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Uniti e vincenti, che serata per il ciclismo trentino

 

 

Il ciclismo trentino mette d’accordo i campioni presenti alla festa annuale di una delle realtà più vivaci e produttive: è qui il tesoretto delle due ruote. “Vedere tanti giovani atleti entusiasti è un’assicurazione sul futuro del nostro movimento“, il commento del Presidente Federale Renato Di Rocco, uno degli ospiti d’onore della serata al PalaRotari di Mezzocorona. “Abbiamo bisogno di forze giovani ed il Trentino continua a sfornare talenti: a giudicare da quanti ragazzi sono qui, possiamo star tranquilli che questo trend positivo non si fermerà“, ha soggiunto il CT azzurro Davide Cassani. Altrettanto significativo quanto ha detto Giacomo Nizzolo, uno dei campioni “non trentini” che hanno onorato l’appuntamento: “Mai avrei pensato che il Trentino avesse un movimento ciclistico di queste dimensioni: complimenti di cuore“.

Una festa in grande stile, mille e più in sala, una bella soddisfazione per il Presidente del ciclismo trentino Dario Broccardo, che ha raccolto i complimenti dell’Assessore allo Sport Tiziano Mellarini, del Consigliere Nazionale del CONISergio Anesi e di Piero de Godenz in rappresentanza della Regione Trentino Alto Adige.

La premiazione di Silvano Dusevich, Presidente della Forti e Veloci, storica squadra trentina giunta al 90° anno di attività © foto Daniele mosna

Per le società trentine l’orgoglio di sfilare sul palco, di incrociare i campioni locali più in auge – Daniel Oss, Matteo Trentin, Moreno Moser e Gianni Moscon (cui è andato il premio Rolly Marchi). Insieme a loro le grandi promesse che avanzano: Anna Oberparleiter, Letizia Paternoster, Riccardo Lucca, Nicola Conci. Nomi che legittimano un ottimismo espresso a chiare parole anche da campioni del passato come Gilberto Simoni e Maurizio Fondriest.

Un momento particolarmente toccante è stato quello della consegna a Letizia Borghesi del premio intitolato a Timothy Porcelli, giovane ciclista trentino prematuramente scomparso: un lungo applauso ha detto meglio di molte parole che il ciclismo trentino è una grande famiglia, unita e vincente.