Gio12052024

Aggiornamento:11:12:44

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Fondo Valli Esino e Musone un successo organizzativo frutto della passione per il ciclismo

Villa Musone (Ancona) – Percorri la statale 77 della Val di Chienti e prima di scavalcare la dorsale appenninica attraverso il Valico di Colfiorito, iniziano a cadere i primi fiocchi di neve uniti a pioggia. Quella pioggia, che caduta copiosa nei primi giorni della settimana, ha inferto tremende ferite a diversi comuni delle province di Fermo ed Ascoli Piceno, oltre a spezzare la vita di tre persone.

La neve lascia gradualmente spazio alla pioggia e sul greto del fiume Chienti restano le tracce della massa di acqua che ha invaso i terreni vicini, lasciandosi alle spalle danni e disperazione. La pioggia non concede tregua nella giornata che precede lo svolgimento della 6° Fondo Valli dell’Esino e Musone, Giove Pluvio sembra voler scrivere l’ennesimo capitolo negativo della storia di questa edizione, ma a tener vive le speranze della triade organizzativa costituita da Flavio Montecchiari, Roberto Brega e Giordano Battistoni vi pensano le previsioni metereologiche, che annunciano un tiepido sole nella giornata di domenica. Intanto a Villa Musone i tecnici della Krono Service con in testa Riccardo Perandi distribuiscono i chip Winning Time e danno forma all’elenco degli iscritti, che vede i nomi di ben 695 ciclisti pronti a presentarsi l’indomani all’ingresso delle griglie di partenza. Dopo varie vicissitudini che hanno portato in un primo momento all’annuncio della “scomparsa” di questa gara, poi alla sua trasformazione in una cronosquadre e infine alla conferma dello svolgimento della stessa grazie all’intervento di Flavio Montecchiari, forse la Fondo Valli dell’Esino e Musone che da lì a poche ore prenderà corpo, risulterà un successo organizzativo, ma resta l’incognita della pioggia che potrebbe vanificare tutti gli sforzi. C'è da attendere ancora qualche ora. All’uscita dai locali che hanno ospitato le operazioni preliminari, l’attenzione è calamitata dalla vista del Santuario di Loreto, l’oscurità e le luci artificiali disegnano i contorni  di questo monumento in stile gotico rinascimentale che è stato per secoli e lo è ancora oggi, uno dei luoghi di pellegrinaggio tra i più importanti dl mondo cattolico. Finalmente dopo una lunga attesa è l’ora della verità, il sole illumina la piccola realtà paesaggistica di Villa Musone e scalda, nonostante la temperatura rigida, il cuore degli appassionati delle due ruote pronti a darsi battaglia e a centrare il primo oro marchigiano nella specialità granfondistica. L’ora della partenza, le 9, si avvicina e la voce di Barbara Pedrotti speaker d’eccezione per questa manifestazione, segna le tappe di avvicinamento all’apertura delle ostilità. Le griglie sono ormai complete, quando l’ex professionista Andrea Tonti, oggi Team Manager della formazione professionistica D’Angelo & Antenucci  Nippo presente insieme al suo presidente Mirco Piersanti e i professionisti Simone Campagnaro, Luca Ascani e Henry Frusto, risponde alle domande dell’affascinante speaker – giornalista e presentatrice televisiva. Mancano pochi minuti al via e viene annunciato l’arrivo dell’abruzzese Danilo Di Luca tornato recentemente all'attività, in forza al Team Katusha, che si unirà ai partecipanti alla gara dopo i primi chilometri per effettuare un allenamento in vista della sua partecipazione alla Tirreno Adriatico, che vivrà un finale esaltante in terra marchigiana. Prima di abbassare la bandiera a scacchi, viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del maltempo che ha segnato questa regione in settimana e del padre di Sauro Simoncini, patron dell’omonima società e appassionato delle due ruote, poi il serpentone multicolore costituito dai 610 protagonisti della gara muove verso le verdeggianti colline del comprensorio anconetano. Si apre anche la lunga rincorsa alla maglia di leader del circuito Marche Marathon,  di cui questa gara ne scrive il primo capitolo. Un circuito giovane, nacque nel 2006 per volere di cinque organizzatori Brega (Valli Esino), Nina (Leopardiana), De Santis (Colli Piceni), Giustozzi (Sibillini) e Gualazzi (Straducale), che ha saputo conquistare la fiducia e passione dei ciclisti marchigiani e del centro italia, vantando ben 8000 presenze e 620 società partecipanti nella stagione 2010, oltre a 350 abbonamenti sottoscritti. Il circuito udacino ha sicuramente dei margini di crescita e per fare questo dovrebbe uscire da una certa staticità gestionale apportando novità e modifiche capaci di attrarre altri appassionati di questa affascinante attività sportiva.  Un primo passo è stato fatto già quest’anno con l’introduzione nel programma delle manifestazioni della cronometro a squadre che il 9 ottobre chiuderà il circuito in quel Porto Recanati e verrà organizzata dal Team Ragamon.

