Riccione (Rn) - L’Udace ha scelto l’ACSI, Associazione Centri Sportivi Italiani, quale nuovo partner di riferimento a partire dal nuovo anno. Il presidente Francesco Barberis lo ha comunicato sabato mattina ai delegati e presidenti provinciali presenti alla 6^ Conferenza Organizzativa Nazionale che ha svolto i propri lavori all’hotel Corallo. I lavori sono iniziati nel pomeriggio di venerdì davanti ad una platea di delegati e presidenti provinciali mai così numerosa e attenta ed anche un po’ preoccupata per gli eventi che si erano susseguiti nei giorni precedenti. Tutti hanno ascoltato con grande attenzione la relazione del presidente che ha spiegato per filo e per segno le ragioni di questa decisione ricordando come negli ultimi anni il rapporto con Csain fosse diventato sempre più difficile ed è sfociato poi nella inevitabile conclusione.
Dunque l’ACSI è il nuovo compagno di viaggio dell’Udace. Sul tavolo del presidente Barberis c’erano 8 proposte, alcune anche dal chiaro intento provocatorio perfino di volere assorbire l’Udace. Ma come ha sottolineato il presidente: “l’Udace è una associazione libera e autonoma e continuerà a crescere andando avanti sempre con questi principi e con un rinnovato entusiasmo”. L’ACSI è nato nel 1960, quindi sono più di 50 anni di attività in tutte le specialità, ma fino ad oggi con poco ciclismo: è presente in tutte le regioni e provincie con proprie sedi, due anche all’estero in Francia e Germania.
L’obiettivo dell’Udace è di arrivare a centomila tesserati, anche se la strada da percorrere è ancora tanta però la fiducia è ancora di più, cioè tantissima. Attualmente sono oltre 65 mila gli associati. Il presidente Barberis è uscito rafforzato da questa maratona di tre giorni. Ha trovato il pieno sostegno dei delegati e presidenti provinciali per andare avanti per il bene dell’Udace. Naturalmente il dibattito è stato molto vivace. C’è chi ha esternato preoccupazione ma nelle sue risposte il presidente ha portato serenità in tutti quanti, confermando di essere una volta di più quel grande condottiero che tutti da sempre ammirano.
Dunque si va verso il 2012 continuando nel solco tracciato 55 anni fa. All’ordine del giorno c’erano tanti altri argomenti e tutti molto sentiti. Naturalmente i temi su cui si è poi concentrata la discussione sono quelli del tesseramento, dell’assicurazione e del doping. Proprio sul doping, l’intervento del dottor Andrea Ferella è stato seguito con una grande attenzione.
Il dottor Ferella ha presentato la 2^ edizione il volume “In sella senza doping. Per un ciclismo sano a tutela della nostra salute”. Nella sua relazione ha proposto ai presidenti dei Comitati di organizzare degli incontri affinché i temi trattati nella nuova pubblicazione vengano portati a conoscenza dei tesserati e svolti, in modo più ampio, da professionisti del settore.
Discorso assicurazione. L’intervento di Vittorio Adorni è stato a questo proposito importantissimo. “Con l’entrata in vigore della legge Melandri – spiega l’ex campione del mondo - aumentano di molto i massimali rispetto a prima: tutte le federazioni, enti di promozione, chi fa attività sportiva, devono obbligatoriamente assicurarsi: minimo 80 mila euro in caso di decesso, 80 mila per invalidità permanente e 1 milione 300 mila euro per la responsabilità civile verso terzi”. Tutti i dettagli saranno pubblicati sull’organo ufficiale Ciclismo Udace.
Nel sessione pomeridiana è stato celebrato il 55° anno di fondazione dell’Udace. Gli interventi del presidente Barberis e di Adorni sono andati a cogliere quei momenti epici della storia dell’Udace. Tanti aneddoti si sono miscelati con l’immancabile emozione per quei giorni, mesi e anni passati. Applausi per il presidente Barberis che ha festeggiato il compleanno (quanti anni presidente? 21?) e con una ovazione da stadio: “Presidente a vita!” è la richiesta. Risposta: “Largo ai giovani!”… Alla serata di gala è intervenuta Edita Pucinskaite omaggiata dal presidente Barberis. Nella sua splendida carriera la campionessa lituana ha vinto un Tour de France (maglia gialla dal primo all’ultimo giorno), due Giri d’Italia, un Campionato del mondo…
Dunque in un clima festoso e di grande entusiasmo si è conclusa questa 6^ conferenza organizzativa. Dopo tutti i dubbi sul futuro dell’Udace si respira di nuovo un clima ideale. Che si è molto rasserenato rispetto allo scorso anno, quando era più che evidente una grande tensione. Però questa ormai è acqua passata. Adesso insieme all’ACSI si riprende il viaggio verso la conquista di nuovi e comuni obiettivi, nel reciproco interesse e nel rispetto dell’ autonomia e della continuità dell’Udace.
A cura di Bruno Achilli
< Prec. | Succ. > |
---|