Domenica 11 maggio sarà una grande giornata di sport e da ricordare per gli abitanti e per gli sportivi dell’isola d’Ischia in occasione dell’ononima Granfondo: la partenza avverrà a fianco di Gilberto Simoni ma non è tutto perché in queste ore ha confermato la sua presenza il commissario tecnico della nazionale di ciclismo professionisti, l’ex commentatore Rai Davide Cassani.
Professionista dal 1982 al 1996 in squadre come la Carrera Jeans di Visentini e Chiappucci, la Gewiss-Bianchi con Moreno Argentin e la Saeco, vanta nel suo palmares ben 27 vittorie ottenute (compreso il Giro della Campania a Sorrento nel 1992), più di 500.000 chilometri percorsi in 12 Giri d’Italia (due tappe vinte nella corsa rosa a Prato nel 1991 e a Lumezzane nel 1993), 9 Tour de France, 9 partecipazioni ai campionati del mondo e svariate gare in linea. E’ considerato uno dei migliori gregari degli anni novanta, un grande specialista nelle fughe da lontano.
Ritiratosi nel 1996 per un incidente, e dopo una brevissima esperienza da dirigente alla Mercatone Uno del compianto Marco Pantani, dal 1998 è diventata la voce tecnica del ciclismo su Rai Sport, aggiungendo in seguito quella che poi è diventata la sua peculiarità durante le sue telecronache: la ricognizione delle tappe del Giro d’Italia in bicicletta.
Il 28 Gennaio scorso, con la nomina ufficiale da parte del Consiglio Federale della FCI, si è insediato come commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su strada, succedendo a Paolo Bettini e tre giorni dopo dall’investitura come cittì azzurro, è stato ospite degli organizzatori della granfondo isolana e dell’avv. Mario Santaroni in occasione della presentazione alla Camera di Commercio a Napoli.
Davide Cassani ha vissuto sotto i suoi occhi l’indimenticabile cronometro a squadre del 5 maggio 2013 del Giro d’Italia quando ancora era commentatore Rai: «Ho potuto apprezzare questa isola meravigliosa l’anno scorso in occasione del Giro. La bicicletta è il mezzo ideale per scoprirla. Quanto alla Granfondo 100 km, il percorso si presenta abbastanza esigente perché di pianura ce n’è poca. Il percorso completo prevede tre giri, quando per un ciclista già un solo giro diventa impegnativo».
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