Il 2017 è stata una stagione straordinaria: 34 ori, 18 argenti e 21 bronzi per un totale di 73 medaglie l’entusiasmante bottino delle Nazionali premiate al Salone d’Onore del Coni alla presenza del Ministro Lotti, del presidente Malagò e del Presidente Di Rocco: “Abbiamo iniziato il quadriennio olimpico nel migliore dei modi: queste 73 medaglie ci inorgogliscono!”. Malagò: “Grazie Ciclismo, grazie a tutti gli atleti: avete realizzato numeri strepitosi ed imprese bellissime”. Il plauso finale nel ricordo di Michele Scarponi e l’augurio più caloroso a Claudia Cretti
Dalla Norvegia, ad Hong Kong passando per il Sud America, l’Europa e la nostra Bella Italia così il tricolore ha sventolato sul gradino più alto del podio per ben 34 volte accompagnato dall’Inno di Mameli e la Maglia Azzurra è salita sul podio per un totale di 73 volte (compresi i 18 argenti e i 21 bronzi). Una stagione a dir poco straordinaria che segna un’impennata dallo scorso anno (50 in tutto le medaglie vinte) e contribuisce a portare a quota 514 il medagliere azzurro dal 2005!
Così il presidente Malagò: “La Federciclismo ha fatto passi da gigante nella realtà complessa riuscendo a portare avanti su più fronti e in più discipline e specialità, il suo lavoro sostenendone la grande mole. Lo sport italiano in genere ha la caratteristica di essere voler essere competitivo nelle sue discipline e così la Federciclismo che continua ad investire sulle giovani e sui giovani, con grandi risultati. Grazie Ciclismo! Grazie a tutti gli atleti avete realizzato imprese bellissime e registrato numeri straordinari”.
“Il nuovo record di medaglie è tanto più straordinario perché ottenuto nell’anno post olimpico, solitamente un anno di pausa con una riduzione degli standard prima della ripresa del nuovo ciclo olimpico. Ciò significa che abbiamo messo in moto un processo virtuoso di crescita costante, nonostante le difficoltà oggettive ed i momenti difficili che abbiamo dovuto affrontare. Il programma impostato sulla multidisciplinarietà, la sinergia tra i tecnici nazionali e le società di appartenenza degli atleti, la sempre più proficua e sinergica collaborazione tra il Centro Studi FCI e quello del Coni , oltre alla disponibilità del velodromo di Montechiari e l’interazione tra le nazionali giovanili e quella assoluta, sono alla base di questo processo” – dichiara il Presidente Di Rocco.
Splendono le Azzurre del CT Salvoldi
Il settore femminile continua ad essere uno tra i più entusiasmati. Il ricambio generazionale, l’affiancare atlete esperte a quelle più giovani, la multidisciplinarietà strada-pista ed il grande lavoro svolto hanno portato a conquistare 33 medaglie (tra strada e pista) di cui 18 d’oro (tra mondiali ed europei). Spiccano su tutte le giovani stelle juniores, Elena Pirrone e Letizia Paternoster. Elena Pirrone è stata protagonista di una storica doppietta iridata sia a cronometro (davanti all’altra azzurra Alessia Vigilia) che in linea, confermando il suo titolo europeo in linea (oltre al bronzo su pista nell’inseguimento individuale). La frizzante juniores Letizia Paternoster, che rappresenta uno dei talenti più cristallini del panorama sportivo italiano; regina degli Europei su pista juniores (con cinque ori), elemento fondamentale sia del quartetto iridato detentore del record mondiale di categoria che del quartetto élite laureatosi campione europeo a Berlino, campionessa europea e mondiale nella disciplina olimpica dell’omnium, vincitrice anche dell’oro iridato nel Madison in coppia con Chiara Consonni (quest’ultima bronzo iridato nella corsa a punti) e dell’argento mondiale nell’inseguimento individuale. Il talento della 18enne trentina si è messo in luce anche su strada: bronzo iridato in linea, alle spalle della Pirrone, argento europeo a cronometro e bronzo nella prova in linea. Ed ancora: l’altra juniores Martina Fidanza, oro mondiale e europeo nello scratch (oltre all’argento europeo nel keirin), segnale della continuità in questa disciplina visto lo splendido oro di Rachele Barbieri tra le élite riconfermato da quello vinto tra le U23 in ambito continentale. Ed anche Elisa Balsamo, al primo anno tra le élite, ha dato conferma del suo talento vincendo l’oro europeo nell’omnium (u23) e il bronzo continentale tra le élite. Al fianco della Barbieri, Elisa ha vinto il bronzo europeo nel Madison donne. Un plauso anche a Maria Giulia Confalonieri bronzo europeo tra le élite nell’eliminator e alla fuoriclasse Giorgia Bronzini, argento in linea agli europei in Danimarca. Meritano, inoltre, un Giro d’Onore stellare le #rocketsgirls dell’inseguimento a squadre. L’esperienza a Rio2016 ha fatto da trampolino di lancio e ha aperto la caccia a nuovi risultati: l’Italia rosa detta oggi scuola in questa disciplina olimpica: sul tetto d’Europa e del mondo con il record mondiale, ci sono le azzurrine juniores Consonni, Guazzini, Fidanza e Paternoster. Mentre il mix tra atlete esperte e giovani, proietta Tatiana Guderzo, Martina Alzini, Elisa Balsamo, Marta Cavalli, Francesca Pattaro (bronzo europeo nell’inseguimento individuale), Silvia Valsecchi (quest’ultima bronzo europeo tra le élite nell’inseguimento individuale) con anche la Paternoster a dettare legge agli Europei élite e nelle recenti prove di Coppa del Mondo, in chiave iridata 2018.
