Non sembra vero, ma è così: tra AICMA e Fiera di Padova, dopo due anni di estenuante braccio di ferro, sembra aver prevalso il buon senso. Infatti, con un periodo di congiuntura economica che il mondo sta attraversando, certamente l’unica cosa che vogliono le aziende, sono chiarezza e sicurezza negli investimenti. La disputa tra Padova e Milano (Verona), non solo ha scardinato la compattezza di un settore che sembra essere ancora un traino per l’economia italiana, ma ha creato insicurezza tra operatori che, in molti casi, non fidandosi del risultato che le due fiere avrebbero dato, rimanendo separate, hanno preferito rimanere a casa loro, evitando investimenti sbagliati.
Non c’è che dire, chi è andato alle due fiere, nel 2012, ha sicuramente notato una sostanziale differenza tra Padova e Verona, ma, come già detto, non saremo noi a dare giudizi, specie oggi che finalmente è stato raggiunto l’accordo tra le parti. Non importa cosa sia successo negli ultimi due anni, l’importante è che chi deve creare la vetrina per il settore ciclo, abbia compreso le esigenze delle aziende che lo sostengono, rispondendo con l’unica decisione saggia che si poteva assumere in questo periodo: l’unificazione dei due expo. Alla fine, la fiera del ciclo si terrà a Padova, con la collaborazione tra Ente Fiera di Padova e AICMA. Queste due realtà assieme, permetteranno di creare una super fiera con tutti gli operatori del settore, dai più grandi, ai più piccoli, ma custodi di grandi idee per un settore all’avanguardia nella tecnologia, avendo la garanzia di un risultato quanto mai scontato.
Avevamo intervistato Paolo Coin, l’Amministratore dell’Ente Fiera di Padova, in occasione di Expobici 2012 e l’avevamo lasciato, felice per il risultato ottenuto dall’esposizione padovana, ma amareggiato per le aziende del settore che avevano “pagato” lo scotto di questa divisione. Il tono, oggi che è stato finalmente siglato l’importante accordo, è tutt’altro.
Reduci dal bel risultato di Expobici, quella odierna pare essere una vittoria per Padova.
«Che sia un bel risultato per Expobici, non vi è dubbio, ma è una vittoria di tutto un settore, perché adesso si possono fare tantissime considerazioni e sviluppare tante cose, a fronte di questo risultato.»
Di chi è stata l’iniziativa e come siete giunti all’ accordo?
«Avevo chiesto più volte di trovare un accordo, anche in tempi non sospetti ed ora non ha senso dire chi o come ci siamo riusciti. È certo che tutto sia stato frutto di un compromesso, anche economico ovviamente, ma in questo modo tutto il settore potrà beneficiare di un grande appuntamento, le aziende non avranno più paura di sbagliare fiera e, soprattutto, gli operatori stranieri potranno avvicinarsi al “Pianeta Italia”, scoprendo anche le nostre piccole aziende, che custodiscono gelosamente un sacco di idee. Alla fiera di Friedrichshafen ci sono molte aziende, anche italiane, ma ne mancano tantissime: anche i giornalisti stranieri, ogni volta che arrivano da noi, rimangono estasiati dalle idee delle nostre piccole realtà nazionali. È per questo che per noi è una vittoria, perché daremo la possibilità anche ai piccoli, di mostrarsi al grande pubblico, cosa che da altre parti non avviene.»
Cambierà qualcosa nella struttura della fiera e verranno confermati i test day?
«Certamente, a fronte di questo accordo, si svilupperà ancor meglio ciò che abbiamo iniziato lo scorso anno. Questo poi sarà anche una bella vetrina per Padova e i Colli Euganei, che vedranno centinaia di appassionati arrivare da tutta Italia ed ora anche dall’estero. Qui abbiamo il comprensorio termale più grande d’Europa e una delle palestre più belle per la MTB italiana. È anche nostro dovere sfruttarli, legandoli alla nostra fiera.»
Fonte:
Autore: Gianluca Barbieri
CREDIT: foto Padova fiere