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Giglio d'Oro 2018: premiati Elia Viviani e Giancarlo Antognoni

 

 

Tanto ciclismo ma anche un po’ di calcio per il 45° Giglio D’Oro, premio destinato ogni anno al miglior corridore professionista italiano. I “big” sono stati Elia Viviani al quale è andato il massimo riconoscimento, la rivelazione Davide Ballerini, l’ex calciatore della Fiorentina Giancarlo Antognoni, premio “Alfredo Martini-Maestri dello Sport”. Ciclismo e calcio dunque a braccetto in occasione di questa cerimonia al Meridiana Country Hotel (gremita la sala) e da Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano. Tanti applausi e non poteva essere diversamente per il magnifico Elia Viviani vincitore del Giglio D’Oro.

“Penso al 2019, stessa preparazione più o meno, punto alle classiche di primavera ad iniziare dalla Milano-Sanremo. Devo ancora scegliere tra correre il Giro d’Italia in maglia tricolore e che finisce a Verona la mia città, ed il Tour de France che mi attira non poco. Farò ancora strada e pista, e qui penso già alle Olimpiadi di Tokio del 2020”.

Premio Gastone Nencini come rivelazione dell’annata per Davide Ballerini: “Con la nuova maglia dell’Astana punterò alle classiche, una su tutte, chissà forse è un sogno, la Parigi-Roubaix. Sono felice della stagione 2018, ringrazio l’Androni Giocattoli Sidermec per quello che ha fatto per me, ma mi è capitata l’occasione di un team World Tour e non potevo dire di no”.

Molti applausi anche per Giancarlo Antognoni.“Ho conosciuto Alfredo Martini, era un piacere ascoltarlo nei suoi interventi e tra tanti premi ricevuti – ha detto Antognoni - questo è tra i più ambiti, perché ricorda non solo un maestro di sport come dice il premio, ma anche di vita. Il ciclismo è uno sport duro e difficile, ma che entusiasma, lo guardo volentieri in televisione soprattutto i grandi eventi”.

 


L’idolo viola ha ricevuto il riconoscimento da Silvia e Milvia le figlie di Alfredo, tra scroscianti applausi. In tema di calcio era presente Amerigo Sarri, ex corridore, 90 anni compiuti nei giorni scorsi, e babbo di Maurizio attuale allenatore in Inghilterra del Chelsea, che ha donato all’organizzatore Saverio Carmagnini la maglia n.5 del club inglese che porta sulle spalle Jorginho.

“Mio figlio è appassionato di ciclismo che praticò giovanissimo come atleta con scarsi risultati. In Inghilterra si trova bene, è un’altra esperienza importante per lui, quando tornerà in Italia non mancherà di essere presente a questa splendida festa”.

Premio Internazionale Franco Ballerini all’ex iridato di ciclismo Moreno Argentin; premio Gino Bartali a Vittoria Guazzini (impegnata con la nazionale in Svizzera, ha ritirato il premio l’ex campionessa Svetlana Bubnenkova). Riconoscimenti ai giovani Andrea Piccolo del Team LVF, miglior juniores nazionale, campione italiano crono e bronzo al mondiale nella stessa specialità, ed all’esordiente Gabriele Paolini del G.C. Vecchianese che ha vinto il Memorial Tommaso Cavorso. Infine premiati Gino Fabbri dell’ASD Giglio D’Oro, il collega Franco Calamai, Valdemaro Bartolozzi, Francesco Pancani, Silvio Martinello.

Tra i tanti ospiti Francesco Moser che ha vinto per 9 volte questo premio prestigioso, Franco Bitossi, Roberto Poggiali, Maria Pia e Elisabetta Nencini, il c.t. di ciclismo Under 23 Marino Amadori, Christian Salvato presidente dell’ACCPI, il dott. Giovanni Falai, il sen. Riccardo Nencini i dirigenti del ciclismo Maurizio Ciucci e Giancarlo Del Balio, l’assessore allo sport del Comune di Calenzano Irene Padovani, Vannucci, Pieroni, Vita, Mordini. Una magnifica festa, che si ripete puntualmente in autunno dal 1974, con il patrocinio del Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi e grazie al pool di sponsor che sostengono l’iniziativa.

Antonio Mannori - FCI Toscana