Primo approccio al percorso olimpico per la Nazionale Paraciclismo: gli azzurri guidati da Mario Valentini hanno testato il tracciato giapponese che ospiterà le prove a cronometro in programma il 31 agosto. Una seduta di allenamento fondamentale, che ha permesso ai ragazzi di prendere confidenza con il circuito del Fuji Speedway e con le condizioni atmosferiche.
Le sensazioni del gruppo risultano tutto sommato positive, come spiega il collaboratore tecnico Fabrizio Di Somma: "Il percorso ha molti cambi di ritmo: lo trovo adatto alle caratteristiche dei nostri ragazzi, scorrevole ma anche tecnico in certi punti, soprattutto le curve e gli strappi". E aggiunge: "L'umidità è altissima e sarà una componente importante per tutti i corridori. Domani finiamo il sopralluogo sul tracciato della prova in linea, e da lì riusciremo ad avere il quadro generale del percorso".
Buone impressioni anche da parte degli atleti, che dopo intere settimane di ritiri e allenamento hanno potuto toccare con mano ciò che li aspetterà all'esordio paralimpico. Ce lo racconta Giorgio Farroni, (atleta categoria T1) che sta facendo spazio nella sua già piena bacheca: "E' un percorso molto duro: non c'è un metro di pianura e gli strappi si fanno sentire. Sono contento perché si adatta bene alle mie caratteristiche, ma bisogna sempre vedere la mia condizione e quella dei miei avversari".
Sulla stessa lunghezza d'onda Francesca Porcellato (hanbikers, cat. H3), che però ammette: "La componente più difficile sarà l'afa". E ancora: "Ci stiamo ambientando, c'è un clima molto caldo. Il tracciato risulta essere molto duro. A me piace molto, nonostante sia molto impegnativo e siano presenti grandi pendenze. Sarà così anche per tutte le mie avversarie perciò... staremo a vedere".
Valentina Vercillo
COMUNICAZIONE FCI