Il vecchio e il bambino, l'amore e la morte, il passato e il futuro cuciti dalle righe del romanzo di Pier Bergonzi L'ultimo gregario (Rizzoli, 194 pagine, 17,50 euro). È un libro di amore (per la bicicletta e per Fausto Coppi) e di amori (fra un uomo e una donna, un padre e un figlio, una nonna e un nipote, un ragazzino e alberi felici).
Si potrebbe dire che è l'ennesimo libro su Fausto Coppi in questo 2010, tutto dedito a ricordare l'Airone di Castellania a cinquant'anni dalla morte. Ma non è così: non è una carovana di ricordi, è un libro di fughe e ritorni che fluiscono torrenziali dalla voce di un gregario, Sandro Torino (la crasi dei due angeli che Coppi più amava, Sandrino Carrea ed Ettore Milano), fino al piccolo Andrea. Fino a noi adulti (il linguaggio è stratificazione per grandi e bambini insieme), con parole, a tratti, dolcissime. Un passaggio di testimone, una borraccia della memoria tesa a ricordarci che, se anche il buio calerà sugli uomini, resteranno strade, storie, parole.
Pier Bergonzi
L'ultimo gregario – Il romanzo di Fausto Coppi
Rizzoli, 194 pagine, 17,50 euro
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