I giovani azzurri entusiasmano su strada e pista: il ritorno del quartetto uomini
I giovani azzurri convincono sempre di più e conquistano medaglie di spessore, a conferma di quanto può funzionare la multidisciplinarietà. Ai mondiali strada di Bergen arrivano tre medaglie di valore con gli juniores Antonio Puppio, argento a cronometro, Luca Restelli e Michele Gazzoli, rispettivamente argento e bronzo nella prova in linea. Stagione da incorniciare per quest’ultimo, che conferma la sua travolgente forza in volata con anche il titolo di campione europeo in linea, l’oro europeo nell’eliminazione ed il bronzo allo scratch. Solo una caduta e la conseguente rottura della clavicola lo mette fuori gioco ai Mondiali pista di Montichiari. Da sottolineare, inoltre, sia per gli uomini che per le donne junior, il terzo posto conquistato in Coppa delle Nazioni UCI. Non solo. Tra i giovanissimi l’allievo Andrea Piccolo è il campione su strada degli EYOF – Il Festival Olimpico della Gioventù Europea 2017.
Ma c’è molto di più. Filippo Ganna regala ancora emozioni pazzesche: riesce a farlo ai mondiali su pista di Hong Kong con l’argento nell’inseguimento individuale tra gli élite e l’oro europeo nella stessa disciplina. Ganna è, insieme a Simone Consonni, Liam Bertazzo, Francesco Lamon, Michele Scartezzini uno dei componenti del quartetto azzurro che il CT Villa, dopo Rio2016, ha riportato su un podio iridato, con il terzo posto ai Mondiali di Hong Kong ad inizio di stagione. La conferma della crescita è poi giunta agli Europei di Berlino, con la conquista della medaglia d’argento. Un quartetto che, anche senza il campione olimpico Elia Viviani (per lui quest’anno argento europeo nella prova in linea del 2017), ha comunque raccolto la sua straordinaria eredità. Sempre su pista da sottolineare il bronzo di Riccardo Minali e Cordiano Dagnoni (pilota) ai campionati europei derny élite.
Nazionale Fuoristrada – Dalla Staffetta al DH, passando per il ciclocross ed il 4X
Splendono le 14 medaglie conquistate dagli azzurri del fuoristrada di cui 5 titoli continentali (compreso quello di Gioele Bertolini MTB-XCO), 4 argenti (tra cui quello di Nadir Colledani MTB-XCO) e 4 bronzi europei più lo storico bronzo mondiale dell’élite Giovanni Pozzoni nel 4X.
Di questi successi, solo agli europei del Downhill di Sestola, gli azzurri conquistano 2 ori (tra le donne élite e juniores con Eleonora Farina e Beatrice Migliorini), 2 argenti (con l’élite Alia Marcellini e lo junior Giacomo Masiero) e 2 bronzi (con l’élite Loris Revelli e lo junior Andrea Biancotto). In evidenza la Staffetta Azzurra, disciplina in cui l’Italia si è sempre distinta, con il bronzo europeo. Si distinguono anche le donne del ciclocross: l’oro di Chiara Teocchi tra le U23 e il bronzo di Alice Arzuffi tra le élite. Gloria infine anche per i giovani esordienti Gioele Solenne e Filippo Agostinacchio, rispettivamente oro europeo e argento XCO.
Azzurri del paraciclismo: La Nazionale che stra-vince
Il settore del Paraciclismo da tempo è orgoglio e vanto della Federazione Ciclistica, per il numero di successi che ogni anno è in grado di assicurare, per lo spessore umano dei protagonisti azzurri. In questo 2017 sono ben 14 le medaglie conquistate ai mondiali dagli azzurri del CT Valentini: 7 titoli iridati, tra cui il Team Relay con Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Alex Zanardi; 4 argenti e 3 bronzi. Medaglie che arrivano da atleti di grande spessore: da Cecchetto a Zanardi, passando per Luca Mazzone, Leonardo Melle, Fabio Anobile e Fabrizio Cornegliani i cui successi sono impreziositi dalle donne Francesca Porcellato e Jenny Narcisi, che hanno collezionato rispettivamente due ori (crono e linea) e l’argento iridato in linea.
Un Giro d’Onore anche all’Italia, 2^ nella classifica per Nazioni-UCI World Ranking e 2^ nell’UCI Europe Tour, grazie anche ai successi di Vincenzo Nibali (Lombardia), Elia Viviani (Amburgo e Plouey) e Diego Ulissi (Canada e Turchia). Lo Squalo dello Stretto, Vincenzo Nibali, si conferma l’atleta italiano più continuo in questo 2017, con il 3° posto al Giro d’Italia e il 2° alla Vuelta Espana. Non solo; la cerimonia nel Salone d’Onore del Coni ha premiato anche il circuito della Ciclismo Cup: al Team Androni Giocattoli il premio come squadra vincente, a Diego Ulissi il premio come vincitore della classifica individuale e a Edga Arley Bernal, come vincitore della classifica giovani.
Un giro d’onore anche a Roberto Sgalla, Direttore Centrale per la Polizia stradale, sempre vicino al ciclismo e naturalmente non poteva mancare un Giro d’Onore al Coordinatore delle Nazionali, Davide Cassani e ai CT Daniele Fiorin, Marco Villa, Dino Salvoldi, Rino de Candido, Marino Amadori, Mario Valentini, Roberto Vernassa, Mirko Celestino, Fausto Scotti che hanno contribuito a rendere straordinaria questa stagione appena conclusa.Ufficio Stampa FCI
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