Solo pochi giorni ci separano dal ritrovarci per la nostra Conferenza organizzativa nazionale giunta alla VI edizione (Riccione 21-22-23 ottobre).
Conferenza che riveste una particolare importanza nell’assoluta consapevolezza che il nostro futuro dipende solo da noi. Siamo alla vigilia di scelte che assumeranno un particolare valore in questo periodo della nostra vita associativa, poiché stanno per giungere a maturazione profondi processi di cambiamento sul duplice versante associativo e organizzativo.
È il momento di capire se siamo realmente cresciuti, non solo numericamente – e questo è un dato di fatto – ma anche coscienti del nostro ruolo, del nostro impegno e dei nostri traguardi da raggiungere.
Far parte di questa Unione significa, prima di tutto, partecipare attivamente alla sua vita ed alla sua attività, significa investire nell’Unione tempo, impegno, sacrifici e lavoro nella certezza di continuare a ottenere risultati buoni e tangibili.
Il futuro non deve spaventarci o creare qualche riserva. Il futuro è nostro. Fondiamo questa certezza su basi solide: il nostro passato che ci ha visto artefici positivi della storia ciclistica amatoriale. Siamo stati i precursori di tutta la genesi ciclistica amatoriale e abbiamo sguardo preparato e attento verso il futuro. Siamo nati nel lontano 1956 e da allora l’Unione si è fatta conoscere, amare, rispettare, stimare in ogni luogo e ambiente. Lasciamoci alle spalle e all’oblio certe critiche immotivate, alcuni maldicenti che con le loro insinuazioni non fanno altro che nascondere (ma non troppo) le loro personali ambizioni, i traguardi che volevano o vogliono raggiungere, insomma il coronamento dei loro interessi personali.
È più che normale che chiunque possa esternare le proprie idee, i propri concetti. Anzi ciò è auspicabile quando sono costruttivi. Ma è cosa ovvia che nessuno dovrebbe avere… licenza di insultare. Come sempre abbiamo fatto, non risponderemo sino a quando il dialogo sarà rispettoso e civile. Non abbiamo mai avuto preconcetti con chicchessia. Abbiamo sempre dato e richiesto rispetto per l’Unione e per tutti i soci.
La nostra trasparenza su qualsiasi atto, sia esso organizzativo, tecnico, finanziario ecc. è sempre stata cristallina e veritiera. Le nostre azioni di qualsiasi natura sono sempre state e sempre saranno portate avanti in assoluta buona fede, dignità e onestà.
Quindi parliamo con ragionato ottimismo del futuro. I lavori che andremo ad affrontare saranno importantissimi. Certamente a ognuno dei presenti sarà richiesto, perché gradito, il più che opportuno apporto e contributo pur nelle inevitabili contrapposizioni. Ci si augura – anzi ne siamo certi – che non ci saranno strumentalizzazioni da parte di taluni. Il dibattito potrà anche essere vivace, ma siamo certi che alla fine la ragione e il buon senso ci indicheranno e produrranno quelle più che giuste conferme, scelte e progettualità che si decideranno per continuare a tenere vivo lo spirito dell’Unione come abbiamo sempre fatto in questi cinquantacinque anni di attività.
Dobbiamo essere fiduciosi nel futuro di tutti noi e dei nostri familiari. In questa visione, i privilegi, seppur legalizzati, a certi ambienti, svantaggiano chi lavora senza favoritismi. E questo vale in ogni ambito della società. Da più parti si chiedono liberalizzazioni, privatizzazioni, sport per tutti (nel nostro caso) e poi si impongono vincoli a vantaggio di coloro che da troppi anni sono destinatari di munifici contributi. Più che opportuno che questa “pioggia” di denaro arrivi ad associazioni sociali, previdenziali, di ricerca che hanno molti problemi reali. Allo sport amatoriale in genere, siano concessi servizi particolari quali: la tutela gratuita della salute, la quota assicurativa sia per le diverse società, per tesserati, agevolazioni fiscali, pubblicitarie ecc. ecc. Sono proposte costruttive. A tutti anticipo il mio personale ringraziamento e quello dell’Unione per la certa partecipazione e per il contributo di esperienza, competenza che non farete mancare ai lavori nell’interesse unitario e generale della nostra UDACE.
FRANCESCO BARBERIS
Presidente nazionale UDACE
PROGRAMMA
Venerdì 21 ottobre
ore 10.30 Arrivo dei partecipanti e sistemazione in hotel
ore 13.00 Pranzo
ore 15.00 Conferenza organizzativa
ore 16.30 Sospensione dei lavori – coffee break
ore 16.45 Interventi
ore 18.30 Termine dei lavori
ore 19.30 Cena di benvenuto
Sabato 22 ottobre
ore 9.00 Saluto autorità
ore 10.00 Celebrazione dei 55 anni di attività – tavola rotonda
ore 11.00 Pausa – coffee break
ore 12.30 Termine dei lavori
ore 13.00 Pranzo
ore 15.30 Presentazione del libro: “In sella senza doping” 2ª edizione – dott. Andrea Ferella
ore 18.30 Termine dei lavori
ore 19.30 Aperitivo
ore 20.00 Serata di gala (è gradito l’abito scuro)
Domenica 23 ottobre
ore 8.30 Santa Messa celebrata in una chiesa limitrofa
ore 9.30 Conclusione lavori – Presidente nazionale
ore 13.00 Pranzo di commiato
SESSIONI DI LAVORO
• Saluto del presidente alle autorità
• Relazione sullo stato dell’Unione – analisi e prospettive
• Interventi
• Tavola rotonda:
– tra vecchio…. e nuovo…
– organizzazione interna ed esterna
– ciclismo amatoriale
– tutela della salute e prevenzione
– aspetti legislativi, fiscali, assicurativi e informatici
• Conclusione della Presidenza
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