Venerdì 10 a Milano torna il Giro d’Onore della Federazione Ciclistica Italiana, giunto quest’anno alla 18^ edizione. Sono 120 le medaglie (di cui 48 d’oro) conquistate da 98 atleti delle nazionali della FCI in questo 2023 che si concluderà con i mondiali Eliminator MTB in Indonesia, domenica prossima.
“E’ il secondo miglior risultato di sempre – ha ricordato il presidente Dagnoni –. In tre anni di mandato dell’attuale Consiglio federale, il ciclismo azzurro è passato da una media di 71 medaglie a stagione del precedente quadriennio a 115. E’ la conferma dell’ottimo lavoro realizzato grazie al contributo di tutte le componenti del ciclismo, dagli atleti ai tecnici, dai dirigenti ai collaboratori, dal personale federale ai partner che hanno scelto di sostenerci in questo percorso. Prezioso, inoltre, l’impegno delle società sportive, che rappresentano il cuore del nostro movimento e alle quali va, prime fra tutte, il mio personale ringraziamento oltre all’esortazione di continuare a lavorare insieme. Il Giro d’Onore 2023 è la festa di tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questi obiettivi e che si apprestano a vivere la grande sfida olimpica del prossimo anno... è la festa di tutti noi”.
Assicurata la presenza dei maggiori interpreti del ciclismo italiano, da Filippo Ganna a Lorenzo Milesi, da Vittoria Guazzini a Letizia Paternoster e Martina Fidanza, da Mirko Testa a Claudia Cretti, dagli juniores protagonisti dei mondiali su pista alle stelle del fuoristrada come Luca Braidot a Eleonora Farina e Fabian Rabensteiner, solo per citarne alcuni.
Sarà l’occasione anche per consegnare i premi alla carriera a Vincenzo Nibali, Marta Bastianelli e Liam Bertazzo e un riconoscimento speciale a Vittoria Bussi, che ad ottobre ha riportato in Italia il record dell’ora femminile. Altri premi saranno assegnati ad organizzatori e dirigenti per la loro attività che ha permesso alla FCI di essere, ancora una volta, una delle federazioni più vincenti in Italia.
Il Giro d’Onore 2023, realizzato in collaborazione con Action Agency e Toyota Italia, sarà presentato dai giornalisti Davide Camicioli e Cristiana Buonamano.
SINTESI DELLA STAGIONE 2023
E’ stata una stagione lunga ed intensa, come ormai accade da anni con un impegno per la Federazione che spazia dai Campionati Europei ai Mondiali in tutte le discipline della strada, fuoristrada, pista e paraciclismo e per tutte le categorie internazionali.
Le prime medaglie arrivano agli Europei pista, che hanno confermato la grande scuola italiana dell’inseguimento (oro uomini e argento donne) e messo in mostra un Simone Consonni in grado di portare quattro medaglie di cui due d’oro (inseguimento a squadre e corsa a punti) e due argenti (omnium e madison in coppia con Scartezzini). Due ori anche per Jonathan Milan, nell’inseguimento a squadre e nell’individuale.
L’attività delle Nazionali entra nel vivo in primavera, con gli europei pista juniores e under 23 di Anadia, in cui l’Italia ha primeggiato nel medagliere con 22 medaglie (14 ori, 5 argenti e 2 bronzi) e lo stratosferico record del mondo dell’inseguimento maschile juniores. Contemporaneamente, salgono sul podio due azzurri al Festival olimpico della gioventù europea a Maribor, con Linda Sanarini (oro) e Alessio Magagnotti (argento). Dal fuoristrada giungono medaglie europee da Luca Braidot, bronzo XCO, Fabian Rabensteiner, argento marathon, la staffetta e Valentina Corvi, oro tra le juniores.
I mondiali multievent di Glasgow confermano la statura assoluta di Filippo Ganna, oro nell’inseguimento individuale e argento nella cronometro, e lanciano in orbita Lorenzo Milesi (crono U23). Medaglie arrivano anche da Elia Viviani (bronzo) nella sua gara, l’eliminazione, e dalla giovanissima Federica Venturelli (bronzo nella crono). Conferme, inoltre per l’inseguimento azzurro, che si inchina alla Danimarca nella prova a squadre e saluta Jonathan Milan sul podio nell’individuale accanto a Ganna. Sempre ai mondiali, fuoristrada e il bmx portano il proprio contributo al bottino azzurro rispettivamente con gli juniores Elian Paccagnella (argento XCO) e Tommaso Frizzarin (bronzo).
Orgoglio e vanto del movimento ciclistico italiano, poi, il settore paralimpico, che in Scozia raccoglie medaglie sia su pista (Cretti e i tandem Colombo/Bissolati, Meroni/Ceci), che su strada. Di un peso specifico particolare l’oro di Mirko Testa (MH3), frutto di un’accorta e sapiente gestione della gara da parte di tutta la squadra. Salgono sul podio anche Andrea Tarlao, Luisa Pasini, Fabrizio Cornegliani, Luca Mazzone, Roberta Amodeo, Angela Procida, Giulia Ruffato, Ana Maria Vitelaru e Federico Mestroni. Al termine della rassegna iridata il bottino per il gruppo guidato da Pierpaolo Addesi parla di 15 medaglie di cui 5 d’oro. Neanche il tempo di riprendere fiato e il paraciclismo vola a Rotterdam per gli Europei che lancia l’Italia in testa al medagliere con un bilancio complessivo di 14 titoli continentali, 9 argenti e 10 di bronzo.
Sempre ad agosto il futuro del ciclismo mondiale si ritrova a Cali per la rassegna iridata su pista juniores. Anche in questo caso le maglie azzurre sono assolute protagoniste. Da segnalare il secondo titolo iridato per l’inseguimento a squadre maschile e per Federica Venturelli (con record del mondo). Al termine di cinque intesi giorni di gare le nostre nazionali terminano in testa al medagliere, con 12 medaglie complessive, 4 titoli mondiali (oltre ai citati, anche Anita Baima nell’eliminazione e la coppia Venturelli Grassi nella madison).
A settembre, agli europei strada, arrivano i titoli di Federica Venturelli nella crono e nel Mixed Team Relay juniores al termine di una incredibile rimonta. Sfuma, per 4 secondi, anche il titolo nella staffetta élite, che si deve ‘accontentare’ dell’argento. Stesso conio per la Venturelli nella prova in linea; per la cremonese si tratta della consacrazione definitiva a livello internazionale.
Ottobre è anche la stagione del gravel. Agli Europei in Belgio Elena Cecchini coglie una medaglia di bronzo mentre ai Mondiali, perfettamente organizzati in Veneto e che riscuotono un incredibile successo di pubblico, Silvia Persico sale sul secondo gradino del podio.
Le ultime gare della stagione vedono protagonista Gaia Tormena, campionessa europea nell’Eliminator MTB per la quinta volta consecutiva, e Sara Casasola, che agli Europei di ciclocross sale sul podio alle spalle delle favoritissime olandesi.
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