La prima gara di questi Mondiali in Australia regala subito un oro alla Nazionale Italiana impegnata in questa difficile, dal punto di vista logistico, trasferta. Si tratta di un alloro che ha un valore storico, essendo la prima volta che viene assegnato il titolo iridato cronometro donne U23. Il programma non prevede ancora una gara indipendente ma una speciale nella prova elite. Vittoria Guazzini sfiora il podio assoluto per solo 9". La maglia iridata elite, seconda consecutiva, va ancora a Ellen van Dijk, che sopravanza di 12" l'australiana Grace Brown. Al terzo posto la svizzera Marlen Reusser, a 41"68. L'azzurra è quarta a 52"11, prima tra le U23. Dopo l'argento europeo di categoria, arriva quindi la consacrazione definitiva: "Il circuito mi piaceva, diverso da quello di Anadia. Mi sono trovata a mio agio. Non puntavo alla maglia iridata ma a fare bene e se devo essere sincera un po' mi dispiace di non essere riuscita a prendere anche la medaglia di bronzo elite."
Alle sue spalle è giunta l'olandese Shirin van Anrooij, staccata di 1'48". L'orange in Portogallo aveva battuto Vittoria per una manciata di secondi. "Capirò cosa vuol dire vincere la maglia iridata forse tra qualche giorno." Dice l'atleta toscana mentre percorre i pochi metri che separano il podio dalla sede delle interviste. Ma l'entusiamo dei tifosi che, pur senza conoscerla, riconoscono la maglia e gli chiedono selfie, gli fa cambiare subito parere: "E' una sensazione incredibile e devo dire che l'Australia è un paese affascinante. Sono venuta qui qualche anno fa per la Coppa del Mondo della pista e già allora rimasi colpita dall'entusiasmo e la giovialità di questo popolo; è coinvolgente!".
Tanti italiani si sono commossi nel sentire risuonare, in questo angolo di mondo lontano, l'Inno di Mameli: "Ieri mentre mi allenavo sentivo incitarmi in italiano. Sono rimasta stupita dall'affetto che le persone dimostrano per il nostro Paese."
Per quanto riguarda la prova: "Ho iniziato la gara sperando solo di fare bene. Poi a metà mi sono resa conto che avevo un buon tempo. Questo mi ha dato fiducia. Non ho pensato a nulla, se non ad andare forte."
Una stagione lunga, con tante medaglie, ma che non è ancora terminata: "Si, abbiamo il Team Relay e poi, ad ottobre i mondiali su pista... poi stacco e vado in vacanza!".
Proprio nel Team Relay Vittoria avrà modo di tornare sul circuito di oggi: "Spero proprio che con le mie compagne e i ragazzi che hanno corso oggi si riesca a ripetere quanto fatto da me; se non la maglia iridata quanto meno una medaglia. Il percorso è duro, il vento si sente, ma penso che Elena ed Elisa abbiano le carte in regola per fare bene. Io ci credo."
Il quarto posto nella classifica assoluta e il titolo conquistato ai danni della van Anrooij ci dicono che la distanza dalle olandesi si sta riducendo? "Le olandesi sono sempre le più forti e favorite, ma noi stiamo arrivando...".
Arianna Fidanza ha chiuso al 23° posto.
Antonio Ungaro
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