Arrivammo insieme ma le direttive erano primo Musseew, secondo Bortolami ed io terzo. Pazienza. Nel 1998 mi piazzai secondo e, finalmente, l’anno successivo la vittoria”. Un vero combattente Andrea e non a caso il suo soprannome agonistico è stato “Il Gladiatore”, a dimostrazione che fino a quando aveva un poco di forza nelle gambe ce la metteva tutta per arrivare il più in alto possibile. L’altro suo “gioiello” è il Giro delle Fiandre conquistato nel 2002. “Per i belgi “Le Fiandre” rappresentano un vero e proprio appuntamento nazionale. Quando c’è la gara tutto il paese è bloccato, sulle strade si riversano centinaia di migliaia di tifosi, uno spettacolo anche per noi atleti che pur nelle difficoltà di affrontare le strade in pavèe non potevamo non sentire il loro calore”.
Nel citare queste due gare ad Andrea Tafi brillano ancora oggi gli occhi, e come potrebbe essere diversamente se si considera che il suo nome è stampato nella memoria di molti appassionati francesi e belgi. “Anche quest’anno - commenta “Il Gladiatore” - sono stato al Giro delle Fiandre come ospite e la passione con cui mi hanno accolto molti sportivi mi ha emozionato non poco”. Tra le sue vittorie anche un Giro di Lombardia (1996), una Parigi - Tours (2000) ed un Campionato Italiano (1998) senza contare il Giro Del Lazio e quello del Piemonte. Per quattro volte ha vestito la maglia della Nazionale, ma la sua vera maglia è stata quella della Mapei che l’ha indossata per ben nove stagioni. Dopo che ha smesso di correre Tafi, insieme alla famiglia, ha aperto un agriturismo alle porte di Lamporecchio, in provincia di Pistoia, e per non lasciare nulla di intentato al caso ha pensato di denominare i vari miniappartamenti con i nomi delle sue principali vittorie, così ognuno potrà scegliere se alloggiare alla Parigi - Roubaix oppure al Giro delle Fiandre ed altro ancora. Oggi, tra i vari impegni, per Andrea Tafi vi è anche quello di far parte del ristretto gruppo che organizzerà il Campionato del Mondo 2013 in Toscana. E’ lui che ha scelto il percorso dei professionisti che partirà da Lucca per giungere al circuito finale di Firenze. “Un impegno notevole - afferma - ma ricco di soddisfazioni. Far correre il Mondiale sulle strade di casa non è da tutti i giorni. E poi era un impegno ed un dovere verso un grande amico, compagno di molte avventure nel ciclismo ed anche mio vicino di casa, Franco Ballerini indimenticato Commissario Tecnico della Nazionale Azzurra”. Tornando alla Granfondo di Ovada, questa andrà ad assumere la denominazione “La Resistenza - Granfondo Andrea Tafi” con l’impegno da parte del campione di essere presente oltre che nella gara stessa anche in un paio di altre occasioni precedenti in sella con al suo fianco gli appassionati ovadesi e non solo che vorranno percorrere le strade della Granfondo.
Fonte: c.s. Diego Sciutto
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