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“Giacobazzi Day”, revival di un mito

Giacobazziday Soncini

 

 

Tutta Nonantola oggi ha voluto ricordare un po’ la storia del ciclismo in questa città, una storia che va dal 1959 al 1992 quando sulle strade di tante nazioni europee e di oltre oceano “scorazzavano” vittoriose le maglie del GS Lambrusco Giacobazzi.

E per rendere onore a questi ragazzi e ai loro dirigenti è venuto a Nonantola anche il presidente della FCI, Renato Di Rocco, con il sindaco di Nonantola, Federica Nannetti con la sua vice e un assessore, l’Ing. Piero Ferrari, vicepresidente della rossa di Maranello, il grandissimo Francesco Moser e numerosi industriali del settore ciclistico e non (foto Soncini).

Una presenza di 90 ex corridori Giacobazzi, oltre 100 invitati e in testa a tutti l’attuale titolare della Giacobazzi, Giovanni, con alcuni famigliari.

E con uno speacker d’eccezione come Bruno Ronchetti, (che fu anche Segretario di questo squadrone), è iniziato con tanta allegria e ricordi, questo revival denominato “Giacobazzi Day”, titolo voluto da Antonio, Giovanni e tutta la famiglia Giacobazzi titolari di questo prestigioso brand che identifica il vino che loro producono ed esportano in tutto il mondo con l’etichetta del “Prodotto in Italia” e, più esattamente in queste cantine nella città di Nonantola, nota anche come la città dell’Abbazia.

Ma “Giacobazzi” è anche il nome di una squadra ciclistica che sotto l’insegna del Gruppo Sportivo Lambrusco Giacobazzi, dalla fondazione nel 1959 all’ultima stagione agonistica, nel 1992, ha mietuto numerosi successi, superando i confini Nazionali ed Europei.

Presidente Natalino Bompani, Vicepresidente Leonardo Righetti e, Arnaldo Zoboli Segretario, oltre che promotori della fondazione della squadra, erano anche un po’ i tuttofare.

Si cominciò dal basso allestendo una squadra di esordienti prima, allievi negli anni 60.

Momenti duri, successi pochi e con alterne fortune fino al 1974 quando arrivò Orfeo Casolari come D.S., quattro dilettanti ed una vittoria in una tipo pista ad Ozzano Emilia nel bolognese.

Ma la passione era tanta e lo Sponsor della squadra, il Lambrusco Giacobazzi (allora titolare il sig. Giancarlo Giacobazzi), non fece mai mancare il suo sostegno e, i risultati arrivarono ben presto grazie anche all’arrivo di un altro DS, Pietro Partesotti in collaborazione con Casolari, rafforzano la squadra con gli innesti di Mauro De Pellegrin (passista) e Pierluigi Fabbri (scalatore), col possente velocista Emidio Bedendo, veronese e, arrivarono molte vittorie, una lunga sequenza di risultati positivi, che proseguirono anche negli anni a venire quando Giuseppe Roncucci prese in mano le redini della conduzione tecnica.

Molti i passaggi al professionismo, tra i 345 corridori tesserati. In ordine alfabetico: Marino Amadori, attuale CT degli U23, Stefano Arlotti, Davide Cassani, coordinatore delle squadre Nazionali, Stefano Cembali, Maurizio Conti, Dall’Olio, Luigi Ferrari, Roberto Gaggioli, Micol Giannelli, Stefano Giuliani, Massimo Iannicello, Luca Mazzanti, Giampaolo Mondini, Giuseppe Montella, Stefano Notari, Michele Paletti, Marco Pantani, Roberto Pelliconi, Silvano Riccò, Claudio Rio, Maurizio Rossi, Claudio Santi, Luigi Trevellin, Giordano Turrini, Claudio Vandelli, Maurizio Vandelli.

E tante anche le vittorie, ben 593 tra le quali spiccano l’oro alle Olimpiadi di Los Angeles (Claudio Vandelli), nella cronosquadre e l’argento ai Mondiali 1977 in Venezuela e, nel 1979, oro cronosquadre ai Giochi del Mediterraneo (Mauro De Pellegrin); Due titoli Tricolori crono individuale con Mauro De Pellegrin, (1980 e 1982); campionato italiano dilettanti 2° serie con Maurizio Vandelli, 1984; campionato Europeo velocità professionisti, (1980); campionato italiano sempre velocità professionisti con Giordano Turrini nel 1980 e, nello stesso anno, la Sei Giorni di Milano in coppia con Stefano Notari. Nel 1986 campionato italiano inseguimento individuale Militari con Michele Paletti.

A questi successi vanno sommati anche due campionati italiani a squadre ed una lunga serie di maglie azzurre, senza dimenticare il Giro d’Italia Dilettanti vinto dal grande Marco Pantani nel 1992.

Una festa, un ricordo, ancora tanto sentito e che ha emozionato tutti i presenti, compresi gli ex corridori, attori ancora molto disponibili per ricordare quei bei tempi e riproporre questo sport delle due ruote spinte dalla forza dei pedali alla cittadinanza, in primis però ai giovani nonantolani, eredi di questa grande tradizione del ciclismo e della squadra cittadina, il “Gruppo Sportivo Lambrusco Giacobazzi”.

Vito Bernardi