Quest’anno tra le novità, la presenza degli amatori Udace che nella corrente stagione hanno portato nella nostra provincia 14 titoli, con 4 campioni europei e dieci titoli tricolori, una stagione che sarà ricordata negli annali dell’Udace provinciale.
Tra gli invitati dal giornalista varesino Sergio Gianoli, anima dell’organizzazione del Gran Gala giunto alla sua tredicesima edizione, il presidente del comitato Udace di Varese Mauro Vanoni e dieci atleti che hanno fatto passerella sul palco del cineteatro sotto gli applausi scroscianti del folto pubblico che ha aderito alla manifestazione riempiendo la sala in ogni ordine di posto, con i ragazzini dei sodalizi Bosini delle categorie giovanissimi che hanno fatto da alter ego ai più navigati amatori, guidati dai super gentlemen Vincenzo Vezzoli, che con le sue trentatre maglie tricolori, è un’icona del ciclismo amatoriale varesino, e dal compagno di staffetta Antonio Garbo, al suo debutto in una premiazione a livello nazionale.
Con loro il compagno di categoria Fabio Carcano, uno stradista puro che ha iniziato a gareggiare alla soglia dei quarant’anni, quando molti appendono la bicicletta al fatitico chiodo, per lui la soddisfazione di andarsi a prendere la maglia tricolore della montagna sulla salita del Mottarone tanto cara ai ciclisti Bosini. Per la Polisportiva Besanese, la soddisfazione di aver ingaggiato Vezzoli per la prossima stagione da affiancare a Carcano nelle gare su strada, e chissà che quest’ultimo non voglia provare alla soglia dei sessanta a cimentarsi nel fuoristrada.
Tre giovanissimi, il campione europeo Fabrizio Buttò del Team Clamas, il sodalizio di Claudio Masnaghetti leader del settore amatoriale.
Il gruppo ciclistico Borsano ha presentato ai competenti intervenuti Edoardo Migali, il giovane debuttante che ha messo nel suo palmares tre titoli tricolori, strada, salita e crono individuale, leader indiscusso di categoria. Tra i vari dirigenti, forse qualcuno gli proporrà un passaggio nelle fila della federazione ciclistica italiana per provare ad esprimersi nella categoria di competenza, non è nuova la tendenza che vede atleti passare da amatori ad agonisti FCI.
Con la regia di Arnaldo Priori, si susseguono le presentazioni degli atleti, si rimane tra i giovani debuttanti con il portacolori del Team Uslenghi Matteo Speroni che dopo il tricolore di Busalla e l’europeo di Castelseprio ha colto al volo l’occasione per il passaggio di categoria raccogliendo consensi nel suo nuovo sodalizio.
Crossisti che sanno farsi appezzare anche su strada, parliamo di Gianluca Pivotto autore di un tris eccezionale, tricolore ed europeo nel cross e tricolore su strada, come solo pochi sanno fare, in campo professionistico il solo Franco Bitossi riuscì nell’impresa di aggiudicarsi entrambi i titoli, tricolore su strada per Gabriele Guidali, il neo crossista che alla seconda stagione sui prati si è già ritagliato uno spazio tra i protagonisti, vincitore poche ore prima del ciclo cross di Garbagnate Milanese.
Cristina Cortinovis, la tricolore femminile 2009 e 2010 è giunta a Gavirate dove era già stata premiata come donna elitè in anni non lontani, per lei ancora in convalescenza (travolta e abbandonata a bordo strada da un pirata dileguato) la soddisfazione di sentirsi ancora un punto di riferimento del ciclismo femminile anche dopo l’abbandono del ciclismo ad alti livello per passare a quello dopolavoristico del mondo amatoriale che l’ha accolta come una reginetta.
Il campione europeo su strada Alberto Tota, Varesino di adozione in quanto da questa stagione è passato nelle file della Gloria Artec team corse di Varese, autore di una volata travolgente a ranghi compatti nella gara vicentina che assegnava i titoli continentali conclude la passerella degli amatori che si sono integrati in modo perfetto in questo Gran Gala Varesino segno tangibile che se divisioni ci sono vanno cercate tra i vertici, per chi pedala, suda e soffre il ciclismo è uno solo.
A cura di Arnaldo Priori
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