Gio12052024

Aggiornamento:11:12:44

Back Strada Domenica a Faenza "Le Cime di Romagna", primo capitolo del Circuito Romagnolo 2011. Già oltre 2000 gli iscritti

Domenica a Faenza "Le Cime di Romagna", primo capitolo del Circuito Romagnolo 2011. Già oltre 2000 gli iscritti

Faenza – Sono già oltre duemila i ciclisti che hanno confermato la loro partecipazione, domenica, alla “9° Gran Fondo cicloturistica Le Cime di Romagna”. La bicicletta è il veicolo più adeguato ad affrontare un lungo viaggio che deve entrare in sintonia con il respiro della terra, le sensazioni offerte dalle diverse comunità, dai luoghi abitati, le loro tradizioni, simpatia e umori. I dirigenti dell’Avis Faenza hanno ormai da tempo fatto loro queste indicazioni e quella manifestazione che nacque nel 2003 “con l’obiettivo di compiere un deciso salto di qualità e andare oltre l’abituale raduno della domenica”, oggi apre il Circuito Romagnolo, una kermesse che ha segnato la storia del cicloturismo, e dalla stagione 2007 vede annualmente oltre tremila ciclisti (3336 dodici mesi or sono) pedalare sui tre percorsi di gara disegnati dai dirigenti della società faentina che nel 1980 ereditò l’esperienza di una società costituita alcuni anni prima, avviata nell’ambito dei dipendenti delle Poste e in seguito con la scritta “Kleber” sulle maglie.

Aurelio Garavini presidente dell’Avis Faenza, coordinatore del Circuito Romagnolo insieme a Veliano Longhi e responsabile del Criterium Italiano delle Gran Fondo Cicloturistiche Uisp, dedicata questi ultimi giorni alla messa a punto della macchina organizzativa: “Abbiamo recentemente chiuso la campagna abbonamenti del Romagnolo che ha visto un’adesione che è andata oltre le nostre attese con ben 1153 abbonamenti sottoscritti – rileva con orgoglio Garavini – ed ora insieme agli altri dirigenti dell’Avis Faenza, stiamo lavorando sulle iscrizioni alla nostra manifestazione. Abbiamo già superato i duemila iscritti, il nostro obiettivo è di ripetere almeno i 3336 della scorsa edizione. Le buone condizioni metereologiche  previste per domenica, l’elevato numero di abbonati al circuito, le iscrizioni di società cicloturistiche extraregionali provenienti da regioni come Lombardia, Umbria, Veneto, Toscana, Lazio e Abruzzo e le adesioni di associazioni ciclistiche avisine che non avevano mai partecipato alla nostra Gran Fondo, ci permettono di essere ottimisti nelle nostre valutazioni”. Domenica mattina dalle ore 7,30 Piazza del Popolo chiusa su due lati da nobili portici e loggiati che la trasformano in un vero e proprio salotto cittadino, accoglierà i partecipanti alla “Le Cime di Romagna” che dopo aver preso il via alla francese sceglieranno su quale dei tre percorsi pedalare.

 

Il percorso corto di 45 chilometri, con dislivello altimetrico di 322 metri e il Monte Carla da affrontare nei primi chilometri.

La medio fondo vedrà i ciclisti pedalare per 95 chilometri e affrontare 1362 metri di dislivello, tra cui il Monte Carla, i 685 metri del Monte Chioda e il Monte Busca con i suoi 689 metri di dislivello, prima di ritornare a Piazzale Gemos per il pasta party finale.

I più “temerari” affronteranno i 146 chilometri e 2125 metri di dislivello della Gran Fondo, la prima vera asperità arriva dopo 35 chilometri, il Monte Chioda. Salendo dal versante di Modigliana i primi due chilometri non presentano particolari pendenze, si pedala fra coltivazione di kiwi. Al chilometro 5 la strada punta decisamente verso il crinale e si sale in mezzo ad ampi boschi di latifoglie, la salita ha una pendenza media del 5,1%. La discesa verso Rocca S. Casciano presenta tratti impegnativi prima di tornare a salite verso Passo Peschiera. I ciclisti toccheranno San Benedetto in Alpe percorrendo la strada che costeggia il fosso dell’Acquacheta, reso famoso da Dante. La salita verso Passo Peschiera presenta pendenze dal 5 al 6,5% che nel finale toccano il 10%. Ma gli scalatori avranno ancora terreno fertile nel chilometro di salita verso Passo Eremo con tratti che hanno una pendenza dell’11%. Poi la possibilità di ammirare un panorama indimenticabile prima di “scendere” a Marradi per andare ad affrontare l’ultima fatica della giornata, il Monte Carnevale. 6,5 chilometri con pendenza media del 6% con punte dell’8 – 10%. La lunga mattinata sui pedali porterà i partecipanti a Riolo Terme, città nota per le sue Terme, e chiusura a Piazzale Gemos.