Il rumore delle motoseghe e l’inconfondibile boato del kick conclusivo significano soltanto una cosa nel mondo della Mountain Bike: in Val di Sole è arrivato il giorno della Black Snake.
Sabato 1° luglio, Daolasa di Commezzadura, in Trentino, ha vissuto la giornata più attesa e sentita, perché il Downhill in Val di Sole non è soltanto tradizione ma passione autentica. Un sentimento percepito anche dai campioni in gara, che nel tempio del Downhill vogliono lasciare il segno almeno una volta in carriera, come se in palio ci fosse, ogni volta, la maglia iridata.
Se si è talentuosi e audaci come Valentina Höll, si può persino pensare di vincere sulla Black Snake in maglia iridata. L’austriaca, Campionessa del Mondo nel 2022, ha infilato la run perfetta, senza sbavature, pennellando le curve da veterana, nonostante la carta d’identità dica tutt’altro, appena 21 anni. Gioventù al potere anche nella gara maschile, dove il canadese Jackson Goldstone ha trovato linee e velocità su una pista insidiosa a causa di uno scroscio di pioggia arrivato dopo la partenza dei primi atleti, e con essi anche la sua prima vittoria da Elite in Coppa del Mondo.
Poche, purtroppo, le soddisfazioni azzurre anche in questo sabato in Trentino: l’altoatesina Veronika Widmann è riuscita a qualificarsi per la finale, chiudendo al nono posto, mentre Davide Cappello è rimasto appena fuori dal round finale maschile, chiudendo al 31° posto.
Per i sogni italiani, tuttavia, c’è ancora tempo: domani, domenica 2 luglio, il Downhill lascerà spazio al Cross Country, dove i gemelli friulani Luca e Daniele Braidot e la valdostana Martina Berta cercheranno gloria nelle gare Elite, mentre Andreas Vittone e Sara Cortinovis saranno le speranze tricolori nelle categorie U23.
DH UOMINI: LA PRIMA VOLTA DI GOLDSTONE IN COPPA DEL MONDO ELITE - È stato il leit motiv di questa Coppa del Mondo Downhill fino a questo momento: l’esplosione sul grande palcoscenico di nuovi giovanissimi talenti, capaci di bruciare le tappe e mettersi alle spalle i giganti della disciplina, senza l’ombra di un timore reverenziale. Dopo Jordan Williams e Christian Hauser a Lenzerheide, capaci entrambi di vincere alla loro prima gara in assoluto in Coppa del Mondo rispettivamente da Elite e Junior, in Val di Sole a rompere il ghiaccio è stato un altro diciannovenne terribile.
Il canadese Jackson Goldstone (Santa Cruz Syndacate) ha firmato la sua prima vittoria da Elite in Coppa del Mondo di Downhill, e certamente non l’ultima: è già dimenticata la delusione del 2022, quando da Junior, nel gran finale di Coppa del Mondo in Val di Sole, una caduta fece sfumare una vittoria che sembrava a portata di mano.
Fra venerdì e sabato, il diciannovenne di Squamish, British Columbia, è apparso a suo agio in tutte le tre discese disputati: veloce, pulito, soprattutto efficace. Nella finale di sabato la sua unica sbavatura è stata commessa proprio in partenza, magari per il desiderio di dare il massimo quando sentiva che questa giornata poteva essere proprio la sua. Goldstone ha terminato la sua prova in 3.34.926, galleggiando su un terreno segnato dai passaggi e dalla pioggia che si è riversata spesso sulla Val di Sole dalla serata di venerdì, e ha bagnato anche buona parte della prova Elite maschile, dando però tregua durante le ultime partenze.
Dietro a Goldstone un altro canadese, Finn Iles (Specialized Gravity, +2.224), terza posizione per Thibaut Daprela (Commencal/Muc-Off), autore come da suo costume di una gara tutta sul filo del rasoio, stavolta con il lieto fine di un piazzamento di peso nel tempio della Downhill mondiale, a 2.440 dal vincitore.
“Non ho parole, sono felicissimo. Ho disputato una run tutta al limite, spingendo forte fin dalla prima curva. Ho commesso diverse sbavature, ma sono riuscito a conservare il flow. In alto ho subito fatto un errore, ma ero così concentrato che mentalmente l’ho superato subito,” ha raccontato Goldstone. “In quel tratto stavo spingendo troppo, per fortuna mi sono salvato. All’inizio ero un po’ teso per via della pioggia, ma poi ho pensato che dopo questa gara avremo alcune settimane di pausa, e valeva la pena provare a fare qualcosa di speciale. Oggi non era semplice trovare il feeling sul terreno, capire il limite ma fortunatamente i miei compagni Laurie Greenland e Greg Minnaar, che sono scesi prima di me, mi hanno dato i consigli giusti.”
