Sab11232024

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Ad Alessandro Spada la nuova presidenza del comitato FCI Emilia Romagna

 

 

“Quello uscito dalla votazione dell’Assemblea di oggi a Formigine, è un chiaro segnale per il cambiamento del movimento ciclistico in Emilia Romagna.” Con questo concetto, Alessandro Spada ha ricevuto il testimone come nuovo Presidente del Crer dal suo predecessore Giorgio Dattaro. Per Spada un vero e proprio plebiscito, con un 60% delle preferenze dei votanti. Al suo fianco, le urne hanno decretato Pierluigi De Vitis alla vice presidenza (117 voti, seguito da Franco Chini, sempre del gruppo di Spada a 110 preferenze, ndr.) e tutta la squadra dei suoi consiglieri, vale a dire Leonardo Metalli, Matteo Baldissarri, Nicola Dalmonte, Massimiliano Bravi. Un vero e proprio en plain, quello realizzato dalla squadra di Alessandro Spada.

“Questo risultato – ha commentato Spada – ci gratifica per tutto il lavoro fatto finora: abbiamo dato il via ad una nuova metodologia di lavoro, basata sull’ascolto, sulla condivisione, sulla trasparenza e sulla messa a sistema, in termini di collaborazione, di tutti i soggetti che operano nel campo del ciclismo nella nostra regione, nessuno escluso. C’è tanta voglia di cambiamento e di migliorare ciò che non va. Il fatto che io, ma soprattutto la mia squadra, abbiamo raccolto i consensi dell’assemblea, ci convince di aver trovato la chiave giusta per andare nella direzione del cambiamento e, in questo percorso, di avere raccolto il seguito delle tante società che insistono in Regione. La coesione dimostrata in questo mese da parte della mia squadra, in termini di idee, di propositività e serietà, mi fa dire che il futuro, per quanto duro potrà essere, ci troverà ancora una volta uniti e pronti a far fronte alle nuove sfide che già dal 2021 ci troveremo dinnanzi.” “Nei prossimi giorni – ha concluso Spada - inizieremo ad entrare gradualmente nei compiti della nuova responsabilità che oggi il voto ci ha affidato. Presto occorrerà fare una prima fotografia dello stato regionale insieme ai Comitati Provinciali, individuando da subito le prime azioni da porre in essere. Avvieremo poi le consultazioni per comporre le varie Commissioni, usando come unici criteri per definire i responsabili, la competenza, la capacità e la volontà di mettersi a disposizione, senza discriminazioni o favoritismi tra chi abbia o non abbia sostenuto questa battaglia di cambiamento.”