Tre fotogrammi della volata vincente di Matteo Alvisi che vince la medio fondo

La cronaca. Dopo i primi chilometri sei ciclisti prendono il largo guidati dall’ex professionista polacco Kris Hubert (Cicli Copparo), tre anni nella massima categoria difendendo i colori della Ceramiche Flaminia prima di iniziare a gareggiare tra i master, che cerca in tutti i modi di formare un drappello di ciclisti determinati ad alimentare una fuga che caratterizzi la prima parte della gara. Alla sua ruota si portano Matteo Alvisi (Alvisi Bicycle), un altro ex professionista , il marchigiano Davide Tonucci (53x11 Colorservice) per lui una stagione alla Krka Telekom Slovenije 2000, Gregory Bianchi (Team Fausto Coppi Fermignano), Alessandro D’Andrea (New Limits Studio Moda) e Sauro Giampieri (Cycling Team P.Mg Bike). I sei precedono in accordo verso la divisione dei due percorsi, al chilometro 47 in località Santa Maria Nuova, scortati dalla moto informazione del Team Capodarco condotta da Gaetano Gazzoli, che con linguaggio colorito, ma pur sempre efficace a raccontare e far vivere i momenti salienti della gara, a quanti ascoltano l’apparato o attendono l’epilogo nella zona arrivo. Il primo a perdere contatto dal drappello dei battistrada è Sauro Giampieri (P.Mg Bike), mentre Maurizio Frigo (Frecce Rosse Rowabike) getta al vento preziose energie nel vano tentativo di portarsi sui battistrada. Alla divisione dei percorsi, il solo Kris Hubert opta per quello della fondo, 130 chilometri, mentre Alvisi, Tonucci, D’Andrea e Bianchi proseguono per Filottrano, paese natale del professionista Michele Scarponi (Lampre). Negli ultimi quindici chilometri di gara l’accordo tra i battistrada sembra scemare, mentre dalle retrovie un drappello di venticinque unità si lancia all’inseguimento dei battistrada. Intanto il polacco Kris Hubert continua la sua cavalcata solitaria e il ritardo del gruppo sale ad 1’ 35”. Le colline anconetane ricoperte dal candido manto di neve che evidenzia i contorni della striscia d’asfalto solcata dai ciclisti propongono fotogrammi spettacolari.  Il sole non riesce a scaldare gli appassionati presenti ai lati del rettilineo d’arrivo, mentre vi riesce il finale al cardiopalma che propone una lunga volata lanciata da Alessandro D’Andrea (New Limits Studio Moda) controllato da Alvisi e Bianchi che lo affiancano ai quattro cento metri finali. Intanto dal gruppo degli inseguitori che ha ormai felicemente concluso l’inseguimento, escono con determinazione e potenza Federico Tommasi (Mobili Rimini Bici Shop) e Mauro Maronari che si portano sui quattro battistrada, ma in volata non riescono ad aver ragione di Alvisi centrando il terzo e quarto posto, mentre il faentino Matteo Alvisi regola Gregory Bianchi sul traguardo. Una spettacolare caduta, fortunatamente senza conseguenze, vede protagonista  Alessandro Carini (Sauro Simoncini) che in prossimità del tappetino urta involontariamente Frigatti. La prova “rosa” della medio fondo è invece conquistata da Orietta Schiavoni (Sintesi Vittoria Cicli Copparo Castelli), che chiude al 132° posto, vincitrice della scorsa edizione del circuito Marche Marathon.

