Recanati (MC) – Domenica 10 marzo, nelle Marche, si tornerà sulle strade, con rinnovata carica vitale e rinnovato indirizzo. L’appuntamento è per la Gran Fodo del Conero, nel capoluogo, ad Ancona. L’apertura federciclistica stagionale marchigiana è puntualmente anticipata dal Raduno Tecnico Regionale dei Giudici di Gara. A Recanati, le parole-chiave sono condivisione, innovazione, autorevolezza. L’inedito seminario delle giacche blu ciclistiche è alimentato dall’energia delle idee, che scaturiscono dalla volontà avanguardista, dalla passione intergenerazionale e dal volontariato professionale. Il tour convegnistico sfocia nell’effervescente gala, che costituisce il miglior viatico, alla vigilia dell’apertura stagionale su strada.
Il presidente della Commissione regionale Gabriele Menghini è l’ispirato regista, affiancato dai colleghi della Commissione di settore, la segretaria Angela Cacace ed Emanuele Senzacqua. La prima testimonianza della capacità di fare rete sinergica viene dal luogo che ospita l’incontro, la Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Recanati, città della poesia e della cultura, il cui saluto agli intervenuti viene portato dall’assessore alla Cultura, il dottor Andrea Marinelli, il quale evidenzia i fondati motivi dell’attenzione che le pubbliche istituzioni debbono prestare allo sport delle due ruote. Il vivo compiacimento della Federciclismo viene espresso dal vicepresidente nazionale vicario Daniela Isetti, dal segretario nazionale dei giudici Gianfilippo Mastroviti, dal massimo dirigente marchigiano Lino Secchi, affiancato dal vice Massimo Romanelli e dal consigliere Marco Marinuk.
L’intenso e oneroso programma si realizza all’insegna della piena partecipazione, per un agile confronto costruttivamente aperto, sempre seguito con interesse dall’attento, qualificato e variegato uditorio. Il tema “La gara ciclistica: il ruolo di tutte le sue componenti” viene immediatamente focalizzato da Gabriele Menghini, che, alla luce dell’evoluzione tecnica e tecnologica, sollecita in ognuno i processi dell’adeguamento e del cambiamento, relativamente a tutto ciò “che riguarda i regolamenti e i comportamenti, a prescindere dal ruolo in cui ci si trova ad operare.” Immediate sono le risposte allo stimolo.
Ogni gruppo di interlocutori fa sentire la propria voce. Aurora Caimmi analizza le tematiche del settore promozionale (giovanissimi ed esordienti). Carlo Magnaterra affronta le problematiche delle categorie superiori (allievi, juniores, under 23 - élite). Piero Agostinelli esprime il punto di vista dei direttori di corsa, Alessandra Maraschi legge la relazione dell’ammiraglio ‘triadino’ Mauro Sandroni (forzatamente assente), portavoce dei direttori sportivi. Graziano Pallotto (presidente del Velo Club Montecassiano) parla a nome delle società organizzatrici. Adriano Spinozzi e Graziano Sagripanti raccontano, rispettivamente, la giornata del motospeaker e quella dell’addetto al servizio scorta.
La complessa ed affascinante realtà della carovana ludico-agonistica viene ulteriormente resa da Debora Bassi (espressione dei sodalizi giovanissimi), Federico Giustozzi (ovvero: la tensione del corridore), Sergio Rossi (servizio fotofinish). Il carisma del Giudice Unico è compiutamente incarnato dal professor Giuliano Giommi (triangolo d’oro: equilibrio – saggezza – competenza). Il dibattito apporta ulteriore ricchezza propositiva, grazie agli interventi di Alessandro Capozucca e Giuliano Marini.
L’emozione di chi taglia il traguardo della milizia di benemerito lunghissimo corso e va in quiescenza ha i volti di Francesco D’Amato, Marcello Betti, Oreste Moretti. Il Gala dei Giudici alla Cantina di Palazzo Bello tocca l’apice con la consegna degli ambiti riconoscimenti. Il bronzo del Premio “Aldemiro Lorenzetti” va al neopromoso fischietto nazionale Monica Donati. L’argento del Premio “Bruno Genangeli” impreziosisce il palmares del figlio d’arte Andrea Giacomelli. L’oro del Premio “Fair Play” equivale allo spessore dell’oscar alla carriera per Giuliano Gurini. Nella strategia promozionale, è massima l’attenzione prestata alla visibilità, in cui il premiato giornalista-scrittore Paolo Piazzini recita un ruolo essenziale. Le sequenze fotografiche portano la firma di Walter Mandolini.
Fonte: Umberto Martinelli