Gio12052024

Aggiornamento:11:12:44

Back Strada Pesaro recita la sua opera prima ciclistica: la GF Strarossini

Pesaro recita la sua opera prima ciclistica: la GF Strarossini

Pesaro - Mancano soltanto due settimane alla GF Strarossini, in programma 15 maggio nella città di Gioacchino Rossini, una delle manifestazioni emergenti del panorama granfondistico nazionale che soltanto Giove Pluvio, con la sua presenza, ha voluto limitare nella scorsa edizione, anche se i risultati furono ottimi per i dirigenti della Villa Fastiggi Bike che dà vita alla gara, con oltre mille ciclisti al via. Vi proponiamo un lungo viaggio nei due percorsi di gara della manifestazione

 

Percorso nella provincia Pesarese, fra sport, cultura, storia e gastronomia in una cornice paesaggistica mozzafiato che si estende dalla costa alle colline, attraversando borghi medioevali a picco sul mare o immersi nelle verdi colline dell’entroterra. Strade, scelte da alcuni anni per lo svolgimento di manifestazioni ciclistiche professionistiche e dilettantistiche di carattere nazionale, fra cui ricordiamo le ultime due edizioni del giro d’Italia, cronometro Pesaro Urbino (anno 2008), tappa Pergola Monte Petrano (2009) ed il campionato italiano ciclismo su strada a Saltara (2003).

Nonostante il percorso parta da una città di mare il dislivello complessivo è significativamente importante quasi fosse un percorso dolomitico. A parte i primi 10 km, il percorso è un continuo saliscendi, fatto di salite non troppo lunghe (max 8 km), e con pendenze non proibitive, a parte alcuni brevi “strappi” in cui la pendenza massima può arrivare anche al 18%. La STRAROSSINI fa parte del Campionato Italiano di Fondo (la 10^ prova su 29) nonché del circuito marchigiano Marche Marathon(la 4^ di 8 prove), possono partecipare tutti i cicloturisti e cicloamatori, in regola con il tesseramento per l'anno 2011,

appartenenti all'UDACE, UISP, FCI e a tutti gli enti della consulta nazionale ed estera. Partendo dal lungomare di Pesaro da Viale Trieste in prossimità dei giardini del Piazzale della Libertà, che ospita una scultura in bronzo dello scultore Arnaldo Pomodoro, si prosegue per viale della Repubblica per proseguire lungo le strade che circondano il centro storico passando a fianco Rocca Costanza prima ed il teatro Rossini dopo qualche centinaio di metri..

Si abbandona il centro città e ci si avvia lungo la vallata del fiume Foglia per 10 km circa, percorrendo la strada provinciale delle Regioni, per poi abbandonarla all’altezza della zona industriale di Chiusa di Ginestreto, passando di fronte allo stabilimento

della Scavolini Cucine. Proprio da questo punto inizia la prima salita, lunga 7,6 km, attraversando i borghi di Ginestreto e Sant’Angelo in Lizzola. Qua i due percorsi, quello lungo e quello corto, si dividono per poi rincontrarsi nella piazza di Colbordolo. Tornando al percorso

lungo, da Sant’Angelo in Lizzola si svalicano le colline pesaresi verso la vallata del Metauro, dopo aver attraversato i borghi di Monteciccardo, Mombaroccio, Beato Sante e Serrungarina. Zone della coltivazione di ulivi per la produzione dell’olio, primo fra tutti quello Dop di Cartoceto. Si giunge in discesa sino a Tavernelle immettendosi sulla strada Flaminia, una delle strade dell’Antica

Roma che all’Epoca attraversava il centro Italia. Pochi Km di falsopiano in pianura, per poi abbandonare la Flaminia al bivio di Ponte degli Alberi in direzione Montefelcino. Al km 40, prima di iniziare la salita di Montefelcino è il momento di fermarsi al 1° ristoro per rifornirsi di liquidi ed energizzanti. Il percorso in salita non eccessivamente impegnativo attraversa il borgo di Montefelcino, la località di Borgonuovo e dopo Monte Montanaro in localita Vicinato ci si dirige verso Isola del Piano attraversando

Castelgagliardo, lungo un bellissimo paesaggio incontaminato e con brevissimi tratti di salita con pendenze che arrivano sino al 18%.

