Gio11212024

Aggiornamento:07:07:33

Back L'altro pedale Pista Mondiali pista Ballerup 2024: Jonathan Milan titolo e record nell'inseguimento, il mondo ai suoi piedi

Mondiali pista Ballerup 2024: Jonathan Milan titolo e record nell'inseguimento, il mondo ai suoi piedi

 

 

Jonathan Milan è campione del mondo dell’inseguimento succedendo nell'albo d'oro all'amico e rivale Filippo Ganna. Veste la maglia iridata segnando anche il nuovo record del mondo 3’59”153 e superando in finale il britannico Charlton che nel pomeriggio aveva a sua volta polverizzato il record di Ganna in 3’59”304.

Che sarebbe stato un mondiale di inseguimento di alto livello tecnico e altrettanto tasso di adrenalina si è capito sin dalle qualificazioni del pomeriggio quando il 21enne britannico estrae dal cilindro la prestazione che nessuno si attendeva. Jonathan Milan non è da meno e si guadagna il diritto di correre per l’oro con il tempo di 4’00”296. Il campione friulano completa l'impresa in finale, riportando in Italia l’oro della specialità ed il record del mondo, per poche ore volato verso la Gran Bretagna.

Marco Villa: “Perdere nello stesso anno due record del mondo che sentivamo nostri sarebbe stata veramente dura. Jonathan merita i complimenti di tutto lo sport italiano. Quando questo pomeriggio il ragazzo inglese ha abbassato il limite di Pippo con una prestazione incredibile, non si è scomposto. Ha puntato alla vittoria ed anche al record del mondo. E’ il premio per un ragazzo che è cresciuto nel confronto con Ganna senza mai demoralizzarsi.”

Ancora incredulo Milan per un’impresa che lo consegna alla storia della disciplina: “Fin dalle qualifiche ho cercato di dare il massimo. Prima della finale non ero così sicuro di farcela. Il tempo di Charlton era incredibile e sono ancora incredulo di averlo battuto. Ho pensato soltanto alla pista e alla tabella che ci eravamo dati con Villa. Sono forse partito troppo forte ma a quel punto non potevo rallentare e ho spinto fino alla fine. Non pensavo di battere il record, nel senso che non era l’obiettivo primario. Quando sei in finale pensi a portare a casa l’oro. Però contro un avversario così dovevo fare qualcosa di eccezionale.”

La finale vede l’azzurro partire forte e accumulare, nei primi due chilometri, quasi due secondi di vantaggio sul britannico, che prova una rimonta, ma resta sempre a distanza di sicurezza. A dimostrazione che questa è stata la gara più veloce di sempre restano i due incredibili tempi registrati. Milan chiude in 3’59”153, Charlton in 4’00”232.

Il presidente Dagnoni: “Un record e un titolo che premiano un ragazzo esemplare. Seppur ancora giovane è già un punto di riferimento per gli altri ragazzi, in questa edizione dei mondiali sfortunati con la caduta di Favero ma che rappresentano perfettamente la continuità nel settore. Il titolo mondiale compensa l’amarezza per i piazzamenti di questi giorni e ci dà l’entusiasmo per affrontare con la giusta motivazione i prossimi giorni.”

LE ALTRE GARE  – Manlio Moro, nella stessa gara vinta da Milan, è decimo con il tempo di 4:09.406. Letizia Paternoster è 13^ nell’Omnium. Matteo Bianchi nel km perde il pedale e con esso la possibilità di passare il turno. Stefano Minuta, nella stessa gara, è 18°. 19° Michele Scartezzini nella corsa a punti.