Pinzolo, Madonna di Campiglio e il Gruppo del Brenta da quest’anno entrano di prepotenza tra i luoghi culto degli amanti delle ruote artigliate. In questa zona di Trentino gli sport outdoor sono da sempre gettonati, inverno con sci, snowboard, ski-alp o fondo, e d’estate trekking, camminate in altura e mountain bike che tra dieci giorni esatti punta tutto sulla nuova Dolomitica Brenta Bike.
L’evento di domenica 29 giugno propone un doppio percorso di 83 e 65 km (denominati rispettivamente Rock e Pop) che parte e si chiude a Pinzolo e che si snoda lungo sterrati di diversa difficoltà, accarezzando le tipiche malghe della zona e andando a toccare punte oltre i 2000 metri nella variante più lunga, come il noto Rifugio Boch e il Graffer nell’area di Madonna di Campiglio. Quassù non sarà difficile avvistare ancora della neve e lo spettacolo sarà servito anche per il pubblico che deciderà di seguire i bikers lungo il percorso.
La Dolomitica Brenta Bike di domenica 29 giugno è terza prova del challenge “Trentino MTB presented by crankbrothers” e tutti i leaders delle varie categorie, inclusi gli “assoluti” Lorena Zocca e Johann Pallhuber, hanno confermato o intendono farlo nelle prossime ore la propria presenza ai nastri di partenza. Il programma del fine settimana di Dolomitica Brenta Bike prevede anche la DoloMini nella mattinata di domenica 29 a Pinzolo, dove i più giovani potranno scatenarsi in sella alle loro due ruote. Sabato sera invece ci saranno musica e intrattenimento per tutti in attesa di godersi la prèmiere di gara del giorno successivo.
La zona della Val Rendena è nota agli amanti della buona tavola per gli squisiti formaggi e manufatti caseari, da assaggiare accompagnati dalla polenta e prodotti con il latte delle Giovenche di razza Rendena. Le tante malghe disseminate sul territorio e avvistate dai concorrenti della Dolomitica Brenta Bike testimoniano quanto allevamenti e pascoli siano tradizione a Pinzolo e dintorni.
I caratteristici borghi della Val Rendena, incastonati tra le pendici delle montagne, sono solitamente stretti intorno a campanili e monumenti sacri degni di visita, come la Pieve di Rendena a Spiazzo ove San Vigilio, oggi patrono anche di Trento, avrebbe subito il martirio nel lontano 405 d.C. durante il suo ultimo viaggio missionario. Da non lasciarsi sfuggire è anche la Chiesa di San Vigilio a Pinzolo, che veglia sulla valle da più di mille anni e dove è ancora possibile ammirare l’affresco cinquecentesco della “Danza Macabra” dipinto da Simone Baschenis. A Carisolo, nell’antica chiesa di Santo Stefano, un altro affresco rivela che persino Carlo Magno transitò in Val Rendena e dal centro del paese si può raggiungere anche l’Eremo di San Martino a 1226 metri di quota. A Spiazzo si può inoltre visitare il “Museo della guerra bianca adamellina” dove sono stati raccolti i reperti del primo conflitto mondiale ritrovati fra i picchi del Brenta.
Ufficio Stampa Newspower