Certo ci sono Tadej Pogacar, Primoz Roglic, Jonas Vingegaard, Egan Bernal e Remco Evenepoel; ma al vernissage di Firenze tanti applausi sono stati tributati anche agli otto italiani che domani saranno al via del Tour de France 2024: tra loro c’è chi sogna nuovamente in grande, come l’abruzzese Giulio Ciccone (Lidl-Trek), capace un anno fa di indossare sul podio di Parigi la maglia di miglior scalatore della Grande Boucle, o come il fresco campione italiano Alberto Bettiol (EF Education – Easypost) che, oltre all’exploit di Firenze, nell’ultimo mese aveva già sfoggiato una super condizione sia alla 49th Boucles de la Mayenne che al Tour de Suisse.
La squadra più tricolore sarà l’Astana Qazaqstan, con due elementi nella sua lineup: il canturino Davide Ballerini, che torna alla Grande Boucle a distanza di tre anni dall’edizione 2021, e il debuttante Michele Gazzoli che, dopo aver rinunciato al Giro, può vivere il suo grande debutto nella corsa a tappe più importante del mondo. Per entrambi il compito sarà quello di stare al fianco di Mark Cavendish, a caccia della storica 35° vittoria sulle strade francesi.
Qualche libertà in più l’avrà Luca Mozzato (Arkea B&B Hotels): per quanto l’uomo designato per le volate sia Arnaud Demare, il veronese ha già dimostrato di sapersi far valere, anche su percorsi non adatti ai velocisti puri e, in caso di condizione super, potrebbe anche riscrivere le gerarchie all’interno della formazione francese.
Gerarchie che non verranno riscritte nella Soudal Quick Step, compatta intorno a Remco Evenepoel: tra gli uomini del belga anche Gianni Moscon, che avrà il compito di mettersi al servizio del capitano la sua cilindrata nelle prime fasi delle tappe.
Discorso simile per il piemontese Matteo Sobrero, uno degli uomini chiamati a sostenere le ambizioni i Primoz Roglic: il piemontese, a differenza di Moscon, dovrebbe entrare in azione nelle tappe più impegnative, scortando lo sloveno sulle salite insieme a Jai Hindley e Aleksandr Vlasov.
Chiusura dedicata a Davide Formolo, uno degli otto uomini della Movistar: il capitano in questo caso è Enric Mas, che tuttavia dal Tour è sempre stato respinto negli ultimi due anni e che non sembra al livello degli altri uomini di classifica; se la formazione spagnola decidesse di puntare sui successi di tappa, allora il 31enne veronese sarebbe uno dei corridori più strutturati per cercare di regalare alla formazione spagnola un successo che al Tour manca dalla stagione 2020.
Roberto Amaglio
Photobicicailotto