Non se lo aspettava, a detta sua, alla vigilia del Mondiale di Glasgow. Eppure è stata proprio Claudia Cretti a rubare la scena sulla pista del Velodromo Sir Chris Hoy, palcoscenico della rassegna iridata su pista all’interno della manifestazione multievent di Glasgow. L’azzurra della Nazionale paralimpica, già reduce dal bronzo di sabato nell’Inseguimento individuale, ha concluso ieri il suo mondiale mettendo la firma sulla medaglia numero 6 e numero 7 per l’Italia, conquistando gli argenti nello Scratch C5 e nell’Omnium C5. Le medaglie sono arrivate dopo le 21.00 (ora locale), troppo tardi per darne notizia nel dettaglio: ultima azzurra a scendere in pista nella quinta giornata di pista a Glasgow, Cretti sale per la seconda e per la terza volta sul podio iridato, regalando all'Italia una tripletta che dimostra l'immenso lavoro portato avanti dal CT Silvano Perusini e dal suo gruppo di lavoro in questi ultimi due anni, dopo una lunga assenza dalla pista internazionale.
LE GARE - Gara accorta per Cretti, che ha affrontato lo Scratch con attenzione, chiudendo i vari attacchi promossi nei primi giri a fronte di una prova particolarmente tattica. La gara procede a ritmi bassi fino a dieci giri dalla fine, quando l'inglese Morgan Newberry tenta un attacco e costringe le avversarie a spingere e sfilacciarsi per chiudere. Alla fine è l'australiana Alana Forster ad accelerare, con le inseguitrici che tardano a rispondere: l'azzurra prova a rientrare, ma una piccola esitazione la constringe ad accontentarsi del secondo posto nella gara singola (bronzo alla colombiana Paula Ossa).
Claudia esce dalla pista con un gran sorriso, applaudita dall'intero gruppo azzurro e dai suoi genitori, volati a Glasgow per seguire il suo torneo, ma si rende anche conto di aver sprecato una bella occasione: "Non ho creduto nelle mie capacità e ho lasciato andare l'australiana quando invece avrei dovuto attaccare io - commenta -. Peccato, perché un seccesso nella gara mi avrebbe permesso anche di vincere l'Omnium e portare a casa due maglie iridate. Mi rifarò la prossima volta, perché una cosa è certa: io non mi fermo".
Il secondo argento arriva quindi nell'Omnium, che nella pista paralimpica somiglia quasi ad una combinata, visto che la classifica finale tiene conto delle prestazioni di ogni singola prova. Una scalata decisa verso il podio, la sua. La 27enne portacolori del Team Equa, dopo gli ottimi piazzamenti dello scorso anno al Mondiale di Parigi, ha maturato maggiore consapevolezza dei propri mezzi, dimostrandosi attenta sin dalla prova 500 m TT conclusi in settima posizione. Poi il secondo posto nel 200 metri, a soli 18 centesimi dalla francese Marie Patouillet. Cretti ha poi rafforzato la propria posizione proprio grazie al bronzo nell’Inseguimento individuale, presentandosi all’ultimo appuntamento in terza posizione con 106 punti, solo sei di svantaggio dalla vetta occupata da Patouillet.
Il risultato nello Scratch le consente infine di risalire nella classifica complessiva dell’Omnium, terminando così con 144 punti, due in meno della neozelandese Nicole Murray che si prende la maglia iridata. Le parole dell'azzurra: “È stata una bella faticaccia. Sono riuscita a vincere la volata del gruppetto. Devo fare i complimenti a Forster per la menata messa in campo che le ha consentito di giungere da sola. Sono contenta del mio secondo posto oggi e speriamo che prossimamente arrivi l’oro. Conto di ripetermi ai prossimi Mondiali: ora bisogna tenere la gamba motivata per arrivare carica al 2024, facendo vedere anche all’estero quanto valga questo gruppo“.