Si è tenuta questa mattina, presso la Palestra Monumentale del Foro Italico, l'edizione 2023 dei Collari d'Oro al Merito Sportivo, la massima onorificenza concessa dal CONI. A consegnare i riconoscimenti, il Presidente del Comitato Olimpico Giovanni Malagò, alla presenza del Ministro dello Sport Andrea Abodi, assieme al presidente del CIP Luca Pancalli e al Segretario Generale del CONI Carlo Mornati. Tra i premiati spiccano due dei protagonisti delle due ruote di questa stagione: Mirko Testa, campione del mondo nella prova in linea iridata di handbike MH3, una delle categorie più competitive nel ciclismo paralimpico, e Vittoria Bussi, che poche settimane fa - per la seconda volta in carriera - ha fatto registrare il nuovo primato dell’Ora percorrendo la distanza di 50,267 diventando la prima donna ad abbattere il muro dei 50 km/h.
Vistosamente emozionato l'atleta paralimpico, che a 25 anni e ad al suo secondo anno in Nazionale ha coronato ad agosto il sogno di indossare la maglia iridata: "Ricevere un premio del genere mi riempie di orgoglio. Porterò queste emozioni con me in giro per il mondo nel 2024, pronto a combattere ancora per rendere onore alla maglia azzurra".
Tra gli altri 70 premiati della giornata c'erano, solo per citare qualche nome, la squadra di tennis al completo, le ragazze del fioretto femminile, i campioni del mondo Bagnaia e Tamberi, Bebe Vio e tanti altri. Oltre a loro, dirigenti e rappresentanti di società che hanno fatto la storia dello sport italiano e non solo, come le "Fiamme Rosse", il Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco.
Le parole di Giovanni Malagò: “Il modello sportivo italiano è la forza del movimento perché non lascia indietro nessuno. Nello sport i numeri dicono quasi tutto e noi veniamo da un triennio dove non si sono mai ottenuti risultati così importanti. L'Italia è in assoluto il paese che prova di più non solo a fare 382 discipline sportive, ma a cercare di essere il più possibile competitiva in tutte. E' la forza del Paese e all'estero cercano di copiarci, ma il modello è tutto nostro. Nel triennio abbiamo vinto medaglie insospettabili e che magari non avevamo mai ottenuto prima. Ecco per fare meglio di Tokyo a Parigi serve che questi sport, nuovi nei risultati e generazionalmente, facciano il loro, insieme alle conferme dei vecchi".
"Oggi ai Collari d'oro si celebra l'eccellenza dello sport italiano, e gli atleti del Cip rappresentano l'eccellenza di quello paralimpico". Così Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, nel corso della cerimonia. E ancora: "Il nostro sistema parte dalle famiglie, poi passa attraverso l'associazionismo sportivo di base, poi tramite gli enti di promozione sportiva e le federazioni, che fanno un lavoro straordinario, per poi approdare per la prima volta nei corpi civili e militari, un risultato immenso per il Paese. Oggi celebriamo l'eccellenza di un sistema che si muove all'interno di regole ed è capace di primeggiare, e attraverso questi riconoscimenti riconosciamo quanto fatto quotidianamente. Ci sono Paesi come Germania e Spagna che vengono in Italia a studiare il lavoro del Cip".
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