Una discesa di pochi km prima di affrontare la salita più impegnativa del percorso, il passo delle Cesane (593 mlm), dove al km 61 li attenderà il Gran Premio della Montagna proprio di fronte allo stabilimento di prodotti Biologici “Montebello” sponsor del GPM. Dopo pochi centinaia di metri le fatiche saranno ripagate con un abbondante 2° ristoro a base di liquidi, frutta, carboidrati ed

energizzanti, per poi ripartire attraversando tutto il parco delle Cesane sino a giungere ad Urbino, Patria di Raffaello Sanzio in una cittadina piena di storia dall’epoca romana a quella Rinascimentale e post-rinascimentale, inserito fra le città patrimonio mondiale dell’Unesco, con i suoi luoghi ed edifici famosi in tutto il mondo, fra cui l’imponente Palazzo Ducale.

Si lascia Urbino per ritornare in direzione Pesaro percorrendo in senso inverso un lungo tratto della tappa a cronometro del giro d’Italia del 2008. Percorso prevalentemente in discesa, con alcuni brevi strappi in salita. Stiamo percorrendo una vecchia e splendida strada Napoleonica che da Urbino scende al mare, lungo la quale si incontra il paese di Montefabbri, considerato uno fra i più bei

borghi Medioevali d’Italia, rimasto intatto senza costruzioni moderne che lo deturpino. Si proseguire poi verso il Comune di Colbordolo che ha dato i natali Giovanni Santi padre di Raffaello. Nella piazza del centro storico di Colbordolo è allestito un rifornimento di liquidi. Si attraversa Colbordolo percorrendo la discesa in direzione Talacchio sino alla zona industriale ove il

percorso si ricongiungerà con quello corto. Si prosegue sino a Padiglione (frazione del comune di Tavullia), una breve salita di quasi 2 km, con una pendenza massima che sfiora il 18%. Siamo al confine con l’Emilia Romagna e percorriamo Strada Marrone in direzione Tavullia. Su questa strada prima della fine della salita se si guarda a sinistra si vede nell’ingresso di una villa l’ape di Valentino Rossi con il nr. 46 ben visibile. Arrivati in zona Monteluro si percorre una discesa di 5 km sino a Gradara, capitale del

Medioevo, il cui castello Malatestiano famoso per la storia di Paolo e Francesca, appare nella sua maestosità in fronte ai ciclisti.

Lasciato il Castello alla ns. destra, in direzione Gabicce Mare, si arriva ai piedi del parco del colle San Bartolo. Si inizia una salita di 2 Km sino a Gabicce Monte dove ci si può fermare per l’ultimo ristoro prima dell’arrivo a Pesaro godendosi lo splendido panorama sulla baia che va da Gabicce a Rimini. Si continua percorrendo la strada Panoramica Adriatica lungo tutto il parco del San Bartolo attraversando i borghi di Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara e Santa Marina Alta. Un percorso a saliscendi immerso nel verde a

ridosso della falesia che si getta a picco sul mare, che crea uno spettacolo naturale fra i più belli di tutta la riviera adriatica, e nel mese di maggio apparirà ai ciclisti nel suo massimo splendore con le strade contorniate dal giallo delle Ginestre appena fiorite.

Il paesaggio e l’intenso profumo di ginestre e pini di questi ultimi 25 km sembrano essere li, a posta per anestetizzare le fatiche fatte sino al momento e lasciare un segno indelebile nel cuore e nella mente degli atleti. Quattro km di discesa e siamo in prossimità dell’arrivo, si attraversa il porto e poi, dopo aver percorso il lungomare si ritorna al Piazzale della Libertà.

Affaticati, ma soddisfatti, ci si sposta in piazza Agide Fava a fianco il vecchio e mitico palazzetto dello sport, dove la Scavolini Basket vinse 3 scudetti. Dopo una doccia calda e dei massaggi all’interno del palazzetto dello sport, un sontuoso pasta party attende tutti i partecipanti e loro accompagnatori e familiari.

Attachments:
Download this file (PROGRAMMA.pdf)Il programma della manifestazione[ ]56 Kb