La frattura di clavicola è un tipo di infortunio che capita molto comunemente a chi pratica sport. Infatti rappresenta quasi il 50% delle fratture che interessano la spalla.Ne rimangono colpiti soprattutto coloro che praticano discipline di contatto, dove le cadute e i traumatismi sono piuttosto frequenti. Non è un caso che gli sport più a rischio siano soprattutto il ciclismo, lo sci, il motociclismo, il rugby, l’ippica e tutte quelle discipline dove è molto facile subire traumi da impatto. Con il termine clavicola, si intende generalmente l’osso lungo e sottile che collega lo sterno con la scapola. Ha una forma piuttosto “ricurva” ed è formata da una parte centrale e due estremità, una mediale (più vicina allo sterno) ed una laterale (più vicina alla scapola).
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Frattura collo del femore: come si interviene
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Come definiamo la frattura del collo del femore?
Due sono le fratture che possono interessare il "collo del femore": la frattura vera e prorpia del collo del femore e la frattura pertrocanterica. Una frattura a livello del collo femorale (visibile clinicamente in quanto si associa ad un accorciamento ed extrarotazione dell'arto inferiore) può comportare una necrosi della testa del femore (scioglimento della testa).
Frattura lussazione testa dell'omero
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Frattura/lussazione di spalla
Le fratture a tre e quattro parti dell'epifisi prossimale dell’omero sono lesioni estremamente gravi che possono comprometterne la vitalità. Sia la valutazione sia il trattamento possono essere estremamente difficili. Tuttavia, una conoscenza approfondita dei rapporti gleno-omerali normali e l'accurata attenzione rivolta a fattori quali il tipo di frattura, la qualità dell'osso, la motivazione e le aspettative del paziente consentono di ottimizzare il trattamento.