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Premio ‘Top’ a Renzo Giuliodori, una vita da promotore

 

 

Per Renzo Giuliodori c’è ora una responsabilità in più: l’assunzione del ruolo di quello che era il ‘Messaggero degli Dei’. Il patron maceratese intende recitarlo appieno, ben cosciente di quanto essenziale sia la veicolazione dei valori più profondi (responsabilità, razionalità, coerenza e memoria innanzitutto).

“Raffinatezza etica e geometria imprenditoriale” si legge nella targhetta del Mercurio d’Oro, che spicca nella ricca bacheca dei trofei  e delle testimonianze di stima rivolte a chi ha condotto una ‘vita da promotore’ e che è stato insignito del Premio ‘Top’ 2016.

L’appassionato imprenditore di Appignano (anche ex sindaco della cittadina) ha ricevuto l’ambìto riconoscimento dell’Acsi Ciclismo dal presidente regionale Maurizio Giustozzi e dalla presidentessa interprovinciale ascolano – fermana Sonia Roscioli, che ne hanno sottolineato l’esistenza da  elegante, creativo e ‘perfezionista’ promotore delle  migliori due ruote, in grado di fare squadra e di coinvolgere (come attesta l’attivismo dei suoi amici accompagnatori nella gratificante serata, Armando Giuliani e Andrea Moretti).

L’ultraquarantennale mecenatismo ‘giuliodoriano’ si specchia appieno nella motivazione vergata dai creatori e curatori del premio, concepito per sottolineare l’impegno e la dedizione di chi si spende per la causa del ciclismo promozionale e formativo.

Il riferimento alla nota ‘formula’ pascaliana “Esprit de geometrie, esprit de finesse’ rende merito alle qualità e alle ‘categorie’ filosofico-umane di Renzo: scienza e intuizione (del bene), ragione e sentimento, affidabilità e creatività, concretezza e slancio nell’andare oltre (giocando d’anticipo).

Caloroso è stato l’applauso, al Passero Solitario di Recanati, in occasione della Soirée dell’Acsi Macerata – Fermo – Ascoli Piceno.

Di patron Giuliodori è stato ripercorso l’iter esemplare di attento genitore (papà del talentuoso plurititolato Giacomo, non approdato al professionismo solo per la scelta di dedicarsi all’azienda di famiglia), di valente organizzatore (sono passate agli annali le edizioni dell’internazionale dilettantistica maceratese dedicata al patrono San Giuliano), di munifico sponsor solidale.

L’attualità ha il profilo del Team Giuliodori Renzo – Bike Club Café (diretta erede del Mobili Accorsi e del Mobili Rimini): la grande famiglia giallonera appignanese (presieduta da Mario Bravi) forte di 160 tesserati: maggiore espressione in Italia del ciclismo popolare dai grandi numeri.

Più che i titoli (mondiali, europei, tricolori…) e i successi a iosa, valgono i valori della socializzazione, dell’etica, della valorizzazione del territorio e del ‘buon senso’ (“Scambio volentieri 50 vittorie per il sano comportamento e la serenità dei miei ciclisti”).

Tutti manifestati nei partecipati allestimenti di successo (quest’anno in particolare sull’asse Appignano – Montecassiano – Jesi): dalla Festa del Ciclismo alla Transubike, dal Campionato Marchigiano amatori al carosello delle speranze federciclistiche esordienti.

“E’ stata una graditissima sorpresa” confessa Renzo, che ringrazia gli amici acsini per l’attribuzione del Top. “Dopo aver ritirato il premio, mi sono chiesto quale fosse il significato pieno della statuetta e della motivazione. Insieme ai miei figli e nipoti ho poi focalizzato completamente la nuova responsabilità che mi attende: va bene così, anche perché nel Mercurio messaggero alato un po’ mi riconosco.”

Umberto Martinelli