Quarta piazza per l’australiano Troy Brosnan, quinto posto per l’altro francese, Loris Vergier, vincitore un anno fa in Val di Sole, appena avanti al Campione Europeo Andreas Kolb, mentre non lascia soddisfatto il Trentino l’iridato Loic Bruni, 14°, penalizzato dal terreno bagnato e scivoloso in quella fase di gara. Il britannico Jordan Williams, brillante protagonista delle qualificazioni e del turno di semifinale, ha invece commesso un grave errore nella parte centrale che gli è costato una caduta senza gravi conseguenze.
Nessun rider italiano è riuscito a qualificarsi per il round finale: nella semifinale, Davide Cappello ha chiuso al 31° posto, appena fuori dalla trentesima piazza che gli sarebbe valsa l’accesso alla finale.
Grazie al successo in Val di Sole, Jackson Goldstone ha conquistato la vetta della classifica generale di Coppa del Mondo con 786 punti, davanti al connazionale Iles (774) e al francese Vergier (742).
L’IRIDATA HÖLL È LA REGINA DELLA BLACK SNAKE - Splende l’iride nella Downhill Donne Elite grazie all’atleta più attesa del weekend al femminile in Val di Sole. Valentina Höll ha sbaragliato la concorrenza sulla Black Snake, replicando nella massima categoria il successo conquistato nel 2019 fra le Juniores.
La 21enne austriaca, Campionessa del Mondo in carica, è stata l’atleta più veloce in tutti i settori del round finale. Con il crono di 4:07.440, l’atleta della Rockshox Trek si è lasciata alle spalle l’elvetica Camille Balanche (Dorval Am Commencal), seconda a 2.943, mentre la neozelandese Jess Blewitt ha completato la top-3 a 4.770 dalla vincitrice. Nono posto per l’unica azzurra presente nel round finale, l’altoatesina Veronika Widmann (Continental NukeProof).
Vali Höll ha fatto la differenza nella parte centrale, trovando linea e flow ideale nel tratto più tecnico della Black Snake. Viceversa, Balanche ha adottato una tattica più conservativa nella stessa sezione, un approccio che non ha pagato nel confronto con la più giovane austriaca.
“La Black Snake è una pista molto fisica e impegnativa – ha dichiarato Valentina Höll – dove è molto difficile riuscire a mantenere la concentrazione in tutti i settori. Vincere la seconda gara di fila in Coppa del Mondo è qualcosa che sentivo di avere dentro, ma che non ero ancora riuscita ad esprimere. Stavolta sono riuscita a mettere assieme tutti i pezzi, e sono contenta di aver centrato il back-to-back".
Camille Balanche, detentrice della Coppa del Mondo di specialità, ha conservato la leadership in classifica generale con 1020 punti, appena avanti a Valentina Höll (982) e alla britannica Rachel Atherton (616), assente in Val di Sole.
LA FESTA DEI BAMBINI: NEL POMERIGGIO LA GIANT MINI WORLD CUP - Le stelle del presente e i bambini che sognano di emulare le loro gesta: dopo le gare di Downhill: per il secondo anno consecutivo, la Val di Sole ha ospitato la Giant Mini World Cup. Un centinaio di bambini, dai 2 ai 12 anni, hanno avuto l'occasione di pedalare su un breve circuito da Cross Country, a due passi dal tracciato delle sfide dei grandi campioni.
4X PRO TOUR: SLAVIK ANCORA IL MIGLIORE IN VAL DI SOLE - La serata di ieri, venerdì 30 giugno, si è conclusa invece con il classico appuntamento in notturna del 4X Pro Tour, la challenge di Four-Cross più importante a livello mondiale.
Ancora una volta è stata la Repubblica Ceca, nazione di riferimento a livello mondiale, a primeggiare in Trentino nella finale maschile, con l’atleta più rappresentativo, Tomas Slavik. Vincitore delle ultime due edizioni del Four-Cross in Val di Sole, Slavik si è lasciato alle spalle l’azzurro Stefano Dolfin e il tedesco Janis Lehmann. Nella gara femminile ha primeggiato la svizzera Jolanda Kiefer davanti alla britannica Louise-Anna Ferguson e all’altra elvetica Ramona Kupferschmied.