Riccardo Nicotra taglia in solitudine il traguardo e Calcagni coglie la seconda piazza

Intanto l’azione di Kris Hubert continua senza esitazione e lungo l’ascesa di Castelbellino, Gazzoli segnala che sedici ciclisti hanno allungato dalla testa del gruppo a caccia del battistrada, ritardo 1’20”,il più attivo tra gli inseguitori è Jarno Calcagni della Team Light Abbronzatura, mentre Riccardo Nicotra compagno di squadra del battistrada resta nelle retrovie, sino a dopo il gran premio della montagna di Staffolo (chilometro 88), vinto da Kris, quando in compagnia di Valentino Carriero (Incensi Scott Domus) si porta sul battistrada. I fuggitivi sembrano riuscire a prendere il largo, ma Jarno Calcagni e Serghey Mikhailouski (Mtb Durantini) non lasciano spazio e trovano il supporto di Cesare Pesciaroli (Gianluca faenza Hymer Team) e Maurizio Caporaletti  (Valenti Team) per chiudere il gap che lì divide dalla testa della gara. Anche Miglionico (Pedale Fermano Gi. Vi Plast), Barchi (Borrello Cycling Team),  Minucci (Velo Club Cingolani) e Mencaroni (Pedale Fermano Gi. Vi Plast) sembrano in grado di potersi giocare le proprie carte, ma cedono del finale e il viterbese Riccardo Nicotra (Cicli Copparo ) riesce a piegare la resistenza di un ottimo Jarno Calcagni tagliando in solitudine il traguardo.

Il podio della Fondo Valli Esino e Musone

Tra le donne successo di Barbara Lancioni (Sintesi Vittoria Cicli Copparo Castelli) alla sua seconda affermazione stagionale dopo il successo nella Granfondo Laigueglia, prima prova del Prestigio

Barbara Lancioni regina della Fondo

La sesta edizione della Valli dell’Esino e Musone passa agli archivi, ma lascerà un segno tangibile nella storia ciclistica della provincia di Ancona e del circuito Marche Marathon. Giordano Battistoni, Flavio Montecchiari e Roberto Brega hanno deciso di giocare la loro “partita” nonostante anche gli eventi atmosferici dell’ultima settimana, non tutti avrebbero fatto questa scelta, ma loro spinti dalla passione per lo sport delle due ruote hanno scelto di rischiare e hanno vinto grazie ad un’organizzazione perfetta.

Villa Musone, una piccola realtà paesaggistica sempre più al centro dell’attenzione degli appassionati del ciclismo per il numero e qualità di manifestazioni proposte. L a stagione è iniziata con l’assegnazione delle maglie tricolori Uisp della specialità ciclocross. Proseguita con la gara d’apertura della stagione amatoriale marchigiana, organizzata dal Team Ragamon e la Fondo Valli dell’Esino e Musone. Ma in aprile, il 23 aprile, Villa Musone ospiterà ancora un’importante manifestazione: l’ epilogo della seconda edizione della Ascoli Piceno Loreto. La manifestazione in linea organizzata dalla triade Luzi – Marini – Montecchiari, prenderà il via dal centro storico di Ascoli Piceno per concludersi a Villa Musone

Marche Marathon. Domenica 20 marzo si replica ad Ascoli Piceno con la 3° edizione della Colli Ascolani che prenderà il via alle 8,30 dalla splendida Piazza dell’Arringo