"Al sud si sta da Dio, mi sono trovata molto bene, gente cordiale, posti stupendi.
Basterebbero queste parole a raccontare quello che è stato per i bikers il campionato italiano andato in scena questa Domenica a Letojanni, in Sicilia.
Le parole sono della bresciana Simona Cè, atleta master, dal cognome assai corto ma dal "curriculum" assai lungo: sette ori italiani, quattro europei e quattro mondiali. In bici, per la prima volta, nel 2016.
Aldilà di ogni valutazione tecnica sul percorso, che specie per i master si è rivelato durissimo, i biker hanno scoperto un luogo meraviglioso: paesaggi, si, e soprattutto tanta bella gente.
Il lungomare di Letojanni, con le sue splendide spiagge all'ombra di Taormina, hanno riempito di calore gli atleti provenienti da ogni angolo d'Italia.
Qualcuno, soprattutto dopo la gara, si è lasciato tentare dalle mille sfumature del mare, per un bagno assai rigenerante, altri si sono lasciati tentare dalle brioche con la granita e dai cannoli, altri ancora hanno fatto man bassa degli arancini.
Più di seicento sono stati gli atleti al via, un buon numero, superiore a quello degli ultimi campionati italiani, andati in scena nel "Continente", difatti più facili da raggiungere.
A vincere e a completare i podi elite sono stati gli atleti che fin dalla vigilia erano considerati i favoriti.
Nessuna sorpresa, nessun outsider.
Podi, maschile e femminile, di assoluto livello.
Qualcuno dei pro avrebbe desiderato una gara più lunga, magari non inferiore alle 3h e 30 minuti, con il vincitore, Fabian Rabensteiner, giunto con 16 minuti di anticipo rispetto ai tempi previsti, ovvero in 3h 14 minuti.
Nulla sarebbe cambiato probabilmente; la fatica, di certo, non è mancata.
I biker sono giunti sul traguardo a corto di fiato, nonostante la lunga discesa finale, e tanti, quasi tutti, hanno versato la borraccia sul capo per diminuire quella temperatura corporea, diventata altissima.
Tutti elementi che, a conti fatti, raccontano una gara non semplice, una vera maratona, una gara adatta a vestire le maglie tricolori.
Altre gare al sud, nei prossimi anni, potrebbero ambire a vestire i futuri campioni nazionali: gare come Aspromarathon, Sila Epic, Pollino Marathon, Castro Legend, ..., avrebbero, fin da oggi, tutte le carte in regola per farlo.
Il sud, si, è presente, grazie anche, e soprattutto, alla challenge del Trofeo dei Parchi Naturali, la challenge più amata e longeva d'Italia.
Il Sud offre storia, accoglienza e buona tavola.
Il Sud da oggi è sempre più sinonimo di grande mountain bike.
Credit fotografico Antonio Caggiano
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