A tanti appassionati delle due ruote manca il ciclismo pedalato da oltre 1 mese e mezzo ma a far parlare in questi giorni di quarantena sportiva sono gli atleti agonisti in piena attività solidale che usano la bicicletta per aiutare le persone più bisognose.
Dai recenti gesti solidali dei professionisti Davide Martinelli (Astana) e Umberto Marengo (Vini Zabù KTM) nei loro rispettivi territori di residenza (a Lodetto in Lombardia e a Collegno in Piemonte), a quello dell’under 23 di primo anno Manuel Checcucci (Calzaturieri Montegranaro) a Fano, sua città natale.
Il 20enne corridore cresciuto con l’Alma Juventus Fano ha dato la propria disponibilità a consegnare la spesa a domicilio per conto di Emporio AE (il mercato dell’altra economia), che fa capo a due negozi presenti sul territorio di Fano (a Rosciano e a Poderino) specializzati in prodotti biologici e a “chilometro zero” gestiti dalla cooperativa sociale Gerico.
“Il covid-19 ha creato disagi a tutti, compreso il ciclismo – spiega in una nota Manuel Checcucci – tra gli allenamenti in casa e l’assenza delle gare, sperando di tornare presto alla normalità e continuare a sognare. In questo periodo ho avuto tempo di pensare ad un’alternativa per andare in bici ed aiutare le persone che non possono recarsi a fare spese alimentari. Un giorno ho scritto un post su un social network chiedendo se era possibile aiutare le persone con difficoltà negli spostamenti consegnando prodotti alimentari al loro domicilio utilizzando la bici. Su suggerimento del consigliere comunale di Fano, Barbara Brunori, sono entrato in contatto con la Cooperativa Sociale Gerico e abbiamo portato avanti questa iniziativa per la consegna a domicilio dei prodotti de l’emporio AE. Sono diventato socio volontario della cooperativa per tutelarmi dai rischi e per avere l’autorizzazione a circolare in bicicletta. La cooperativa ha acquistato on-line un carretto che si attacca al sellino della mia bici e che può contenere la spesa. Posso raggiungere senza problemi tutte le zone di Fano e anche i comuni circostanti”.
Un gesto encomiabile quello di Manuel Checcucci che merita tutta l’attenzione del mondo del ciclismo e fa capire la centralità dell’uso della bicicletta nel momento del bisogno in piena emergenza sanitaria e non solo come mezzo per una salutare attività fisica e un corretto stile di vita.
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