in via del Progresso a Calcinelli di Saltara (Pesaro) e il team sportivo, abbiano trovato il giusto compendio di interessi.
Di cosa si occupa la Sivac?
«Siamo produttori di vernici per l’edilizia e provvediamo a vendere ai rivenditori sparsi in tutta Italia, isole comprese. Si tratta di un’azienda che opera su di una superficie complessiva di 7000 mq, di cui 3500 coperti con macchinari tecnologicamente avanzati che consentono un monitoraggio costante degli standard di qualità e con strumenti altamente professionali, finalizzati alla ricerca ed al collaudo di cicli innovativi con particolare attenzione prestata all'impatto sull'ecosistema. Sivac attualmente rappresenta pertanto una sintesi ben riuscita di una realtà agile e flessibile, capace di essere al passo con le novità del settore ed in grado di fornire con buona tempestività, le risposte relative alla tecnica ed alla cultura del colore.»
Quando è nata?
«La Sivac esiste dal 1960, come azienda produttrice di vernici ed idropitture ben conosciuta ed apprezzata sul mercato nazionale. Nel 2001 l’abbiamo rilevata e, capitalizzando il bagaglio di conoscenze e risorse derivanti dalla predetta acquisizione ed implementando tali fattori con le motivazioni e le ambizioni del nuovo team tecnico, commerciale ed amministrativo, abbiamo ottenuto già dai primissimi anni di attività, degli ottimi risultati in termini di volumi e soprattutto di gradimento, affidabilità e fidelizzazione, presso la clientela nazionale ed estera. Il fatturato ad oggi è costituito per il 90 per cento dalla vendita in Italia e per il 10 per cento all’estero.»
Che tipo di legame c’è con Cicli Copparo?
«Da quest’anno siamo loro sponsor, ma non siamo nuovi del ciclismo. Prima infatti eravamo accanto ad un’altra società, ma poi ce ne siamo allontanati. Diciamo che tutto parte dal fatto che io per primo sono un ciclista e con Raffaele Consolani, patron della Cicli Copparo, c’è questa passione condivisa. La scelta come azienda è sempre stata quella di sponsorizzare qualche squadra ed è così già da una decina d’anni. La Cicli Copparo, di fatto, è rappresentante di un territorio nel quale abbiamo parecchi rivenditori e farcene sponsor, ci permette di utilizzare le divise dei ciclisti, come ulteriore pubblicità.»
Quali sono le vostre aspettative?
«Intanto, visto il periodo, speriamo di lavorare di più, aumentando le possibilità di far girare l’immagine della nostra azienda. La Cicli Copparo è una realtà piuttosto conosciuta che funge in questo caso da veicolo per promuovere le nostre attività, tra l’altro può vantare corridori forti che finiscono immancabilmente sul podio e, quindi, sotto i riflettori. Mi auguro che il team continui a vincere ed a salire su quel podio.»