Dopo le fatiche della crono, ai Mondiali di Ciclismo nelle Fiandre il giorno di riposo è servito per testare il percorso sul quale da domani si assegneranno i titoli in linea. Le Nazionali italiane hanno spostato il loro quartier generale da Knokke-Heist, sede di partenza delle cronometro, ad Anversa, da cui prenderanno il via le prove in linea, ad eccezione di quelle juniores.
Domani alle ore 8,15 si abbasserà la bandiera a scacchi per gli uomini juniores. La squadra italiana si appresta con legittime speranze legate ad un gruppo di atleti che in questa stagione, quando si sono confrontati con i pari età stranieri, hanno sempre ben figurato: Samuele Bonetto, campione del mondo nell’inseguimento, Dario Igor Belletta, campione del mondo corsa a punti e all’attivo 9 vittorie nel 2021, Alberto Bruttomesso, 10 vittorie nel 2021, e Manuele Oioli, grande protagonista al Lunigiana con due vittorie di tappa.
“E’ un gruppo ricco di talento – ha ricordato il ct Rino De Candido – adatto per questo tipo di percorso. E’ sempre difficile fare una previsione in questa categoria, perché le occasioni di confronto internazionali sono rare. Noi siamo fiduciosi.”
Alle 13,25 al via la prova degli Under23: 160,9 km con partenza da Anversa e circuito cittadino da ripetere 4 volte.
Filippo Zana, al secondo anno tra i pro, è sicuramente uno dei corridori su cui convergono le speranze azzurre: “E' un circuito difficile che diventerà ancora più insidioso se dovesse tirare il vento, come oggi. Dovremo evitare l’errore fatto al Tour del Avenir, quando un ventaglio ci ha penalizzato”. Anche la Nazionale guidata da Marino Amadori può contare su diverse soluzioni. Una di queste è sicuramente Filippo Baroncini, già vice campione europeo e nono nella cronometro di Bruges: “Sono motivato e voglio migliorare il secondo posto di Trento.”
Hanno testato il percorso anche gli Elite, con una sessione lunga di allenamento. Al termine Davide Cassani ha fatto il punto: “Percorso difficile e tecnico, con tante curve e in cui bisogna rilanciare di continuo. Se dovesse esserci il vento di oggi sarà complicato, così come con la pioggia”. Il profilo altimetrico non fa paura: “Non ci sono grandi salite, ma 5 strappi insidiosi.”
L'uscita di oggi è servita anche a saggiare la condizione: “Sono contento della squadra perché è forte e sono tutti in forma. Sappiamo che il Belgio è supersonico e anche altre nazionali hanno grandi campioni ma noi su un percorso del genere possiamo dire la nostra.”
Matteo Trentin, già campione d’Europa a Glasgow nel 2018 e vice campione del Mondo ad Harrogate è ancora una volta una delle punte del gruppo guidato dal tecnico romagnolo: “Sarà fondamentale restare davanti. Un percorso così non permette distrazioni e perdere anche pochi metri può risultare determinante”. E’ dello stesso parere Sonny Colbrelli, che arriva al Mondiale sulla scia dell’entusiasmo per il successo al Continentale: “E’ una stagione straordinaria, il percorso mi piace e sono in condizione.. non ho nulla da perdere”.
Anche le donne élite hanno provato il circuito di Lovanio. Marta Bastianelli, la veterana del gruppo diretto da Dino Salvoldi, lo sintetizza così: “La parte cittadina ricorda quello di Glasgow – sul quale la laziale vinse il titolo europeo, ndr – con curve veloci e strappi che costringono a rilanciare. Le olandesi sono le più forti e non attenderanno molto per aprire le ostilità. Noi siamo una squadra in cui l’esperienza si fonde con alcune giovanissime di sicuro talento. Possiamo dire la nostra, anche perché le Fiandre ci hanno spesso regalato grandi soddisfazioni.”
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