Valorizzare i talenti del ciclismo pugliese per evitare che emigrino nel tentativo di coltivare le proprie ambizioni. Un’iniziativa nata per chi ha coraggio: il coraggio di chi non deve lasciare la propria terra, iniziando un viaggio della speranza per valorizzare talento e capacità. Si può crescere anche rimanendo a casa, insomma, se il percorso del futuro campione è pianificato per tempo e in maniera graduale.
Il progetto “Resto al Sud” - presentato nella sala consiliare del Comune di Andria - è rivolto a ragazzi, ragazze e disabili dai 6 ai 18 anni, con i quali condividere la passione per la bicicletta. In questo modo si punta a riequilibrare l’impoverimento di risorse e di capitale umano, attivando una rete di competenze finalizzate alla valorizzazione del talento sul territorio.
Ciclismo, dunque, visto anche come strumento di aggregazione e di integrazione sociale. Con una unicità: la corretta maturazione psico-fisica del ragazzo avviene in un contesto dove hanno un ruolo fondamentale anche tutti i soggetti che fanno parte della quotidianità dell’atleta, dalla famiglia alla scuola, all’ambiente sociale. Non ci sarà spazio per il caso o per l’improvvisazione.
Lo hanno sottolineato, nei loro interventi, gli assessori del comune di Andria Daniela Di Bari (Sport), Viviana Di Leo (Politiche giovanili), Cesareo Troia (Turismo politiche del territorio), che hanno patrocinato l’iniziativa con l’Amministrazione comunale di Andria.
Il presidente della FCI, Cordiano Dagnoni, impossibilitato a partecipare per altri impegni istituzionali, ha inviato il suo saluto: “L'iniziativa di M&M Bike ha un fine nobile, che è quello di mantenere e preservare i propri talenti nel territorio pugliese. Un progetto che coinvolge non solo i migliori ciclisti e cicliste, ma pure gli atleti paralimpici, per un'inclusione totale delle persone. Ancor prima dell'aspetto sportivo viene infatti quello umano. Una persona, anche grazie allo sport, può realizzarsi all'interno del contesto sociale e questo è il messaggio più bello.
Credo si tratti di un progetto lodevole, che vuol preservare i giovani corridori, che possono così crescere in un ambiente protetto, con persone competenti e appassionate al fianco, evitando trasferimenti precoci in altre regioni. A questa età lo studio e delle persone di riferimento vicine sono importantissimi. Devo dire che Giovanni Sardone, Michele Maggese, Giuseppe Muraglia, ex vincitore di un Giro dilettanti, tutto il pool di appassionati, imprenditori e istituzioni che si sono riuniti attorno a quest'iniziativa hanno dato un input importante.
Infatti M&M Bike sicuramente diventerà una società di riferimento, non solo per Andria, ed una risorsa per la Federciclismo, sia in ottica agonistica che di promozione dello sport e dei suoi valori. La Puglia e Andria godono di una bella tradizione ciclistica, che grazie a M&M Bike avrà un ulteriore slancio in un territorio che è vocato per la pratica della bicicletta. Paesaggi, strade poco trafficate e ciclovie non mancano.
Inoltre, non è un mistero che si stia sviluppando un’economia legata al turismo lento su due ruote, segno evidente che alla base di tutto vi è la predisposizione di un sentimento sincero e genuino per il ciclismo. Buon lavoro a tutti e complimenti”.
Ha inviato il proprio messaggio anche Salvatore Matarrese, presidente onorario di “Resto al Sud”: “Parlo prima da imprenditore. Non bisogna mai perdere la curiosità e l’ambizione di cambiare in meglio. “Resto al Sud” va nella direzione giusta. Vuole offrire un’opportunità, a quanti sapranno coglierla, per volare alto anche nel nostro Mezzogiorno: con la forza della passione vogliamo lasceremo un segno concreto. E poi la bicicletta racchiude un mondo ancora da esplorare. Penso alla prevenzione per la salute, all’integrazione sociale, alla rigenerazione urbana, allo sviluppo economico. L‘ultima considerazione è da appassionato delle due ruote. Anche io pedalo nei pochi momenti liberi. La bicicletta unisce, fa scattare la molla – a volte – di misurare i propri limiti, ricarica le energie, è sinonimo di libertà.
Insomma, “Resto al Sud” racchiude la bellezza della fatica e il gusto dell’impresa. Pedalare con voi in questa avventura è motivo d’orgoglio”.
A confermare l’interesse della Federazione per il progetto anche la presenza del vicepresidente nazionale vicario, Carmine Acquasanta, un uomo del Sud: “C’è un bagaglio di talenti del territorio da salvaguardare sin da ora. E questo progetto rappresenta una concreta possibilità per creare prospettive di carriera alle nuove generazioni. L’investimento migliore che si possa fare quando si parla di sport."
Il Coni guarda da sempre con interesse queste iniziative. Perché un euro speso oggi per lo sport, significa anche un euro risparmiato domani per la spesa sanitaria come ha ribadito Angelo Giliberto, presidente Coni Puglia.
Ma il ciclismo non è solo agonismo. La bicicletta racchiude un mondo ancora da esplorare, dall’integrazione sociale, alla rigenerazione urbana, allo sviluppo economico, alla tutela ambientale. A dirlo Antonio Mostacchi, generale dei Carabinieri forestali e giudice di ciclismo.
Quindi, la parola ai protagonisti, Giuseppe Muraglia e Giovanni Sardone, i “cuori pulsanti” del progetto, che ne hanno illustrato le caratteristiche e la filosofia: recuperare impianti in disuso come il velodromo di Barletta, sostenere scuole di ciclismo e gare. Sono già una ventina i ragazzi e le ragazze iscritte alla società capofila M&M Bike del due Maggese-Muraglia. Infine, come ogni evento che si rispetti, ecco un talento che faccia capire come la direzione intrapresa sia quella giusta. E' Luca Mazzone, pluri campione olimpico, campione anche di disponibilità.
Questo l’organigramma di Resto al Sud
Presidente onorario: Salvatore Matarrese
Presidente: Giuseppe Muraglia
Vicepresidente: Giovanni Sardone
Consiglieri: Gaetano Frulli, Michele Maggese, Emanuele Muraglia
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