La Federazione Ciclistica Italiana Comitato Regione Sicilia (FCI) ha dedicato una giornata ai giovani atleti. In occasione della “2^ XCO Città di Caltanissetta”, valevole come III Prova di Coppa Sicilia FCI – e I Prova Coppa Ionica Libertas, il Presidente Diego Guardì in accordo con tutto il comitato Regionale ha voluto dedicare un pomeriggio alle nuove generazioni.
La Federazione, infatti, ha donato 10 biciclette dividendole tra le scuole di ciclismo associate e dislocate in tutta l’isola.
Sono intervenuti per ricevere la donazione i dirigenti e alcuni atleti delle scuole ASD CICLISTICA KASMENE BIKE (Canicarao - RG), ASD CICLO SPORT MELANZI' (Vittoria - RG), ASD GIAMPI CLAN 1999 (San Filippo - ME), ASD MADONIE BIKE (Collesano - PA), ASD RACING TEAM AGRIGENTO (Agrigento - AG), ASD TEAM OPEN RACE CALTANISSETTA (Caltanissetta (CL), BIKE PARK ULISSE (Rometta Marea - ME), ETNA CYCLING SCHOOL (Valverde - CT), GS MEDITERRANEO PALERMO (Palermo - PA), NONSOLOBIKE SCHOOL (Modica - RG) e SALVATORE RAMETTA (Noto - SR).
Un messaggio simbolico che vuole stimolare i giovani a crescere, seguire le proprie passioni e non arrendersi mai.
Al termine della consegna, avvenuta nel cortile della Villa Barile in Contrada delle Calcare a Caltanissetta, il comitato si è spostato nell’attiguo Parco Urbano Balate, luogo nel quale domenica si svolgerà la gara ciclistica, per piantumare un albero di mandorlo.
Un gesto, anche questo caso simbolico, in memoria degli atleti vittime della strada e, in particolare, Salvatore Rametta, Rosario Costa e Giuseppe Milone.
Alla consegna delle biciclette e alla piantumazione dell’albero erano presenti, oltre al presidente Guardì e i rappresentanti delle scuole di ciclismo, anche il vicepresidente Regionale Calogero Rivituso, il tecnico regionale Gerlando Scrofani, l’assessore allo sport Fabio Caracausi e il parroco di San Marco Padre Antonio Lo Vetere.
“Oggi è stata una giornata importante – ha spiegato il Presidente Regionale Diego Guardì -. L’anno appena trascorso è stato il più complesso di quelli vissuti in precedenza. Questo ci ha permesso di rivedere il bilancio di previsione e di poter riutilizzare i fondi avanzati.
Ogni giorno ci impegniamo per promuovere la sicurezza stradale. Un dovere soprattutto morale che portiamo anche al di fuori dei circuiti di gara sensibilizzando con iniziative dedicate alle scuole e alla cittadinanza. La piantumazione di un albero di mandorlo rientra proprio tra queste. Ogni incidente colpisce duramente tutti noi perché il ciclismo è uno sport che porta in sella un solo atleta ma a incitare dietro il traguardo c’è un’intera famiglia.
Ogni giorno i cittadini che passeggeranno nel Parco Urbano potranno rivedere, in quell’albero, la giovinezza che ogni anno risplende di colori e vita. Quella stessa giovinezza che non dobbiamo mai trascurare né mettere in pericolo. I frutti di quel mandorlo, come il ricordo dei ciclisti vittime della strada, saranno dolci e profumati”.
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