A Valdagno ci sarà poi il vicentino Roberto Cunico, qualificato corridore delle granfondo nazionali deciso a ben figurare in casa. Tra i favoriti anche il vincitore del percorso mediofondo della GF Liotto 2010, quell’Adriano Lorenzi che nel 1985 fu campione del mondo della 70 km a squadre dilettanti insieme a Cipollini, Gallerani e Dametto. Nella gara in rosa, invece, occhi puntati sulla schermitrice campionessa olimpica e ciclista su strada Dorina Vaccaroni, in compagnia della forte trentina Serena Gazzini, asso delle lunghe distanze, cha ha inaugurato la stagione con la vittoria della GF Franciacorta. Le iscrizioni resteranno aperte fino a venerdì 8 aprile e saranno effettuabili presso la sede di Cicli Liotto, mentre nelle giornate del 9 e 10 aprile sarà possibile prenotare uno degli ultimi posti presso la segreteria, in zona consegna pacchi gara, e per tutti gli iscritti ci sarà inoltre uno speciale borsone tecnico, utile per le trasferte sportive. L’atteso appuntamento vicentino propone ai suoi appassionati due percorsi, un mediofondo di 102 km e 1.450 metri di dislivello e un granfondo di 138 km e 2.400 metri di dislivello. Quest’ultimo, per motivi legati alla viabilità, in questi giorni è stato sottoposto a leggere modifiche, che non ne hanno però, di fatto, mutato la sostanza. L’unica variazione di nota riguarda la salita Quargnenta, la quarta in tabella per i granfondisti, che è stata sostituita con la salita Castelvecchio, equivalente più o meno in quanto a lunghezza, pendenza media e punto massimo d’altitudine raggiunta (540 metri).
La salita misura circa 7 km, proprio come quella prevista in precedenza, ed ha una pendenza media del 6,8%, con alcuni tratti piuttosto impegnativi che arrivano anche al 12%. Niente di nuovo sotto il sole (così prevedono infatti le previsioni meteo), dunque, per i concorrenti del percorso granfondo, per i quali non cambierà nulla in quanto ad impegno fisico e a carico di lavoro. Confermato in ogni suo dettaglio, invece, il percorso mediofondo, con i suoi quattro punti salienti proposti, ovvero le salite del Passo Xon, Monte Magrè, Torreselle e del Castello. Dopo la partenza alle ore 9.00 da piazza Cavour a Valdagno e il passaggio da piazza Verdi, granfondisti e mediofondisti procederanno insieme alla volta di Recoaro Terme. Queste prime battute, sulla strada statale che costeggia il fiume Agno, saranno un “unicum” nella gara, infatti una volta attaccato il Passo Xon…addio pianura, perché la Granfondo Liotto si snoda in prevalenza tra salite e discese collinari e montane. La strada che conduce al Passo Xon è molto nota nella zona ed è meta di allenamenti ciclistici durante quasi tutto l’anno, con i suoi numerosi tornanti a sbalzo su Recoaro è in pratica una terrazza a belvedere sulle Piccole Dolomiti venete, ancora imbiancate in questo periodo. La successiva scalata proposta dal percorso sarà quella del Monte Magrè, dopo la quale si transiterà per Priabona, Malo e Isola Vicentina, fino ad arrivare (al km 60 circa) alla salita Torreselle. Per i granfondisti la gara avrà raggiunto poco meno che la metà, mentre per chi corre il medio questa sarà la penultima ascesa in tabella, prima di quella finale e più impegnativa del Castello. I “destini” di granfondisti e mediofondisti si divideranno alla periferia di Valdagno circa all’altezza della Rotonda 1° Maggio, cioè al km 92. Questo bivio condurrà i concorrenti del “medio” verso la dirittura d’arrivo, con l’ultima salita prima della discesa verso Valdagno, mentre ad attendere i concorrenti impegnati sul lungo ci sarà la nuova entrata, la salita Castelvecchio. La vera e propria chicca del percorso lungo è costituita dalla salita Valbianca – Marana (circa 12 km), ed in particolare i suoi 3 km conclusivi ribattezzati con il nomignolo ad hoc de “La Trappola”. Questo è un tratto decisamente raro nelle granfondo, con pendenze che arrivano a sfiorare il 20% e con strappi degni di una tappa dolomitica del Giro d’Italia. Il soprannome è dovuto al fatto che queste punte di ascesa arrivano dopo un’ingannevole e leggera discesa, dopo la quale sembra che la salita sia giunta al termine, mentre invece il suo clou deve ancora venire. “La Trappola” è una bella sfida per testare la propria condizione atletica, e verosimilmente sarà anche il punto in cui si decideranno i dominatori della corsa. Infine, gli ultimi 10 km circa del tracciato saranno costituiti dalla discesa che riconduce alla volta del centro di Valdagno, con gli ultimi 4 km in comune con il percorso medio. Due proposte davvero ben pensate, immerse nel verde e dedicate a chi ama pedalare lontano dal traffico. I due tracciati sono sì impegnativi, ma tranquillamente pedalabili anche da chi non ha avviato appieno la propria stagione atletica, grazie anche ad una buona distribuzione dei dislivelli ed alle pendenze quantitativamente gestibili.
La Granfondo Liotto è valida come prima tappa del Challenge Giordana, oltre che come prova del Campionato italiano e provinciale UDACE. Per il terzo anno la competizione è anche Memorial Gino Liotto, in memoria dello storico titolare dell’azienda vicentina, indimenticato e noto per le sue doti prima di corridore e poi di costruttore di biciclette. Info: www.granfondoliotto.it
Fonte: Ag: Newspower Mario Facchini
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