Giovedì 11 aprile, nella splendida cornice della Sala del Consiglio della Provincia di Perugia, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del circuito ciclistico Umbria Challenge MTB 2013, organizzato sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana - Comitato Regionale Umbria con il patrocinio della Regione Umbria e delle Province di Perugia e Terni.
Il circuito si articola in sei prove:
14 APRILE MEDIO FONDO DI SCHIFANOIA A SCHIFANOIA DI NARNI (TR)
23 GIUGNO GRAN FONDO DI SAN PELLEGRINO A GUALDO TADINO (PG)
18 AGOSTO MEDIO FONDO DEL CHIASCIO A PIANELLO DI PERUGIA (PG)
25 AGOSTO MEDIO FONDO COLLINE DEL SAGRANTINO A CANTALUPO DI BEVAGNA (PG)
13 OTTOBRE GRAN FONDO DEL TARABUSO A COLFIORITO (PG)
20 OTTOBRE GRAN FONDO ANTICA CARSULAE A SANGEMINI (TR)
LA PAROLA ALLE ISTITUZIONI. Carlo Roscini, Presidente del Comitato Regionale Umbria della Federazione Ciclistica Italiana:«L’Umbria Challenge è un esempio straordinario di fattiva collaborazione tra il mondo dello sport e quello istituzionale. Un legame, questo, che in un periodo di crisi come quello attuale diventa indispensabile, così come l’entusiasmo e la determinazione delle società organizzatrici, che in mezzo a mille difficoltà riusciranno anche in questo 2013 ad allestire manifestazioni caratterizzate da alti standard. Oggi con grande orgoglio possiamo affermare che nell’ambito del movimento ciclistico dell’Italia centromeridionale l’Umbria rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello. Lo testimoniano i grandi eventi che abbiamo avuto l’onore e l’onere di organizzare in questi anni, come il Campionato Italiano Marathon 2011, e quelli che andremo ad organizzare, su tutti il Campionato Italiano Ciclocross in programma ad Orvieto nel 2014. E poi c’è il campionato Italiano Cross Country 2015 per il quale l’Umbria presenterà la propria candidatura». Roberto Bertini, Assessore allo Sport della Provincia di Perugia: «Il ciclismo è uno di quegli sport in cui c’è un grande dispendio di energie, anche a livello organizzativo, e in questo senso il Comitato Regionale della Federciclismo, coordinato dal suo presidente Carlo Roscini, svolge domenica dopo domenica un lavoro straordinario insieme alle società organizzatrici. L’Umbria Challenge è uno di questi eventi che ci permette di valorizzare le bellezze del nostro territorio, i centri storici, il patrimonio ambientale, i prodotti tipici. È un filone, quello del turismo sportivo, oggi sempre più strategico. Sulla maglia riservata ai leader di categoria sono presenti i loghi delle Province di Perugia e Terni, un segnale di come le istituzioni, comprendendone i meriti e le potenzialità, siano vicine all’Umbria Challenge». Mauro Pianesi, dirigente dell’Ufficio Sport della Regione Umbria: «Quello che mi colpisce di eventi come l’Umbria Challenge è l’aria di festa che si respira e lo straordinario valore sociale che esse rivestono. L’Umbria, è un dato di fatto, è una delle regioni in cui il turismo sportivo è tra i settori più floridi e rappresenta una risorsa importante anche a livello economico». Piera Piantoni, Assessore allo Sport del Comune di Narni: «Il Comune di Narni ha l’onore di aprire l’edizione 2013 dell’Umbria Challenge e per la nostra amministrazione rappresenta un’opportunità imperdibile di promozione del territorio». Enrico Bastioli, Consigliere della Provincia di Perugia:«Voglio sottolineare il lavoro straordinario svolto dai volontari in occasione delle sei prove nel calendario dell’Umbria Challenge. Io porto l’esempio di Cantalupo di Bevagna e della Mediofondo Colline del Sagrantino e posso assicurarvi che dietro ad eventi di questo tipo c’è un impegno incredibile portato avanti per mesi da tantissime persone». Otello Numerini, Consigliere del Comune di Perugia: «Anch’io porto l’esempio della mia terra. La cittadina di Pianello, nella quale viene organizzata la terza prova del circuito, si anima nel giorno della gara come difficilmente capita di vedere in altre occasioni. Ecco perché le istituzioni non possono perdere questa straordinaria occasione di promozione che gli viene offerta dal mondo dell’associazionismo locale».